ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11743

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 827 del 05/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 05/07/2017
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 05/07/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 05/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11743
presentato da
LIUZZI Mirella
testo di
Mercoledì 5 luglio 2017, seduta n. 827

   LIUZZI, CRIPPA, DE LORENZIS e DE ROSA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il 4 maggio 2017, nel corso del tavolo tecnico che si è tenuto presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sull'inquinamento del Cova di Viggiano, Eni confermava lo sversamento di 400 tonnellate di petrolio su un'area di 6.000 metri quadri in Basilicata. Tale dato è stato riconfermato dalla stessa società petrolifera il 22 maggio 2017 durante l'audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti;
   alla luce di quanto suddetto, il 27 maggio 2017 alcuni esponenti del M5S, tra cui l'interrogante, hanno presentato un esposto presso la procura di Potenza e quelle pugliesi, affinché vengano disposte tutte le verifiche e le indagini per investigare sulla bontà delle acque del Pertusillo (data l'alta probabilità di inquinamento dell'invaso per vicinanza all'area industriale lucana) per accertare l'ipotesi di disastro ambientale nell'area industriale di Viggiano. Nell'esposto sono stati evidenziati numerosi dati su analisi e campionamenti effettuati da Arpab e Ispra ma soprattutto dell'Acquedotto pugliese, unico ente accreditato a certificare la qualità dell'acqua in Basilicata. In particolare, nei «Rapporti di prova» dell'Acquedotto pugliese sul potabilizzatore di Missanello (invaso d'acqua a pochi chilometri di distanza dalla diga del Pertusillo di cui si serve anche la vicina Puglia) è stata rilevata la presenza di contaminanti come microcistine, berillio, bario, cobalto, litio, zinco e idrocarburi C10-C40;
   il 20 giugno 2017, durante una conferenza stampa convocata dal presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella, alla quale hanno partecipato anche l'assessore all'ambiente Francesco Pietrantuono e alcuni dirigenti dell'Arpab, è emerso che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha valutato come «rilevante» l'incidente prima citato. Tuttavia, a causa di una diversa classificazione del greggio del Cova, ai fini dell'applicazione della normativa Seveso, la categoria del greggio lavorato al Centro Oli di Viggiano (Potenza) differenzierebbe da quello trattato a Taranto, sebbene lo stesso provenga dalla Val d'Agri;
   secondo Eni, infatti, mentre a Taranto vengono applicate le prescrizioni sulla sicurezza per le attività industriali a rischio di incidente rilevante (categoria 2 Direttiva europea Seveso 3), in Val d'Agri, lo stesso petrolio viene classificato nella categoria 3 e quindi con delle prescrizioni molto più superficiali in relazione al rischio di incidenti e conseguentemente alla salvaguardia dei cittadini e dell'ambiente. È da evidenziare che la classificazione del greggio, in prima istanza, è stata determinata dalla stessa Eni che ha «autocertificato» il livello di pericolosità del greggio lavorato in Basilicata;
   sempre durante la conferenza stampa del 20 giugno 2017, la dirigente della regione Basilicata, a quanto risulta agli interroganti, ha dichiarato che «la qualificazione di incidente rilevante» data dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare rispetto all'incidente lucano, sia dipesa da «un'interpretazione più restrittiva» della norma trattandosi oltretutto dello stesso petrolio. Nella stessa circostanza, l'Assessore Pietrantuono ha dichiarato che «non c’è correlazione tra la dichiarazione di incidente rilevante ed il danno ambientale. Quest'ultimo sarà eventualmente accertato dalla conseguente procedura di controllo messa in moto dal Ministero, che agirà parallelamente a quella già in corso da parte di Regione, Arpab e Ispra» –:
   quali siano le ragioni per le quali il petrolio estratto in Val d'Agri presso il Centro Oli di Viggiano abbia una classificazione diversa rispetto a quello stoccato a Taranto, seppur trattandosi dello stesso greggio. (5-11743)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento da idrocarburi

petrolio greggio

direttiva comunitaria