ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11979

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 842 del 26/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELILLO MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARRINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 26/07/2017
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/07/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 28/07/2017
Resoconto PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 28/07/2017
Resoconto PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/07/2017

SVOLTO IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11979
presentato da
PELILLO Michele
testo di
Mercoledì 26 luglio 2017, seduta n. 842

   PELILLO, PARRINI e MARCO DI MAIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), ha introdotto il meccanismo della scissione dei pagamenti, cosiddetto split payment, attraverso il quale, ai fini del recupero dell'evasione, dal 1o gennaio 2015, nelle operazioni effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni, l'imposta sul valore aggiunto viene sottratta alla disponibilità del fornitore e acquisita direttamente dall'erario;
   l'applicabilità dello split payment, derogando alle ordinarie regole dell'Iva, ha ricevuto l'autorizzazione comunitaria limitatamente al triennio 2015-2017;
   il citato meccanismo può costituire una criticità nella gestione finanziaria delle imprese che hanno come committenti prevalentemente i soggetti cui si applica la scissione dei pagamenti, tale da generare crisi di liquidità e comportare il ricorso al mercato del credito;
   in particolare, nel caso di strutture consortili, il credito Iva che si forma in capo al consorzio comporta un recupero ancor più difficoltoso;
   a tal fine, è stata prevista, dall'articolo 1, comma 128, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), una norma finalizzata a traslare il credito Iva sulle singole imprese consorziate, applicando il reverse charge alle prestazioni di servizi resi dalle medesime imprese consorziate nei confronti del consorzio di appartenenza; ove detto consorzio sia aggiudicatario di una commessa nei confronti di un ente pubblico cui si applica lo split payment;
   l'efficacia della citata norma era subordinata all'autorizzazione, autorizzazione dell'Unione europea, ai sensi della «direttiva IVA» ma tale autorizzazione non risulta ancora pervenuta;
   la necessità di rendere efficace la disposizione in favore dei consorzi è resa ancora più urgente dalla proroga fino al 30 giugno 2020 dello split payment, recata dall'articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96 del 21 giugno 2017, per la quale è stata già ottenuta l'autorizzazione comunitaria  –:
   a quale stato siano le interlocuzioni con le autorità europee per l'ottenimento dell'autorizzazione relativa alle disposizioni di cui dall'articolo 1, comma 128, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, al fine di garantire i tempi di rimborso dell'Iva per i consorzi che hanno come committenti i soggetti cui si applica la scissione dei pagamenti. (5-11979)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-11979

  Con il documento in esame, gli onorevoli interroganti evidenziano che il meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment) di cui all'articolo 17-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 – introdotto ai sensi della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) è suscettibile di determinare una criticità nella gestione finanziaria delle imprese che hanno come committenti prevalentemente Pubbliche Amministrazioni.
  In linea generale, infatti, per i soggetti cui si applica il citato meccanismo, deve registrarsi una costante posizione a credito ai fini IVA, con contestuale carenza di liquidità e un conseguente ricorso al mercato del credito da parte di detti operatori.
  In particolare, a parere degli onorevoli interroganti, nel caso di strutture consortili, il recupero del credito IVA che si genera in capo al consorzio è ancora più difficoltoso.
  Al fine di ovviare a tale criticità, l'articolo 1, comma 128, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) ha introdotto il meccanismo del reverse charge per le prestazioni di servizi rese dalle imprese consorziate nei confronti del consorzio di appartenenza che risulti aggiudicatario di una commessa nei confronti di un soggetto cui si applica il meccanismo della scissione dei pagamenti.
  Peraltro, l'efficacia della citata disposizione è subordinata alla preventiva autorizzazione da parte dei competenti organi della UE che, ad oggi, non risulta ancora rilasciata.
  Tanto premesso, gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere lo stato della procedura finalizzata all'ottenimento della menzionata autorizzazione da parte delle autorità unionali.
  Al riguardo, l'Amministrazione finanziaria riferisce che, in esito ad un'approfondita istruttoria, ha trasmesso la menzionata richiesta di deroga alla Commissione europea.
  A seguito di tale istanza, i competenti Servizi dell'Unione hanno inviato una richiesta di informazioni supplementari, relativa all'ambito di applicazione della misura con riferimento alla nozione di «consorzio», alla prevista riduzione del rischio di evasione fiscale in seguito all'applicazione della misura derogatoria, nonché al funzionamento della misura nella particolare situazione dei «consorzi di cooperative», essendo i Servizi dell'Esecutivo europeo interessati a valutare la potenziale efficacia del meccanismo di inversione contabile anche in questo caso specifico.
  Ciò posto, si rappresenta che l'Amministrazione finanziaria sta, proprio in questi giorni, predisponendo un'articolata risposta alle richieste della Commissione sulla base dei contributi trasmessi dai settori interessati dell'amministrazione stessa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

IVA

prestazione di servizi

ente pubblico