ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11215

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 784 del 26/04/2017
Abbinamenti
Atto 5/11214 abbinato in data 09/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: AGOSTINELLI DONATELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/04/2017
Stato iter:
09/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 09/11/2017
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/04/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/11/2017

DISCUSSIONE IL 09/11/2017

SVOLTO IL 09/11/2017

CONCLUSO IL 09/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11215
presentato da
AGOSTINELLI Donatella
testo di
Mercoledì 26 aprile 2017, seduta n. 784

   AGOSTINELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   da fonti stampa si apprende che, dopo il tragico evento del 9 marzo 2017, sulla A14 è stato chiuso un altro cavalcavia a 200 metri dal numero 167 crollato;
   il provvedimento è adottato in via preventiva dalla società autostrade e ha, di fatto, danneggiato l'impresa del geometra Baldini che ha tra le sue attività quella di movimentare terra e raccogliere materiali di cantieri edili e di demolizioni, in quanto tale impresa non ha più nessun accesso né viabilità alternativa. Mezzi pesanti e camion non possono muoversi per consentire all'impresa di continuare la propria attività lavorativa;
   il ponte ora chiuso è l'unica strada che dalla Direttissima del Conero permette ai mezzi pesanti di raggiungere la sede della ditta Sandro Baldini che sorge al di là dell'autostrada. Un ponte che scavalca la A14 e gestito da Autostrade per l'Italia, un ponte collaudato negli anni ’70 con una portata di circa 72 tonnellate;
   l'impresa opera da circa 50 anni e, malgrado la crisi che ha colpito l'edilizia, ha continuato ad avere molto lavoro;
   Autostrade per l'Italia, con una decisione univoca e senza preavviso, già nel novembre 2016 aveva deciso di abbassare il limite di percorrenza del ponte a 12 tonnellate. Un camion della ditta Baldini, a vuoto, ne pesa circa 14;
   si tratta di una decisione che aveva già messo in seria difficoltà le attività dell'azienda che ha sede al di là del ponte, perché i suoi mezzi pesanti non potrebbero né entrare né uscire dai cortili della ditta;
   gli eventi si sono svolti tutti molto rapidamente e in data 13 aprile 2017, in mattinata, Autostrade per l'Italia arriva sul ponte scortata dai carabinieri di Camerano e fa posizionare delle barriere in cemento sulla carreggiata all'imbocco del ponte per bloccare il passaggio dei mezzi pesanti. La strada è privata, però, ed è di proprietà della ditta Baldini che, interpretando come un abuso il posizionamento delle barriere, le rimuove;
   il giorno successivo, il 14 aprile 2017, nel pomeriggio, la Polstrada irrompe negli uffici della ditta Baldini, denuncia il titolare Sandro per furto (delle barriere), e di fatto chiude l'azienda. La stessa sera autostrade torna sul ponte e riposiziona nuove barriere;
   il titolare dell'impresa, impossibilitato a lavorare, fa inviare le lettere di licenziamento ai suoi 15 dipendenti. Pur essendo una attività florida, con diverse commesse da rispettare, è costretta a licenziare i dipendenti, perché i propri mezzi pesanti non possono più attraversare un ponte –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza intendano adottare in relazione alla vicenda, anche per tutelare i livelli occupazionali dell'azienda di cui in premessa;
   se non ritenga necessario, in particolare, assumere iniziative affinché si effettui un collaudo sullo stesso ponte al fine di valutarne la solidità;
   se ritengano che Autostrade per l'Italia, visto il modus operandi e alla luce di quanto in premessa, abbia agito correttamente posto che ha preferito abbassare il tonnellaggio al fine di evitare onerose manutenzioni;
   se non ritengano opportuno assumere iniziative affinché siano eseguiti lavori volti, ove necessario, al consolidamento della struttura e alla statica del ponte. (5-11215)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-11215

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni n. 5-11214 dell'Onorevole Ricciati e n. 5-11215 dell'onorevole Agostinelli in quanto vertono su medesimo argomento.
  Il cavalcavia n. 166, ubicato lungo l'autostrada A14 al chilometro 235+049 e in concessione alla Società Autostrade per l'Italia (ASPI), fu realizzato da Autostrade negli anni ‘70 in sede di costruzione dell'A14 con la funzione di collegare strade di interesse locale e vicinale, in quello che era un contesto prevalentemente agricolo.
  Come per tutti i cavalcavia, la struttura muraria del ponte è rimasta di proprietà di Autostrade, la quale rimane invece estranea alla viabilità sopra insistente e alla relativa manutenzione.
  Nel caso di specie, trattandosi di strada vicinale ad esclusivo utilizzo della ditta Baldini, la manutenzione della viabilità è in capo alla stessa ditta, mentre la regolamentazione della circolazione è in capo al comune di Camerano, cui l'opera è stata consegnata da ASPI nel 1973.
  Così come avviene per tutti i cavalcavia della rete in gestione, ASPI effettua costantemente verifiche e controlli sull'efficienza statica delle strutture.
  Il cavalcavia n. 166 fu costruito con le caratteristiche di ponte di II categoria in relazione all'uso previsto e pertanto è idoneo a sopportare esclusivamente carichi conformi a quelli di progetto: colonna di veicoli 12t o rullo isolato 18t.
  La questione sulla portata del cavalcavia è peraltro nota sia all'impresa Baldini che al comune di Camerano già da anni, nel corso dei quali ASPI ha segnalato più volte che il cavalcavia non è stato progettato e realizzato per poter sopportare transito di mezzi con massa superiore alle 12 tonnellate.
  Inoltre, ASPI ha diffidato la citata impresa dall'utilizzare il cavalcavia oltre i limiti di portata e ha posto cartelli segnaletici a salvaguardia delle circolazione autostradale sottostante e di quella che, pur diretta al solo impianto dell'impresa Baldini, deve essere regolata e tutelata.
  Successivamente, a seguito di plurime segnalazioni circa la costante violazione del divieto di transito ai mezzi pesanti, ASPI ha dapprima chiesto l'intervento delle autorità competenti, incluso il comune di Camerano e quindi, al fine di scongiurare un potenziale pericolo per la pubblica incolumità, nell'aprile di quest'anno, alla presenza dei Carabinieri, ha posizionato dei new jersey all'imbocco del cavalcavia, restringendo la larghezza dell'accesso in modo da impedire il transito dei soli mezzi pesanti con portata superiore a quella consentita dalla struttura del ponte. Tali manufatti venivano rimossi da ignoti, rendendo così accessibile il cavalcavia a tutti i mezzi senza alcuna limitazione di massa, e successivamente venivano ricollocati da ASPI.
  A seguito di tale limitazione sono scaturiti vari contenziosi tra la ditta Baldini e ASPI aventi ad oggetto da un lato la legittimità dei citati cartelli di limitazione al transito, dall'altro il pericolo che eventuali transiti eccedenti i limiti di portata del cavalcavia potessero creare alla stabilità dell'opera d'arte.
  Detti contenziosi, a seguito del deposito delle risultanze peritali del CTU, si sono conclusi con l'ordinanza del 4 luglio scorso con cui il Tribunale di Ancona ha rigettato il ricorso promosso dalla ditta Baldini volto alla rimozione dei cartelli e, al contempo, ha accolto l'azione per danno temuto promossa da ASPI, confermando il provvedimento con cui è stato ordinato alla ditta Sandro Baldini e alla società Conero Frantumazioni di rispettare e far rispettare ai propri clienti e utenti la segnaletica stradale posta sul cavalcavia n. 166 (...) segnaletica che pone il limite di carico per gli automezzi in transito di 12 tonnellate e fa divieto di transitare sul cavalcavia agli automezzi di portata superiore al limite imposto.
  Infine, informo che la società Baldini e la Conero Frantumazioni sono state condannate in solido alla rifusione delle spese.
  Per completezza di informazione, quanto al cavalcavia n. 167, a seguito del provvedimento di dissequestro delle opere notificato ad ASPI lo scorso 11 ottobre, la medesima società ha provveduto a trasmettere il programma delle attività di ripristino. Tale programma prevede quanto segue.
  Per le attività progettuali:
   verifica stato strutture in calcestruzzo;
   progetto preliminare e ripristino strutture in calcestruzzo;
   progetto esecutivo entro il 30 novembre 2017.

  Per le attività operative:
   ripristino strutture calcestruzzo entro il 15 dicembre 2017;
   carpenteria metallica (produzione, assemblaggio e varo) entro il 31 gennaio 2018;
   completamento opere civili e arredi entro il 28 febbraio 2018.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

veicolo industriale