ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11214

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 784 del 26/04/2017
Abbinamenti
Atto 5/11215 abbinato in data 09/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 26/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
FOLINO VINCENZO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
MOGNATO MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017
ZARATTI FILIBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 26/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/04/2017
Stato iter:
09/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 09/11/2017
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/04/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/11/2017

DISCUSSIONE IL 09/11/2017

SVOLTO IL 09/11/2017

CONCLUSO IL 09/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11214
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 26 aprile 2017, seduta n. 784

   RICCIATTI, FRANCO BORDO, FOLINO, MOGNATO, QUARANTA, PIRAS, MELILLA, NICCHI, DURANTI, SANNICANDRO, SCOTTO e ZARATTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   a seguito del crollo del mese di marzo 2017 del cavalcavia 167 tra Loreto e Ancona Sud sulla autostrada A14, che ha causato due morti, società Autostrade per l'Italia ha deciso di declassare la portata di uno dei cavalcavia situato a poche centinaia di metri di distanza da quello crollato, in direzione Ancona sud, portando il peso massimo di transito sul ponte dalle 72 alle 12 tonnellate;
   la decisione di Autostrade per l'Italia, assunta con evidente finalità cautelativa, sarebbe stata tuttavia presa senza effettuare alcun collaudo sull'effettivo stato della struttura del cavalcavia;
   il cavalcavia in questione è l'unico accesso stradale dalla grande viabilità per l'azienda Sandro Baldini, sita in Camerano (Ancona), specializzata in movimento terra, demolizioni, lavori stradali e trasporto materiali inerti;
   a seguito della chiusura al transito dei mezzi pesanti, materialmente attuata dall'apposizione di blocchi di cemento posti nei due punti di ingresso del ponte, l'azienda ha fatto presente ad Autostrade per l'Italia, tramite il proprio legale, che il blocco avrebbe impedito ai mezzi dell'azienda di poter uscire, determinando un fermo delle attività della stessa;
   l'impresa in questione ha provveduto successivamente ed in modo autonomo alla rimozione dei blocchi di cemento, per consentire ai propri mezzi di trasporto di muoversi da e per la sede aziendale;
   Autostrade per l'Italia – a quanto si apprende da fonti di stampa – a seguito della rimozione dei blocchi di cemento avrebbe sporto denuncia contro il titolare della ditta Sandro Baldini, per furto aggravato, riposizionando nuovamente i blocchi;
   l'azienda Sandro Baldini è stata incaricata dalla Protezione civile della demolizione di una scuola di San Ginesio (Macerata), gravemente danneggiata dagli eventi sismici degli scorsi mesi, intervento richiesto con tempestività e che, a causa del blocco del transito sul cavalcavia in questione per i mezzi pesanti, non sarà possibile effettuare;
   il blocco della viabilità sta causando diversi disagi all'impresa anche rispetto ad altre commesse, al punto che il titolare è stato costretto ad inviare lettere di licenziamento a 15 dipendenti, data l'impossibilità di esercitare la propria attività;
   fonti di stampa riportano anche che la stessa impresa Baldini avrebbe chiesto ad Autostrade per l'Italia, al fine di riaprire quanto prima la strada di transito e consentire alla stessa ditta di ricominciare a lavorare, di effettuare con tempestività un collaudo del cavalcavia per valutare la stabilità della struttura;
   ad oggi non risulta che tale richiesta, abbia avuto seguito;
   la vicenda è stata rappresentata dagli stessi lavoratori della Sandro Baldini al prefetto di Ancona, al fine di attivare un intervento delle istituzioni –:
   se il Ministro interrogato non intenda assumere le iniziative di competenza per attivare un sollecito collaudo della struttura in questione da parte della società Autostrade per l'Italia, al fine di verificare l'effettiva stabilità del cavalcavia e, in caso positivo, di consentire la ripresa del transito dei mezzi pesanti. (5-11214)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-11214

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni n. 5-11214 dell'Onorevole Ricciati e n. 5-11215 dell'onorevole Agostinelli in quanto vertono su medesimo argomento.
  Il cavalcavia n. 166, ubicato lungo l'autostrada A14 al chilometro 235+049 e in concessione alla Società Autostrade per l'Italia (ASPI), fu realizzato da Autostrade negli anni ‘70 in sede di costruzione dell'A14 con la funzione di collegare strade di interesse locale e vicinale, in quello che era un contesto prevalentemente agricolo.
  Come per tutti i cavalcavia, la struttura muraria del ponte è rimasta di proprietà di Autostrade, la quale rimane invece estranea alla viabilità sopra insistente e alla relativa manutenzione.
  Nel caso di specie, trattandosi di strada vicinale ad esclusivo utilizzo della ditta Baldini, la manutenzione della viabilità è in capo alla stessa ditta, mentre la regolamentazione della circolazione è in capo al comune di Camerano, cui l'opera è stata consegnata da ASPI nel 1973.
  Così come avviene per tutti i cavalcavia della rete in gestione, ASPI effettua costantemente verifiche e controlli sull'efficienza statica delle strutture.
  Il cavalcavia n. 166 fu costruito con le caratteristiche di ponte di II categoria in relazione all'uso previsto e pertanto è idoneo a sopportare esclusivamente carichi conformi a quelli di progetto: colonna di veicoli 12t o rullo isolato 18t.
  La questione sulla portata del cavalcavia è peraltro nota sia all'impresa Baldini che al comune di Camerano già da anni, nel corso dei quali ASPI ha segnalato più volte che il cavalcavia non è stato progettato e realizzato per poter sopportare transito di mezzi con massa superiore alle 12 tonnellate.
  Inoltre, ASPI ha diffidato la citata impresa dall'utilizzare il cavalcavia oltre i limiti di portata e ha posto cartelli segnaletici a salvaguardia delle circolazione autostradale sottostante e di quella che, pur diretta al solo impianto dell'impresa Baldini, deve essere regolata e tutelata.
  Successivamente, a seguito di plurime segnalazioni circa la costante violazione del divieto di transito ai mezzi pesanti, ASPI ha dapprima chiesto l'intervento delle autorità competenti, incluso il comune di Camerano e quindi, al fine di scongiurare un potenziale pericolo per la pubblica incolumità, nell'aprile di quest'anno, alla presenza dei Carabinieri, ha posizionato dei new jersey all'imbocco del cavalcavia, restringendo la larghezza dell'accesso in modo da impedire il transito dei soli mezzi pesanti con portata superiore a quella consentita dalla struttura del ponte. Tali manufatti venivano rimossi da ignoti, rendendo così accessibile il cavalcavia a tutti i mezzi senza alcuna limitazione di massa, e successivamente venivano ricollocati da ASPI.
  A seguito di tale limitazione sono scaturiti vari contenziosi tra la ditta Baldini e ASPI aventi ad oggetto da un lato la legittimità dei citati cartelli di limitazione al transito, dall'altro il pericolo che eventuali transiti eccedenti i limiti di portata del cavalcavia potessero creare alla stabilità dell'opera d'arte.
  Detti contenziosi, a seguito del deposito delle risultanze peritali del CTU, si sono conclusi con l'ordinanza del 4 luglio scorso con cui il Tribunale di Ancona ha rigettato il ricorso promosso dalla ditta Baldini volto alla rimozione dei cartelli e, al contempo, ha accolto l'azione per danno temuto promossa da ASPI, confermando il provvedimento con cui è stato ordinato alla ditta Sandro Baldini e alla società Conero Frantumazioni di rispettare e far rispettare ai propri clienti e utenti la segnaletica stradale posta sul cavalcavia n. 166 (...) segnaletica che pone il limite di carico per gli automezzi in transito di 12 tonnellate e fa divieto di transitare sul cavalcavia agli automezzi di portata superiore al limite imposto.
  Infine, informo che la società Baldini e la Conero Frantumazioni sono state condannate in solido alla rifusione delle spese.
  Per completezza di informazione, quanto al cavalcavia n. 167, a seguito del provvedimento di dissequestro delle opere notificato ad ASPI lo scorso 11 ottobre, la medesima società ha provveduto a trasmettere il programma delle attività di ripristino. Tale programma prevede quanto segue.
  Per le attività progettuali:
   verifica stato strutture in calcestruzzo;
   progetto preliminare e ripristino strutture in calcestruzzo;
   progetto esecutivo entro il 30 novembre 2017.

  Per le attività operative:
   ripristino strutture calcestruzzo entro il 15 dicembre 2017;
   carpenteria metallica (produzione, assemblaggio e varo) entro il 31 gennaio 2018;
   completamento opere civili e arredi entro il 28 febbraio 2018.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

transito