ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11433

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 802 del 23/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: VELLA PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 23/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 23/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/05/2017
Stato iter:
24/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/05/2017
Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 24/05/2017
Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/05/2017

SVOLTO IL 24/05/2017

CONCLUSO IL 24/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11433
presentato da
VELLA Paolo
testo di
Martedì 23 maggio 2017, seduta n. 802

   VELLA e SANDRA SAVINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la compagnia operativa della centrale Nuklearna Elektrarne Krsko, che resterà in attività fino al 2043, è co-posseduta dalla compagnia slovena «Gen-Energija» e dalla compagnia statale croata Hrvatska elektroprivreda;
   la centrale sopra citata è situata a 125 chilometri da Trieste, nella direzione in cui soffia la Bora, ponendo in condizioni di pericolosità tale territorio ed, in particolar modo, l'intera zona del Friuli Venezia Giulia ricca di allevamenti, coltivazioni e pregiati vigneti;
   sono state evidenziate, da più parti, le condizioni critiche in cui versa la centrale stessa alla luce di numerosi episodi registrati negli anni. In particolar modo, nel 2005 il reattore è stato arrestato per problemi al sistema di contenimento di una ventola per il trattamento dei vapori; nel 2007 la centrale è stata isolata e chiusa per un mese per interventi urgenti; nel 2008 si è verificata una fuga di acqua di raffreddamento del reattore e, da ultimo, nel febbraio 2017 si è registrato un arresto del rettore nucleare per via di un guasto alla valvola che regola il flusso di acqua per il raffreddamento del reattore;
   oltre alle problematiche di funzionamento sopra riportate, bisogna altresì considerare il fatto che la centrale sopra citata è costruita in una zona sismica di livello medio-alto e che il verificarsi di un evento eccezionale potrebbe comportare un disastro di grandi dimensioni;
   in poco più di un secolo, la regione di Krsko è stata sede di episodi sismici: nel 1880 si è registrato un terremoto di magnitudo Richter 6,3 a 60 chilometri a est di Krsko, nel 1917 di magnitudo Richter 5,7-6,2 nelle immediate vicinanze dell'impianto e nel 2015 di magnitudo 4,2 a 26 chilometri di distanza dalla centrale nucleare;
   i risultati dei cosiddetti «stress test» della centrale resi noti dal Ministero per l'ambiente della Repubblica di Slovenia rilevano che la centrale potrebbe subire incidenti e danni rilevanti per scuotimenti del terreno;
   la centrale, a ridosso del territorio nazionale, costituisce oggettivamente un pericolo per l'Italia alla luce dei numerosi episodi di malfunzionamento registrati nel tempo, nonché della peculiare caratteristica sismica –:
   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda intraprendere al fine di verificare i livelli di rischio per il territorio italiano collegati all'attività della centrale nucleare di Krsko, chiedendo informazioni chiare e dettagliate alla Repubblica Slovena sullo stato attuale e sui livelli di sicurezza dello stesso impianto. (5-11433)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-11433

  Si fa presente, in via preliminare, che il Ministero dell'ambiente partecipa, mediante l'ISPRA, alla regolamentazione in materia nucleare, anche nell'ambito dell'Unione Europea, ed ha in atto un accordo di cooperazione con l'omologa Autorità di sicurezza nucleare Slovena. Si rappresenta, inoltre, che nel 2011 il Consiglio dell'UE ha invitato gli Stati membri a svolgere una revisione di sicurezza straordinaria dei propri impianti, denominata «Stress Test». I relativi rapporti sono stati, successivamente, revisionati, con lo scopo di valutare i margini di sicurezza esistenti e gli interventi migliorativi individuati da ciascuno Stato. L'attuazione di tali interventi è prevista da specifici Piani di Azione Nazionali.
  Con specifico riferimento all'impianto Krško, la valutazione del rischio sismico ed i conseguenti adeguamenti dell'impianto sono parte essenziale del National Action Pian sloveno, che si fonda su un preciso Programma di interventi di miglioramento della sicurezza, approvato dall'Autorità Slovena nel 2009 e successivamente aggiornato. Tale Programma prevede una serie di modifiche molto significative, in larga parte già attuate, con una previsione di completamento per un'ulteriore parte nel 2018 e per la parte restante nel 2021. Con tali misure la Slovenia prevede di fronteggiare scenari ben al di là di quelli assunti a riferimento del progetto dell'impianto.
  Inoltre, durante un incontro svoltosi sulla base dell'accordo bilaterale tra l'ISPRA e l'SNSA, l'Autorità slovena ha ribadito l'assenza di una posizione unanime da parte del mondo scientifico in merito al rischio sismico associato all'impianto di Krško e che, a tale riguardo, la stessa è in attesa della pubblicazione del rapporto conclusivo del workshop internazionale organizzato dal Ministero dell'ambiente austriaco. Quest'ultimo ha assicurato all'ISPRA l'invio degli atti del workshop non appena disponibili. Ulteriori studi sulle caratteristiche geologiche e sismiche dell'area verranno svolti nei prossimi due anni. Una volta acquisiti gli esiti di detti studi, potrà essere valutato un aggiornamento dei parametri di caratterizzazione del rischio sismico dell'area.
  L'ISPRA ha già concordato con l'Autorità di sicurezza slovena un successivo incontro per acquisire le risultanze di detti approfondimenti. La Slovenia ha, altresì, confermato che nel mese di maggio ospiterà sull'impianto di Krško una missione dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, che condurrà ispezioni sull'impianto per verificarne la sicurezza operativa.
  Da ultimo, va evidenziato che, in relazione alla centrale di Krško, è da tempo in atto tra l'ISPRA e TARPA Friuli Venezia Giulia una collaborazione finalizzata allo scambio di informazioni e delle correlate valutazioni, in particolare per eventuali situazioni anomale o incidentali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

raffreddamento del reattore

sisma

centrale nucleare