ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11860

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 834 del 14/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11860
presentato da
RUSSO Paolo
testo di
Venerdì 14 luglio 2017, seduta n. 834

   RUSSO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende dalle informazioni riportate sul sito internet del comune di Graffignano, provincia di Viterbo, lo stesso avrebbe deciso, con delibera della giunta n. 18 del 3 giugno 2015 di realizzare l'isola ecologica all'interno dell'area «PIP» di Sipicciano, inserita nella «zona D – Artigianato, piccola industria e commercio» del vigente piano regolatore generale approvato con delibera della giunta regionale n. 3016 del 2 giugno 1987;
   in precedenza, con diverse delibere comunali, il comune di Graffignano aveva deciso, in un primo momento, di realizzare un ecocentro comunale sito in località Piantata, salvo poi individuare successivamente un nuovo sito per la localizzazione e l'ubicazione del centro di raccolta in località Poggio La Guardia e, a seguito di richieste formulate dal legale dei proprietari di alcune abitazioni collocate in prossimità dell'area circa una presunta contestazione della mancanza di variante urbanistica dell'area, modificare ulteriormente la localizzazione per la realizzazione del progetto identificata proprio nella sopracitata zona artigianale di Sipicciano;
   nei territori attigui alla citata area «PIP» di Sipicciano individuata ai fini della realizzazione del progetto dell'isola ecologica, risulta tuttavia situata una realtà industriale, Farine Laziali Soc. Agricola s.s. – Gruppo Carli che, grazie ad un contratto di affitto con i proprietari, utilizza i suddetti territori per la coltivazione di numerosi prodotti con metodo biologico, grazie anche ai certificati di conformità posseduti dalla stessa società e del piano annuale di produzione (PAP) regolarmente presentato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, contenente l'esatta indicazione delle produzioni previste per l'anno solare in corso per tutti gli appezzamenti aziendali e che permettono, di conseguenza, lo svolgimento di tale attività;
   secondo quanto si apprende da diverse fonti, molte aziende biologiche hanno chiaramente affermato nei propri disciplinari l'esigenza che gli appezzamenti condotti secondo il metodo biologico debbano essere sufficientemente lontani non solo da appezzamenti condotti secondo il metodo convenzionale (oppure adeguatamente «protetti» da potenziali rischi dovuti ad effetto deriva), ma soprattutto dalle numerose fonti d'inquinamento (strade ad elevato traffico, industrie altamente inquinanti, aeroporti e altro), tra le quali possono certamente ricomprendersi anche le isole ecologiche, al fine di evitare o limitare gli inquinamenti ambientali;
   in aggiunta, con delibera n. 106 del 23 dicembre 2014 il comune aveva assegnato, sempre all'interno delle aree comprese nella zona «PIP» il lotto n. 4 alla ditta Inerti Bomarzo s.r.l. che, successivamente, ha richiesto l'approvazione del progetto avente ad oggetto operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi effettivamente destinati al riutilizzo;
   rispetto alla realizzazione di tale progetto la regione Lazio, nell'ambito di un'apposita istruttoria tecnico-amministrativa, a seguito dell'analisi della documentazione trasmessa dalla citata società, ha evidenziato una serie di interrelazioni tra il progetto proposto e diversi fattori ambientali coinvolti, come le emissioni in atmosfera, il suolo ed il sottosuolo, nonché le acque superficiali, che potrebbero avere un impatto negativo su tali componenti ambientali derivanti dall'applicazione del citato progetto e, conseguentemente, anche sui prodotti biologici coltivati dalla società Farine Laziali nella zona attigua –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione alla vicenda esposta in premessa e se non ritenga, per evitare il ripetersi delle gravi criticità sopra evidenziate, di adottare iniziative normative volte a definire in modo più stringente i criteri di allocazione di strutture e impianti come quelli indicati, in relazione all'esigenza di tutelare produzioni agricole realizzate con metodo biologico che potrebbero certamente subire un rilevante pregiudizio derivante dalla vicinanza di isole ecologiche e installazioni per il recupero di rifiuti;
   se il Governo non intenda promuovere una verifica da parte del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente al fine di verificare lo stato dei luoghi e il livello di inquinamento dell'area. (5-11860)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riciclaggio dei rifiuti

agricoltura biologica

inquinamento atmosferico