Legislatura: 17Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/06/2017
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/06/2017
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/06/2017
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/06/2017
PILI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
. — Per sapere – premesso che:
la Sardegna agricola è in ginocchio da nord a sud;
si registrano bacini idrici a secco, sono inutilizzate le connessioni esistenti, sono fermi i collegamenti mancanti tra le dighe del nord e del sud;
nel nord della Sardegna gli invasi del Temo, del Cuga e del Bidighinzu sono al 25 per cento della capacità di invaso, nel Sulcis iglesiente la diga di Punta Gennarta ad Iglesias è al 18 per cento mentre Medau Zirimillis al 30 per cento;
nella piana della Nurra l'acqua è razionata tre volte alla settimana nonostante gli agricoltori avessero avuto assicurazioni per le colture estive come il mais, dal 1° aprile al 31 agosto. Si stima una perdita di almeno il 40 per cento delle produzioni;
nel Sulcis gli agricoltori non hanno potuto nemmeno seminare il mais, perché manca ancora il piano irriguo che, secondo l'interrogante vergognosamente, il consorzio e la rione non hanno ancora approvato;
si è dinanzi ad una gestione scandalosa della risorsa idrica sia per la scarsa o inattendibile pianificazione sia per la superficialità con la quale ci si rapporta al sistema agricolo;
manca sia la gestione ordinaria che quella strategica della risorsa idrica. Governo e regione devono avviare le procedure urgenti per dichiarare lo stato d'emergenza e pagare i danni di questa gravissima gestione della risorsa idrica;
è indispensabile che venga sottoposto al Consiglio dei ministri il provvedimento per la dichiarazione di stato di calamità naturale;
si rischiano danni rilevanti in tutta la Sardegna e anche in alcune zone interne la mancata pianificazione delle risorse idriche sta provocando danni rilevanti;
tutto questo accade nonostante anche quest'anno siano stati riversati in mare milioni e milioni di metri cubi d'acqua;
la mancanza di programmazione ha generato un deficit nella gestione ordinaria ma ancor peggio sul piano strategico;
da 14 anni a questa parte è stato bloccato quel grande progetto di interconnessione dei bacini idrici che aveva consentito di collegare i due più grandi bacini idrografici della Sardegna, il Tirso con il Flumendosa e il sud dell'isola tra Cagliari e le aree minerarie dell'iglesiente;
il caso del Sulcis è emblematico: nonostante esista il collegamento bidirezionale tra la diga di Genna is Abis, piena, con tutti i comprensori irrigui del Cixerri, si continua a non dare l'acqua a migliaia di aziende agricole impedendogli anche la programmazione estiva delle coltivazioni;
il consorzio del Cixerri avrebbe approvato solo qualche giorno fa il piano irriguo con gravissimo ritardo e lo avrebbe trasmesso alla regione che dal canto suo non lo ha ancora approvato;
il caso della Nurra è altrettanto emblematico. Nonostante fossero stati assegnati i quantitativi d'acqua per le colture estive, le restrizioni imposte dal consorzio della Nurra stanno mettendo sul lastrico tantissime aziende che avevano fatto affidamento proprio sulla pianificazione preannunciata;
il Governo deve immediatamente valutare lo stato di calamità e nel contempo occorre attivare le interconnessioni esistenti a partire dalla diga di Genna is Abis con il comprensorio irriguo del Sulcis e del Cixerri;
il fatto che le aree in crisi siano quelle non connesse tra loro dimostra l'esigenza di far ripartire le opere in grado di collegare i bacini;
si tratta di un piano strategico bloccato da troppo tempo e che deve ripartire immediatamente senza perdere altre occasioni per lo sviluppo agricolo e non solo della Sardegna –:
se non intendano assumere le iniziative di competenza per la dichiarazione dello stato di emergenza nelle aree colpite dalla siccità in Sardegna;
se non intendano assumere iniziative, in considerazione delle esigenza infrastrutturali dell'isola, per finanziare un piano straordinario volto a far fronte all'emergenza idrica per collegare i diversi bacini idrografici della Sardegna ancora non connessi;
se non intendano assumere iniziative per reperire le risorse necessarie a risarcire i danni causati dalla siccità al mondo delle campagne. (5-11556)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):idrologia
risorse idriche
assetto idro-agricolo