ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11313

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 792 del 09/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 09/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/05/2017
Stato iter:
21/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/09/2017
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 21/09/2017
Resoconto GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/05/2017

DISCUSSIONE IL 21/09/2017

SVOLTO IL 21/09/2017

CONCLUSO IL 21/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11313
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Martedì 9 maggio 2017, seduta n. 792

   GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il processo di riforma delle province attuato dal Governo Renzi, come è noto, ha prodotto in tutto il Paese come unica certezza la sottrazione del voto democratico ai cittadini, lasciando inattuato il completamento del necessario riassetto istituzionale, provocando, in tal modo, la sottrazione di ingenti risorse finanziarie all'ente di area vasta – a partire dalla viabilità, dalle strutture scolastiche e dalle infrastrutture della viabilità interna – producendo una disorganica smobilitazione del personale sempre più a rischio di perdere lo stipendio;
   uno dei settori più colpiti da questa maldestra riforma è stato l'ingente patrimonio archeologico museale in quota alla gestione delle province esposto a un progressivo processo di destrutturazione che rischia di far chiudere centinaia di siti culturali per l'assenza di risorse che, in tal modo, non consentono la cura, la valorizzazione e la stessa gestione ordinaria;
   nella regione Campania gli esempi sono diversi a partire da quelli emblematici del complesso museale bibliografico del Museo Irpino e della struttura polifunzionale dell'ex Carcere borbonico di Avellino fino al prestigioso Museo campano di Capua (CE), che è da annoverare come uno dei siti della conservazione archeologica più importanti del Mediterraneo;
   questo plesso versa oramai in condizioni di vero abbandono, privo di un minimo di organico e di una gestione che garantisca la sua valorizzazione turistica e culturale;
   la provincia, la regione e il comune, con un «rimbalzo» di responsabilità istituzionali, non fanno altro che aggravare questa perdurante situazione di vuoto di poteri che è evidenziata dalle stesse associazioni e dai movimenti del settore che, esclusivamente su base volontaria, cercano quantomeno di tenere viva l'attenzione rispetto all'opinione pubblica e ai mass-media –:
   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda intraprendere per realizzare un monitoraggio aggiornato dello stato dell'arte dei complessi archeologici museali di proprietà e competenza delle province nel nostro Paese e, nella fattispecie, per favorire una rapida soluzione ai gravi problemi legati al Museo campano di Capua. (5-11313)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 settembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11313

  L'Onorevole Giordano chiede al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo notizie in merito al Museo campano di Capua.
  Come sottolineato dallo stesso Onorevole interrogante, il museo provinciale campano di Capua è stato interessato, da un lato, dal processo di riordino delle competenze provinciali, disciplinato dalla legge 8 giugno 2014, n. 56, e, dall'altro, dalla dichiarazione dello stato di dissesto finanziario della Provincia di Caserta.
  La vicenda del museo in questione si colloca, quindi, nell'ambito del più generale problema degli istituti culturali di proprietà provinciale, archivi, biblioteche e musei stessi, che necessitano di un piano di razionalizzazione, che superi le esistenti problematiche di organizzazione e valorizzazione e ne promuova il rilancio.
  Come già preannunciato in altro contesto parlamentare, l'intenzione di questo Ministro è quella di pervenire alla sottoscrizione di un accordo di valorizzazione tra lo stesso Ministero, la Regione Campania e la Provincia di Caserta finalizzato alla soluzione delle problematiche relative alla gestione del Museo campano di Capua. Lo scorso 30 maggio si è infatti tenuto uno specifico tavolo di concertazione, cui hanno preso parte rappresentanti di tutti gli Enti interessati.
  Per il MiBACT erano presenti il Sottosegretario di Stato On.le Cesaro, il Dirigente del Servizio II della Direzione generale Musei e il Direttore del Polo museale della Campania; per la Regione Campania il Direttore Generale Turismo e Politiche Culturali della Regione Campania e per la Provincia di Caserta un Consigliere delegato.
  In questa sede il MiBACT, per il tramite della Direzione generale Musei, si è impegnato a pervenire ad un accordo di valorizzazione, ai sensi dell'articolo 112 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, avente ad oggetto una promozione e valorizzazione condivisa dei luoghi della cultura di proprietà pubblica e privata dell'Alto Casertano, al fine di rendere disponibile alla cittadinanza locale, ai visitatori italiani e a quelli stranieri un insieme coordinato di beni ed eventi.
  I musei che potranno far parte del sistema museale dell'Alto Casertano non rappresenteranno solo una serie di esigenze cui fare fronte, ma costituiranno un bacino di competenze e capacità professionali, connotate da conoscenze specialistiche di livello eccellente.
  In particolare, i soggetti pubblici che faranno parte del sistema museale potranno anche costituire, dopo un'adeguata valutazione della sostenibilità economica, ai sensi dell'articolo 112, comma 5, e dell'articolo 115, comma 5, dello stesso Codice, specifici soggetti giuridici in grado di garantire la gestione di funzioni e servizi comuni a livello territoriale, avvantaggiandosi delle opportunità offerte, in termini di sostenibilità, dalle economie di scala rese possibili dal sistema. Tali soggetti, in particolare, potranno coprire le funzioni ed attività che i singoli musei non sono in grado di garantire per mancanza di specifiche competenze professionali e per carenza di risorse. Tra queste possono essere evidenziate il marketing, il fundraising e la gestione di servizi al pubblico, così come definiti dall'articolo 117 del Codice.
  La Regione Campania, per il tramite del Direttore Generale Turismo e Politiche Culturali, nell'evidenziare di aver ottemperato a partire dal gennaio 2016 al finanziamento delle spese di personale e di funzionamento per musei, pinacoteche e biblioteche provinciali, come previsto dalla Legge Delrio, ha comunicato di non aver potuto ottemperare al trasferimento di ulteriori risorse per l'anno 2017, non essendo stato predisposto il bilancio annuale di spesa da parte della Provincia di Caserta.
  In ogni caso, la Regione stessa si è dichiarata disponibile ad assicurare la copertura finanziaria al rinnovato piano di valorizzazione del Museo campano di Capua, non appena sarà stato predisposto dalla Provincia di Caserta.
  E tuttavia, nonostante la convergente ed ampia disponibilità manifestata dal MiBACT e dalla Regione Campania a sostenere l'attività del Museo campano di Capua, la Provincia di Caserta, trovandosi in dissesto finanziario e quindi nell'impossibilità, in assenza di bilancio, di ricevere ed erogare finanziamenti, non è, attualmente, nella condizione di poter programmare l'attuazione di attività Istituzionali e il pieno espletamento delle funzioni che le sono proprie, così come comunicato dal Consigliere delegato della Provincia stessa.
  Concludo rammaricandomi di non poter presentare una soluzione immediata per il Museo campano di Capua in ragione delle oggettive difficoltà della Provincia di Caserta, ma assicurando, nel contempo, la costante attenzione del Ministero sul territorio e confermando il nostro impegno e la nostra disponibilità a definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione non appena la situazione torni, auspicabilmente, alla normalità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

istituto di istruzione

archeologia