ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11742

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 827 del 05/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/07/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/07/2017

ATTO MODIFICATO IL 12/07/2017

ATTO MODIFICATO IL 20/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11742
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo presentato
Mercoledì 5 luglio 2017
modificato
Giovedì 20 luglio 2017, seduta n. 838

   MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   a dicembre 2016 è stata presentata dalla Geothermics Italy srl la sintesi non tecnica dello studio di impatto ambientale del progetto di ricerca «Lago Di Vico», per la realizzazione di quattro pozzi esplorativi, perforati da due differenti postazioni denominate LV1 e LV2, ubicate nel comune di Caprarola (Viterbo) nelle località «Li Piani» e «Servelli»;
   l'obiettivo dei pozzi è la conferma del modello geotermico ipotizzato che prevede la presenza, oltre la profondità verticale di circa 2.800-3.000 m, di un potenziate serbatoio profondo contenente fluidi geotermici con temperature superiori di 180 gradi centigradi, idonei per una successiva coltivazione per la generazione di energia geotermoelettrica;
   l'area del permesso di ricerca denominato «lago di Vico» comprende siti delle reti Natura 2000 e interferisce marginalmente con la zona di protezione speciale «Lago di Vico, M. Venere e M. Fogliano» e con i siti di importanza comunitaria «M. Fogliano, M. Venere» e «lago di Vico»;
   insistono altresì nella zona, le Faggete dei Monti Cimini e di Monte Raschio, riconosciute dall'UNESCO a luglio 2017, Patrimonio dell'Umanità;
   nella risoluzione n. 8-00103 del 15 aprile 2015 approvata nelle Commissioni VIII e X della Camera, si impegnava il Governo pro tempore a prevedere nella fase prerealizzativa un pieno coinvolgimento delle amministrazioni e delle popolazioni locali nel processo decisionale favorendo l'eventuale applicazione del principio di precauzione;
   si evidenzia inoltre la criticità della realizzazione dei pozzi geotermici a ridosso dei centri storici, dove la maggior parte delle costruzioni non sono antisismiche e anche piccole scosse di terremoto potrebbero provocare seri danni alle strutture e quindi alla popolazione;
   il decreto ministeriale 10 settembre 2010, n. 219, nei criteri generali di inserimento degli impianti nel paesaggio e sul territorio, stabilisce che, nell'autorizzare i progetti localizzati in zone agricole caratterizzate da produzioni agroalimentari di qualità (produzioni biologiche, produzioni, D.o.p., I.g.p., S.t.g., D.o.c., D.o.c.g.; produzioni tradizionali) e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, deve essere verificato che l'insediamento e l'esercizio dell'impianto non comprometta o interferisca negativamente con le finalità perseguite dalle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo;
   la provincia di Viterbo è a vocazione prettamente agricola e la corilicoltura e la castanicoltura ne rappresentano una indiscussa eccellenza, con le D.O.P. nocciola romana e castagna di Vallerano nel cui areale ricadono proprio le postazioni LV1 e LV2; nella provincia di Viterbo, secondo il registro delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, aggiornato al 20 aprile 2017; si contano ben otto D.O.P. e sei I.G.P.;
   le postazioni LV1 e LV2 della Geothermics Italy Srl sono inoltre attigue al comprensorio del bio-distretto AIAB della Via Amerina e delle Forre;
   la provincia di Viterbo è fortemente interessata dagli impianti geotermici visti gli otto permessi di ricerca rilasciati, le tredici istanze di ricerca pendenti e una autorizzazione di competenza governativa (Castelgiorgio e Torre Alfina) che interessa il bacino del lago di Bolsena –:
   se non intendano promuovere ogni iniziativa di competenza per assicurare che tutti i progetti di ricerca geotermica non danneggino produzioni agroalimentari di qualità e di particolare pregio come quelle della provincia di Viterbo;
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per assicurare la piena realizzazione del principio di precauzione e del coinvolgimento delle amministrazioni e delle popolazioni locali nei processi decisionali nella fase prerealizzativa di progetti come quello sopra richiamato che insistono in aree ricadenti in zone di protezione speciale e siti di importanza comunitaria;
   quali iniziative di competenza si intendano assumere per garantire che l'insediamento e l'esercizio di impianti come quello di cui in premessa non compromettano o interferiscano negativamente con le finalità perseguite dalle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo. (5-11742)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

principio di precauzione

prodotto agricolo