ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11951

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 840 del 24/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 24/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 24/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11951
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Lunedì 24 luglio 2017, seduta n. 840

   CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   da fonti stampa si apprende che la Commissione europea, a settembre 2017, aprirà una procedura di infrazione contro l'Italia sulla gestione dei diritti d'autore. Il motivo risiede nel fatto che, nonostante una direttiva precisa dell'Unione europea, la cosiddetta «direttiva Barnier», disponga che i Paesi membri uniformino le legislature nazionali sulla raccolta e sulla gestione dei diritti d'autore, al fine di garantire la concorrenza in questo mercato, è stato definito un decreto legislativo che non liberalizza affatto il mercato, lasciando il monopolio della gestione collettiva dei diritti d'autore in mano alla Siae;
   in particolare, in Italia, la situazione è particolarmente complessa per effetto di una vecchissima legge, la n. 633 del 1941, che istituisce il monopolio e della quale si fa scudo la Siae;
   infatti, ogni qual volta spuntano operatori concorrenti della Siae, come l'italo-britannica Soundreef oppure la startup italiana Patamu, vengono instaurati procedimenti giurisdizionali che dissuadono artisti ed emittenti dal rivolgersi ad altri soggetti. Questi ultimi rispondono presentando esposti alla Commissione europea e all'Antitrust per denunciare l'impossibilità di operare sul mercato. Così tra un esposto e un ricorso, mentre in Europa i monopoli spariscono, quello italiano resiste. E sopravvive anche al decreto legislativo n. 35 licenziato nel marzo 2017, tre anni dopo l'invito di Bruxelles. Nelle intenzioni il provvedimento avrebbe dovuto recepire le indicazioni europee, ma in pratica non risolve i problemi. Questo perché se, da un lato, la riforma apre all'ingresso di nuovi operatori, dando la possibilità ai titolari dei diritti di affidarsi «a un organismo di gestione collettiva o a un'entità di gestione indipendente di loro scelta», dall'altro lascia nelle mani della Siae la raccolta di tali profitti poiché prevede che questa venga svolta «in via esclusiva»;
   il risultato è un «cortocircuito» che genera problemi di interpretazione, paralizza gli operatori del settore e scontenta gli artisti in uscita dal sistema tradizionale;
   a mero titolo esemplificativo, si segnala che, durante il Festival di Sanremo, molti dei cantanti sul palco (tra cui Gigi D'Alessio) decidono di non farsi rappresentare dalla Siae, ma gli organizzatori non possono saldare quanto dovuto in materia di diritti, perché la legge li obbliga a operare con la società che detiene il monopolio;
   di recente anche il cantautore Fedez, dopo aver affidato la gestione dei suoi diritti a Soundreef, si è visto negare i proventi di nove delle 20 tappe del suo tour estivo –:
   quali iniziative urgenti intenda adottare per consentire una effettiva liberalizzazione del settore e favorire la concorrenza tra i vari soggetti che si occupano della raccolta e della gestione dei diritti d'autore, al fine di uniformare la normativa nazionale a quella europea ed evitare così una procedura d'infrazione. (5-11951)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

monopolio

procedura CE d'infrazione

concorrenza