Legislatura: 17Seduta di annuncio: 837 del 19/07/2017
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 19/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 EPIFANI ETTORE GUGLIELMO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 PICCOLO GIORGIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 ZAPPULLA GIUSEPPE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 FORMISANO ANIELLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 RAGOSTA MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 STUMPO NICOLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 LEVA DANILO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 MATARRELLI TONI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 FAVA CLAUDIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 SPERANZA ROBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 FOLINO VINCENZO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017 PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 19/07/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/07/2017 Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA RISPOSTA GOVERNO 20/07/2017 Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 20/07/2017 Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
DISCUSSIONE IL 20/07/2017
SVOLTO IL 20/07/2017
CONCLUSO IL 20/07/2017
RICCIATTI, FERRARA, EPIFANI, MARTELLI, GIORGIO PICCOLO, ZAPPULLA, SCOTTO, FORMISANO, RAGOSTA, STUMPO, LEVA, MATARRELLI, FAVA, BOSSA, SPERANZA, FOLINO, DURANTI, SANNICANDRO e PIRAS. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
il piano nazionale del Governo noto come Industria 4.0 avrà ricadute diseguali tra il Nord e il Sud del Paese. A lanciare l'allarme è uno studio dello Svimez secondo cui il programma potrà generare ricadute aggiuntive, alla fine del periodo di implementazione, quantificabili in circa lo 0,2 per cento del prodotto interno lordo nel Centro Nord ed appena lo 0,03 per cento al Sud;
partendo da questa considerazione, Stefano Prezioso e Luca Cappellani, i due ricercatori Svimez che hanno condotto l'indagine, evidenziano che, mentre il sistema produttivo del Centro-nord potrà reagire positivamente a misure che vanno nella direzione di accrescere la dotazione dei vantaggi competitivi meno diffusi, nel Mezzogiorno l'impatto della policy sarà minore a causa di problemi strutturali, bassi livelli di innovazione e diffusione delle tecnologie ICT;
tali disparità rischiano di mettere a repentaglio gli sforzi messi in campo dal Governo sul programma Industria 4.0, impegni importanti anche in termini di investimenti economici pubblici e si aggiungono alle condizioni di crisi in cui versano i grandi insediamenti industriali localizzati al centro-Sud, basti pensare alla crisi del siderurgico –:
quali iniziative urgenti si intendano assumere al fine di riorientare il programma Industria 4.0 per contrastare eventuali negative disparità in termini di ricadute territoriali disomogenee sul territorio nazionale. (5-11910)
Rispondo al quesito posto dagli Onorevoli Interroganti facendo una premessa di carattere generale.
Va evidenziato che il Piano Industria 4.0 disegna una strategia che, dopo decenni di interventi più settoriali nel settore produttivo, riporta in auge il concetto di politica industriale a livello nazionale.
Il sistema industriale italiano, come quasi tutti i sistemi industriali dei Paesi occidentali, è diviso in due. C’è una parte che funziona e un'altra che ci prova.
Come più volte si è avuto modo di ribadire, oramai nel mondo ci sono due fenomeni molto forti e divisivi, l'innovazione tecnologica e la globalizzazione.
Va detto, come sottolinea il report Svimez, a cui l'atto in discussione fa anche riferimento, che il Meridione ha costituito una delle priorità nell'ambito degli interventi di sostegno economico portati avanti dal Governo negli ultimi tempi, al fine di contenere il gap esistente fra il centro-nord e il sud del Paese, cercando anche di avvicinare le due aree in termini di competitività.
Tra gli strumenti agevolativi previsti a favore delle imprese, in particolare ricordo il credito di imposta sugli investimenti che, peraltro, è stato recentemente modificato stabilendo delle intensità di aiuto più elevate.
In particolare, la misura prevede che il così detto decreto-legge Sud ampli l'aumento delle aliquote applicate al credito d'imposta per i beni strumentali, nonché i criteri di accesso. Per le grandi aziende, si è passati dal 10 per cento al 25 per cento; per le medie imprese dal 15 per cento al 35 per cento e per le piccole imprese dal 20 per cento al 45 per cento.
Beneficiari sono tutte le società e gli enti titolari di reddito d'impresa ubicati nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
L'agevolazione consiste nel riconoscimento di un credito d'imposta, da utilizzare per l'acquisto di beni strumentali nuovi, effettuati tra il 2016 e il 2019.
Il Credito di Imposta è anche cumulabile con il superammortamento del 140 per cento.
La misura dell'agevolazione è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali: 45 per cento PMI; 35 per cento Medie Imprese; 25 per cento Grandi Imprese.
I costi ammissibili per ciascun progetto d'investimento passano da 1,5 a 3 milioni di euro per le piccole imprese, da 5 a 10 milioni di euro per le medie imprese, mentre resta invariato a 15 milioni di euro per le grandi imprese (come previsto dalla Circolare dell'Agenzia delle Entrate del 13 aprile 2017).
Pertanto, esistendo già una misura dettagliata e adeguata alle piccole imprese diffuse sul territorio del Mezzogiorno, cumulabile al superammortamento previsto dal Piano 4.0, non appare necessario implementare il citato Piano Industria 4.0.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):finanziamento pubblico
prodotto interno lordo