ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11357

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 797 del 16/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 16/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 16/05/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 16/05/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 16/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/05/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11357
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Martedì 16 maggio 2017, seduta n. 797

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la malattia celiaca o celiachia è un'intolleranza permanente al glutine riconosciuta come malattia sociale;
   la normativa di riferimento dettata dalla legge 4 luglio 2005, n. 123, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 7 luglio 2005, n. 156;
   gli interventi della legge n. 123 del 2005 mirano a favorire il normale inserimento nella vita sociale dei soggetti affetti da celiachia;
   è notizia di questi giorni che circa sei milioni di consumatori seguono in modo ingiustificato la dieta senza glutine sprecando oltre 100 milioni di euro per prodotti di cui non avrebbero bisogno con una crescita di mercato pari al 27 per cento;
   a causa della disinformazione, la «moda» del senza glutine cresce in modo esponenziale, perché si pensa che mangiare senza glutine può sembrare più sano;
   secondo il parere di eccellenti nutrizionisti, adottare una dieta senza glutine, pur non essendo celiaci, non ha alcun beneficio, anzi, si può compromettere lo stato di salute poiché i prodotti da forno senza glutine hanno molti additivi, grassi e spesso alto contenuto di zucchero – quindi con un indice glicemico maggiore rispetto ai prodotti da forno con glutine – al fine di dare una corretta consistenza al prodotto;
   viceversa, la dieta senza glutine è vitale per i celiaci: in Italia si stimano circa 600.000 casi, pari all'1 per cento della popolazione, ma i diagnosticati a oggi sono appena 190.000; pertanto il 70 per cento dei celiaci non sa di avere questo problema, ma al contrario il 99 per cento della popolazione che non è celiaca sembra entusiasmarsi ai prodotti gluten-free;
   nel nostro Paese ogni anno si spendono 320 milioni di euro per prodotti senza glutine, ma di questi solo 215 derivano dagli alimenti erogati per la terapia dei pazienti celiaci, stando ai dati Nielsen diffusi dall'Associazione italiana celiachia (AIC) il 13 maggio 2017 prenderà il via la terza edizione della Settimana nazionale della celiachia – promossa dall'Associazione italiana celiachia (Aic), con il patrocinio dell'Associazione nazionale dietisti (Andid) – dedicata alla nutrizione e all'educazione alimentare per vivere al meglio una dieta che per i celiaci non è una scelta alimentare ma l'unica terapia possibile – proprio per sensibilizzare e far conoscere i veri rischi di questa malattia;
   il presidente di Aic, Giuseppe Di Fabio, ha spiegato che: «Nessuna ricerca ha finora dimostrato qualsivoglia effetto benefico per i non celiaci nell'alimentarsi senza glutine, anzi. Gli studi scientifici stanno ampiamente dimostrando che in chi non è celiaco l'esclusione del glutine è inutile»;
   la «moda» del senza glutine, potrebbe pertanto mettere in discussione l'erogazione parziale dei prodotti dietetici senza glutine ai pazienti celiaci, sminuendo in tal modo i diritti e le tutele fondamentali del malato cronico conquistate faticosamente –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   poiché la dieta senza glutine, per i soggetti celiaci non è una scelta alimentare ma l'unica terapia «salvavita», mentre sei milioni di consumatori seguono in modo ingiustificato la dieta senza glutine spendendo oltre 100 milioni di euro per prodotti di cui non avrebbero bisogno, se non ritenga utile promuovere una campagna sociale nazionale d'informazione al fine di evitare l'acquisto e il consumo di alimenti privi di glutine senza necessità in modo da non banalizzare la malattia celiaca.
   (5-11357)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

malattia

allargamento del mercato