ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12068

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 847 del 02/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/08/2017


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/08/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/08/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/08/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 12/09/2017

SOLLECITO IL 13/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12068
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 847

   CRISTIAN IANNUZZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   Franco Gaetano Caminiti, con le sue 63 denunce, ha consentito alle autorità di arrestare e condannare decine di malavitosi appartenenti alla ‘ndrangheta;
   qualche anno fa, attraverso una petizione su change.org indirizzata alle più alte cariche dello Stato, l'associazione Cittadini contro la mafia ha chiesto che lo Stato riconoscesse a Caminiti lo status di testimone di giustizia;
   nel corso degli anni, innumerevoli sono stati gli episodi intimidatori messi in atto dalla criminalità organizzata nei confronti di Caminiti, tutti denunciati alle autorità;
   per salvaguardare Caminiti e famiglia, veniva loro assegnato un servizio di tutela (dispositivo di 4o livello, «tutela su auto non protetta»);
   nel 2014 gli fu revocato il servizio di tutela, ma il TAR del Lazio, in seguito al ricorso presentato dal Caminiti, sospese tale provvedimento di revoca, riconoscendogli il diritto al ripristino del servizio;
   in forza di tale provvedimento contrassegnato con il n. 01460/2014 REG.PROV.CAU. (ricorso n. 10643/2013 REG.RIC., oggi ancora pendente) era stato ripristinato il servizio di scorta, il che aveva consentito al Caminiti di poter svolgere attività lavorativa e continuare a rendersi anche utile alla giustizia nelle diverse sedi in cui è stato chiamato a deporre;
   nel 2016, a quanto consta all'interrogante, Caminiti è stato raggiunto da provvedimento n. 159/2016/NC del 5 agosto 2016 emanato dalla questura di Reggio Calabria – ufficio di gabinetto, ed avente ad oggetto «Revoca di dispositivo di protezione nei confronti del signor Caminiti Gaetano, nato a Delianuova (RC) il 13.01.1957», con la seguente motivazione: «La revoca del predetto dispositivo di tutela è motivata dalla mancanza di elementi concreti ed attuali in ordine all'esposizione a rischio dell'interessato»;
   inoltre, è stato anche colpito, dalla revoca della licenza (Punto Snai), ex articolo 10-bis legge n. 241 del 1990, inviatagli dalla questura di Reggio Calabria;
   il Caminiti, a causa delle precarie condizioni economiche, non è potuto ricorrere al TAR;
   le denunce e le dichiarazioni del Caminiti sono state fondamentali non soltanto per assicurare alla giustizia i responsabili del tentativo di estorsione aggravata di cui è rimasto vittima (processo «Azzardo»), ma anche per dare avvio ad altre importanti operazioni («Gambling 2015», ed altre) nell'ambiente delle scommesse illegali;
   a mero titolo esemplificativo, si riportano i tre episodi intimidatori di cui è stato vittima nel dicembre 2016: il 6 dicembre ha ricevuto una missiva proveniente da Malta con minacce di morte; il 15 dicembre ha trovato delle cartucce di fucile accanto alla sua autovettura e nella buca delle lettere, nonché delle croci dipinte con la vernice sui finestrini dell'auto; il 29 dicembre, all'interno del cortile condominiale dove abita, ignoti hanno esploso numerosi colpi d'arma da fuoco contro il Caminiti, che è riuscito a salvarsi gettandosi dall'auto e grazie al fatto che è sopraggiunta un'altra vettura che ha messo in fuga gli attentatori (videoregistrazioni della questura di Reggio Calabria) –:
   se il Governo non ritenga necessario assumere le opportune iniziative di competenza affinché la situazione personale del Caminiti e della sua famiglia siano garantite sia sotto il profilo del reinserimento che sotto il profilo della sicurezza;
   se si intenda intervenire per ripristinare immediatamente il servizio di tutela e scongiurare eventi irreparabili ai danni del Caminiti e dei suoi familiari;
   se il Governo non consideri necessaria ed urgente un'effettiva attivazione delle strutture preposte per la protezione del Caminiti, che scegliendo di stare dalla parte della giustizia, rischia ogni giorno la vita per denunciare la criminalità organizzata, verificando la sussistenza dei presupposti per inserirlo tra i testimoni di giustizia. (5-12068)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

automobile

mafia

vittima