ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11610

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 818 del 21/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALIANTE SIMONE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 20/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/06/2017
Stato iter:
20/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 20/12/2017
Resoconto PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/06/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 20/12/2017

SVOLTO IL 20/12/2017

CONCLUSO IL 20/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11610
presentato da
VALIANTE Simone
testo di
Mercoledì 21 giugno 2017, seduta n. 818

   VALIANTE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 20 giugno 2017 il quotidiano il Mattino a pagina 34 nella cronaca di Salerno ha pubblicato un articolo a firma del giornalista Antonio Vuolo dal titolo «Fiamme sull'area archeologica, turisti in fuga»;
   l'autore, nel testo, ha esposto che la mattina del 19 giugno 2017, in prossimità dell'area archeologica di Velia è divampato un vasto incendio, che ha interessato inizialmente il versante meridionale della città antica con le fiamme che hanno lambito la Casa degli Affreschi per poi spostarsi nella parte alta del parco, verso Porta Rosa, simbolo del sito archeologico, minacciando, infine, il parco archeologico di Velia. Le fiamme, alte e ben visibili da lontano, hanno tenuto impegnati per diverse ore i vigili del fuoco che comunque sono giunti sul posto in pochi minuti. L'incendio è stato domato solo a tarda mattinata e le operazioni di spegnimento sono risultate particolarmente difficili con il rischio che il rogo potesse espandersi in altre aree del sito a causa della vegetazione secca che circonda il parco archeologico. Le autorità precauzionalmente hanno disposto la chiusura al pubblico del sito per la giornata;
   non si tratta del primo incendio che minaccia il patrimonio culturale del Cilento e già un anno fa si è registrato un caso simile;
   poche settimane fa il sindaco di Ascea, grazie all'intervento del personale dipendente della comunità montana Lambro, Mingardo e Bussento, ha provveduto alla pulizia delle sterpaglie nei dintorni dell'area, altrimenti il bilancio avrebbe potuto essere ben più pesante –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti descritti in premessa e quali iniziative di competenza intendano assumere al riguardo, anche prevedendo l'erogazione di maggiori risorse per la vigilanza estiva antincendio e la protezione delle aree archeologiche e di quelle di maggiore pregio ambientale;
   se parte dei fondi stanziati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo lo scorso anno per il progetto Velia siano stati destinati anche alla prevenzione degli incendi e con quali modalità. (5-11610)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11610

  L'onorevole Valiante, rammentando il grave incendio che ha interessato il Parco archeologico di Velia, nel giugno di quest'anno, chiede al Ministero dei beni culturali quali iniziative e quali fondi intenda approntare per la protezione della zona del Parco.
  In effetti, come già riferito nel corso della seduta di sindacato ispettivo tenutasi in Aula Camera lo scorso 15 settembre, nella quale si è data risposta all'interpellanza n. 2-01918, l'incendio ha interessato vaste zone dell'area, in particolare il versante occidentale della via di Porta Rosa e il versante meridionale della collina dell'Acropoli, senza causare danni alle evidenze archeologiche e agli edifici (Uffici, Biglietteria, Sedi espositive, Corpo di Guardia etc.) presenti nel Parco, ma distruggendo gran parte della vegetazione nelle aree indicate.
  In quella stessa sede si era riferito che la Soprintendenza, il successivo 29 giugno, aveva disposto la riapertura parziale del sito archeologico, limitando il percorso di visita alla sola città bassa.
  Si ribadiva inoltre che l'attività di prevenzione incendi nel Parco Archeologico di Velia sarebbe dovuta partire innanzitutto da una corretta manutenzione del verde, non solo dell'area destinata a Parco, ma anche delle aree di proprietà demaniali ubicate al di fuori del perimetro del Parco. Infatti l'estensione e le caratteristiche idrogeologiche dell'area, interessata dalla presenza di falda acquifera di superficie, determinano una celere ricrescita di vegetazione, che si presenta particolarmente invasiva e rigogliosa e che in talune casi ricopre intere zone del Parco.
  La Direzione Generale Bilancio ha stanziato 250.000 euro per la messa in sicurezza dei costoni che gravitano sui percorsi per 1'Acropoli e per Porta Rosa e la competente Soprintendenza ha già redatto il progetto e predisposto la perizia di spesa ed è attualmente in attesa dell'autorizzazione a svolgere il ruolo di Stazione Appaltante, così da intraprendere lo svolgimento delle procedure di affidamento dei lavori e garantire la riapertura totale del parco entro la primavera del prossimo anno.
  Vorrei poi fornire gli aggiornamenti relativi al progetto «Velia, città delle acque» nell'ambito del PON «Cultura e Sviluppo 2014/2020», precisando che sono terminate le gare con affidamento dei lavori, che pertanto dovranno partire nei primi mesi del 2018, è previsto un intervento di pianificazione del verde all'interno del parco (diserbo mirato e ricostruzione del paesaggio vegetale) anche con la creazione di fasce tagliafuoco e piazzole di sosta in caso di incendio (come suggerito dai Vigili del Fuoco), nelle quali bisognerà però garantire una manutenzione costante del verde, così come in tutta l'area. Inoltre è stato già redatto il progetto (che sarà parte del secondo stralcio di lavori del PON) per potenziare e migliorare l'impianto antincendio con la redistribuzione delle manichette, che copriranno un'area più ampia, verranno maggiormente concentrate in prossimità dei percorsi e delle strutture e saranno dotate di automatismi per l'accensione.
  Come può constatare, onorevole Valiante, abbiamo finora rispettato gli impegni presi e continueremo a farlo. L'area archeologica di Velia unitamente al Parco archeologico di Paestum e alla Certosa di Padula, come noto, è parte di un più esteso sito denominato «Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con le aree archeologiche di Paestum e Velia e la Certosa di Padula», iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO dal 1998 ed anche su quel fronte i nostri Uffici sono presenti ed impegnati, ribadisco, nella prospettiva di crescita del complessivo contesto socio-culturale del territorio interessato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

sito storico

archeologia