ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 789 del 04/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: MENORELLO DOMENICO
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 04/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/05/2017
Stato iter:
01/06/2017
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/05/2017

SOLLECITO IL 23/05/2017

RITIRATO IL 01/06/2017

CONCLUSO IL 01/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11285
presentato da
MENORELLO Domenico
testo di
Giovedì 4 maggio 2017, seduta n. 789

   MENORELLO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la Pedemontana Veneta è un'arteria lunga 94,747 chilometri (alla quale si aggiungono 53 chilometri di viabilità secondaria, ancora largamente insufficiente per il raccordo con molte zone, quali, a sud, la strategica area padovana) in corso di costruzione, che rappresenterà l'unica superstrada italiana soggetta a pedaggio e attraverserà il Vicentino e il Trevigiano, passando per i grandi distretti industriali ivi esistenti, connettendosi a 3 autostrade (A4, A31 e A27);
   l'opera veniva stimata nel 2003 in 895 milioni di euro, valore poi salito a 1,7 miliardi di euro, divenuti, nel 2013, 2,6 miliardi, fino alla quantificazione di 3,301 miliardi di euro come si legge nella più recente relazione della Corte dei conti;
   la concessione è stata affidata, nel lontanissimo 2006, con pubblica gara, sulla base di pedaggi, che, secondo alcune stime, sono stati ipotizzati anche in misura sei volte superiori a quelli praticati nella vicina A4, nonché in forza di un piano economico finanziario giudicato congruo nella valutazione in allora svolta;
   il cronoprogramma dei lavori ha subìto seri ritardi, così come gravi dilazioni si registrano nel pagamento degli espropri;
   si sono registrati altresì in corso di concessione sensibili scostamenti rispetto al piano economico finanziario del contratto iniziale, così come non appare certo il rispetto da parte del concessionario dell'obbligo di fornire propri mezzi finanziari in misura pari ai contributi pubblici;
   detti elementi apparivano ed appaiono essenziali sotto il profilo della natura concessoria dell'affidamento;
   al fine di porre fine all'attuale grave empasse dell'opera, la regione Veneto non ha, per quanto consta all'interrogante, azionato i rimedi propri di una concessione assegnata sulla base di una procedura ad evidenza pubblica, ma ha posto le ritenute disfunzioni a carico della fiscalità generale, ripristinando (dopo otto anni) l'addizionale Irpef, per pagare il mutuo che la stessa regione dovrà accendere, con una rata annua da 16,5 milioni, per concedere ai costruttori dell'aggiudicatario consorzio Sis un contributo da 300 milioni di euro che si aggiunge ai 615 milioni già sborsati dallo Stato; l'aumento sarà dell'1,6 per cento per i redditi dai 28 mila ai 55 mila euro, il +2 per cento per quelli da 55 mila a 75 mila euro, il +2,1 per cento per i redditi sopra i 75 mila euro;
   inoltre, per ritrovare un nuovo equilibrio del piano economico finanziario verranno eliminate le esenzioni per i residenti, gli studenti e i pensionati, originariamente invece previste;
   il governatore Zaia ritiene che l'alternativa a tale aumento dell'imposizione fiscale a carico dei veneti con la contestuale rivisitazione in peius delle categorie tariffarie sarebbe, in buona sostanza, solo la rinuncia alla Pedemontana e «una serie infinita di contenziosi milionari», sottolineando altresì che «un'opera di questa entità non si sarebbe mai potuta realizzare soltanto con capitale pubblico»;
   al fine di evitare l'incremento dell'Irpef dieci associazioni di categoria venete, riunite nel network «Arsenale 2022», nonché l'assessore regionale alle infrastrutture recentemente hanno chiesto al Governo un significativo contributo economico –:
   se il Governo intenda assumere o promuovere ogni iniziativa di competenza utile alla realizzazione dell'opera nel rispetto della disciplina delle procedure pubbliche, per evitare un ingiusto aggravio del carico fiscale dei veneti, in ultima istanza e se del caso assicurando un positivo riscontro alla richiesta di un contributo statale straordinario. (5-11285)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica fiscale

aumento di capitale

espropriazione