ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11820

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 832 del 12/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 12/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 12/07/2017
Stato iter:
13/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/07/2017
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2017
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 13/07/2017
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/07/2017

SVOLTO IL 13/07/2017

CONCLUSO IL 13/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11820
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Mercoledì 12 luglio 2017, seduta n. 832

   VEZZALI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   le cronache dell'ultimo fine settimana hanno portato a riflettere sul reale stato di conservazione del nostro patrimonio architettonico, un patrimonio che necessiterebbe, al di là degli interventi nelle aree investite dal recente sisma, che sono urgenti e straordinari, di una manutenzione diffusa, costante, che viene rimandata o ritardata, a volte per mancanza di fondi, talvolta per le lungaggini burocratiche;
   all'estero quasi tutti i luoghi di culto sono a pagamento. Si è ipotizzato «il numero chiuso nelle città d'arte», ma questo potrebbe scoraggiare il turismo;
   intanto, in due diverse località italiane, si sono registrati crolli. Uno a Spoleto, per fortuna senza danni alle persone, nonostante sia in corso il Festival dei Due Mondi, l'altro in Sicilia, dove la caduta di calcinacci nella Cattedrale di Acireale, ha investito in pieno, riducendolo in gravi condizioni, un bimbo di un anno;
   il patrimonio artistico invecchia esattamente come le persone e, se per le persone esistono le cure, anche per i beni architettonici, sia pubblici, che privati, vanno stabilite delle regole e introdotti precisi protocolli da rispettare;
   il Ministro Delrio, alla luce di quanto è accaduto anche a Torre Annunziata, dove peraltro sono rimaste sepolte dalle macerie 8 vittime, ha affermato che proporrà l'obbligo del certificato di stabilità degli immobili così da coinvolgere nella catena delle responsabilità tutti gli attori interessati –:
   se intenda assumere iniziative per rendere obbligatorio un sistema di controlli e di certificazione anche per l'enorme quantità di beni architettonici e monumentali e per i luoghi pubblici di interesse artistico frequentati dai turisti e residenti e per estendere anche a questi luoghi l'obbligo del certificato di stabilità. (5-11820)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11820

  L'onorevole Vezzali chiede se il Ministero non ritenga opportuno rendere obbligatorio un sistema di controlli e certificazioni da estendere ai luoghi della cultura.
  Vorrei preliminarmente precisare che la «manutenzione» è uno dei punti cardine del concetto di tutela. Il nostro Codice dei beni culturali e del paesaggio (che rammento è stato approvato dal decreto legislativo n. 42 del 2004) inserisce nella Parte seconda (Beni culturali) sotto il Titolo I (Tutela) l'articolo 29, appunto dedicato alla Conservazione.
  Ora la conservazione del patrimonio culturale, secondo il nostro Codice, è assicurata mediante una «coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro». Il comma 5 dell'articolo 29 prevede che il Ministero definisca, con il concorso delle regioni e con la collaborazione delle università ed altri enti di ricerca linee di indirizzo, norme tecniche, criteri e modelli di intervento in materia di beni culturali.
  Proprio a tale proposito, con provvedimento del 10 marzo scorso il Ministro ha costituito un gruppo di lavoro incaricato di redigere delle linee guida tecniche per la conservazione programmata (della quale la manutenzione è una sotto categoria) prevista dall'articolo 29 del Codice.
  Il gruppo di lavoro, che ha tra i propri componenti dirigenti tecnici del Ministero, esponenti del mondo accademico ed esperti di chiara fama e comprovata esperienza, terminerà i lavori entro la fine dell'anno.
  All'esito dei lavori del gruppo che ha già svolto numerosi incontri e prodotto una prima relazione, sarà disponibile una metodologia per rendere più efficace anche le attività di prevenzione.
  Il Ministero, peraltro, continuerà ad adoperarsi fattivamente per il reperimento delle occorrenti risorse. La conservazione di beni culturali, infatti, per essere effettiva deve essere supportato da finanziamenti costanti e diffusi, certi per ogni anno in base, appunto, a un programma di «conservazione programmata». Interventi spesso privi, per così dire, di appeal mediatico – ad esempio la pulitura dei discendenti di un tetto, la manutenzione del verde nei giardini storici, la revisione delle coperture almeno ogni tre anni – ma che nondimeno necessitano delle necessarie risorse finanziarie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrimonio architettonico

formalita' amministrativa

opera d'arte