ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11450

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 804 del 26/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI TINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 25/05/2017
Stato iter:
20/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/07/2017
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 20/07/2017
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/05/2017

DISCUSSIONE IL 20/07/2017

SVOLTO IL 20/07/2017

CONCLUSO IL 20/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11450
presentato da
IANNUZZI Tino
testo di
Venerdì 26 maggio 2017, seduta n. 804

   TINO IANNUZZI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il parco archeologico di Paestum, è stato dotato di «autonomia speciale» a seguito della riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di cui all'articolo 30 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, nonché del successivo decreto ministeriale 23 dicembre 2014, e del decreto ministeriale 15 ottobre 2015;
   il parco ha finora svolto, con la direzione di Gabriel Zuchtriegel, ben coadiuvato dal consiglio di amministrazione e dal comitato scientifico, una preziosa azione di valorizzazione e promozione, con lusinghieri risultati ed effetti significativi;
   nel 1998 l'Unesco iscrisse nella lista del patrimonio dell'umanità «I paesaggi culturali del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con le emergenze archeologiche di Paestum e di Velia e con la certosa di Padula»;
   anche in vista del redigendo «piano di gestione» del predetto sito dell'Unesco, appare necessario ed opportuno accorpare in capo all'autonomia di Paestum gli scavi di Velia;
   il sito archeologico di Elea-Velia ha uno straordinario valore archeologico, paesaggistico e culturale, ed è noto anche per essere stato culla della scuola eleatica di Parmenide, uno dei capisaldi della filosofia occidentale;
   di recente sia il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, con deliberazione del consiglio nazionale n. 23 del 22 dicembre 2016, che il comune di Ascea, con deliberazione consiliare n. 3 del 31 gennaio 2017, hanno chiesto al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di aggregare, «dal punto di vista organizzativo e gestionale, il sito di Elea-Velia e la Certosa di Padula al Parco archeologico di Paestum, prevedendo una gestione unitaria ed integrata dei tre siti»;
   di tale accorpamento Velia trarrebbe sicuro beneficio, laddove invece differenti ipotesi esporrebbero ad ulteriore marginalizzazione entrambe, peraltro già fortemente penalizzate dalla posizione geografica e da problematiche infrastrutturali relative ai collegamenti viari e alla raggiungibilità;
   dal punto di vista amministrativo e funzionale, il parco archeologico di Paestum, anche attraverso l'opportuno e già previsto completamento e potenziamento della pianta organica con archeologi e architetti, potrebbe sicuramente garantire la gestione integrata e coordinata dei tre siti succitati con la dovuta cura ed attenzione, dando così luogo ad un'esperienza pilota molto significativa ed interessante per l'intero comparto;
   il 16 maggio 2017, con una decisione molto importante e con tanti riflessi positivi, è stato sottoscritto fra il Polo museale della Campania ed il comune di Padula l'accordo per la valorizzazione e la gestione integrata – grande attrattore Unesco della Certosa di San Lorenzo di Padula; un accordo strategico molto significativo per la gestione più funzionale ed efficiente di un monumento di straordinario pregio e ricco di arte e di storia, che può essere sempre più sede di eventi culturali prestigiosi;
   in risposta ad una precedente interrogazione del firmatario del presente atto, nella seduta della VII Commissione, il Governo ha dichiarato che per il predetto accorpamento al Parco di Paestum «è in fase istruttoria un provvedimento ministeriale in tal senso» –:
   se il Ministro interrogato, per le ragioni sopraesposte, intenda assumere iniziative per accorpare l'area archeologica di Velia all'autonomia amministrativa e gestionale del parco archeologico di Paestum, anche al fine di uniformarla coerentemente all'iscrizione nella lista dell'Unesco del patrimonio dell'umanità, assicurando così una gestione unica e sinergica dei tre siti indicati in premessa. (5-11450)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 luglio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11450

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'On.le Iannuzzi, prendendo spunto da una precedente interrogazione parlamentare riferita ai medesimi luoghi chiede aggiornamenti al riguardo.
   Occorre precisare che nell'aprile scorso questo Ministero stava procedendo ad implementare la propria struttura sulla base dei nuovi provvedimenti di organizzazione, operando il trasferimento di alcune aree archeologiche dalle Soprintendenze ai Musei autonomi e ai Poli Museali e riportando anche sul territorio le mutate competenze avvenute anche a livello centrale.
  Nel contesto della ricognizione complessiva che si sta effettuando sui diversi siti interessati da situazioni similari, è in fase di valutazione l'ipotesi prospettata dall'interrogante di accorpare l'area archeologica di Velia al Parco Archeologico di Paestum. Allo stato l'integrazione non riguarderebbe, invece, la Certosa che è stata, comunque, interessata dall'accordo di valorizzazione tra la Direzione generale Musei e il Comune di Padula dello scorso 16 maggio – del quale lo stesso onorevole interrogante dà atto – per una più adeguata valorizzazione del sito che, effettivamente presenta caratteristiche storiche e tipologiche ed esigenze strategico-gestionali diverse rispetto agli altri due siti.
  Per quanto riguarda il sito denominato «Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con le aree archeologiche di Paestum e Velia e la Certosa di Padula», iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dal 1998, iscritto come «paesaggio culturale» di eccezionale valore, considerando il poco tempo trascorso dalla precedente risposta rispetto alla complessità e alla tempistica che contraddistinguono i processi di formazione dei piani di gestione UNESCO, ad oggi non risultano aggiornamenti rilevanti
  In tale ambito si conferma che non può escludersi a priori l'ipotesi di una gestione unitaria del sito da parte di un unico soggetto considerato e che tale ipotesi potrebbe semplificare, in qualche modo, la governance del sito stesso, riducendo di fatto il numero di soggetti da coinvolgere nel coordinamento interistituzionale e rendendo quindi più immediata una parte dell'azione gestionale.
  Il Ministero dei beni culturali resta naturalmente a disposizione per riferire ogni successivo aggiornamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

museo

Unesco