ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11203

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 783 del 21/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: MICCOLI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11203
presentato da
MICCOLI Marco
testo di
Venerdì 21 aprile 2017, seduta n. 783

   MICCOLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la Fondazione Ugo Bordoni (FUB) è una fondazione di diritto privato, riconosciuta ai sensi dell'articolo 41 della legge n. 3 del 2003 quale istituzione di alta cultura e ricerca e sottoposta alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico. La legge n. 69 del 2009 ne ha definito l'identità di organismo di diritto pubblico, peculiarità riconosciuta anche da un parere dell'Avvocatura dello Stato. La sua principale attività consiste nell'elaborare e proporre, in piena autonomia scientifica, strategie di sviluppo del settore delle comunicazioni e, in particolare, soluzioni innovative per la comunicazione in banda larga e le reti di nuova generazione alla luce delle nuove sfide imposte dalla convergenza tecnologica. Di recente, essa è stata anche chiamata a gestire il registro pubblico delle opposizioni, istituito per tutelare la privacy dei cittadini consentendo ai consumatori di rifiutare le continue e moleste telefonate degli operatori commerciali;
   i dati economici degli ultimi tre esercizi finanziari della FUB sottolineano una continua e inesorabile passività dell'Ente, che raggiunge la cifra monstre di quasi 3 milioni di euro nel 2015. La quasi totalità delle spese riguarda il personale, che ad oggi conta l'incredibile cifra di 135 unità (6 milioni di euro), 4 dirigenti (circa 550.000 euro), tra collaboratori e consulenti oltre 250.000 euro, cui si aggiungono i costi del Presidente (174.000 euro), per il quale va anche considerato il compenso per l'indennità di funzione come direttore generale (35.000 euro) integrazione che fa lievitare il proprio emolumento ai limiti dei più alti manager di Stato;
   quello che appare all'interrogante la vera anomalia della FUB è rappresentata proprio dal suo consiglio di amministrazione che, ormai da 5 anni, opera in regime di prorogatio. Dal 2012, anno di entrata in vigore del nuovo statuto, i componenti sono stati ridotti a 7 a 3, ma non si è mai proceduto alla nomina dei nuovi consiglieri, lasciando inspiegabilmente in carica i vecchi che continuano a percepire, ognuno, un emolumento pari a 12.000 euro annui, da aggiungere ai quasi 100.000 euro dei compensi erogati al collegio dei revisori;
   la paralisi dell'attività della FUB è oggi ascrivibile al mancato rinnovo del consiglio di amministrazione che consente, da statuto, al consiglio precedentemente nominato di rimanere in carica «fino all'assunzione della carica da parte del nuovo Consiglio»;
   è parere dell'interrogante che l'esperienza della FUB – consolidata nel tempo grazie all'attività di ricerca e studio, costituendo un patrimonio di valore internazionale nell'ambito delle telecomunicazioni – se opportunamente stimolata, rappresenterebbe un volano di conoscenza, consentendo la candidatura della fondazione a valido strumento a supporto alle attività del Ministero dello sviluppo economico in previsione delle prove che il nascente scenario tecnologico imporrà agli organi esecutivi;
   le sfide future del nostro Paese infatti, saranno tutte incentrate nella diffusione delle reti di interconnessione a banda ultralarga fissa e mobile, infrastrutture che, per il loro carattere di novità, necessitano di figure esperte in grado di determinare, nella corretta misura, l'evoluzione e il proficuo sviluppo. In particolare, entro l'anno 2022, l'Italia sarà costretta a liberare la porzione di spettro delle frequenze 700 MHz per fare posto ai servizi di nuova generazione della banda ultra larga mobile a 5G. Detta operazione dovrà essere gestita, a parere dell'interrogante, con l'ausilio di ricercatori ed esperti della materia capaci di supportare in ogni momento il suddetto Ministero, in questa delicata operazione, conoscenze che potrebbero essere ricercate all'interno della Fondazione qualora si intraprendesse un rilancio serio delle attività statutarie –:
   se e quali iniziative intenda intraprendere il Governo per promuovere la ripresa delle attività della FUB oppure, invece, se non ravvisi l'opportunità di rilanciare le attività della Fondazione medesima assegnandole un ruolo cardine di studio e supporto all'attività del Ministero dello sviluppo economico concernente la corretta tenuta del registro delle opposizioni insieme alle nuove tematiche riguardanti l'economia digitale e, in particolare, nella consulenza all'implementazione del piani banda ultra larga, nella controversa questione dei limiti previsti dalle norme sull'elettromagnetismo e al prossimo tema concernente la liberazione delle frequenze 7,00 MHz; in particolare, come intenda adoperarsi rispetto alla mancata nomina dei nuovi componenti del consiglio di amministrazione della FUB in sostituzione degli attuali, ormai da tempo in regime di prorogatio;
   se il Ministro interrogato convenga sulla necessità di recuperare l'attività di vigilanza e controllo, previsto dalla legge, sulle attività della FUB, a cominciare proprio dalla questione del rinnovo dei propri organi statutari, esercitando le prerogative attribuitegli dall'articolo 8 dello statuto della Fondazione favorendo, oltre che la legalità, la trasparenza e il buon andamento dell'istituzione. (5-11203)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria delle comunicazioni

economia della conoscenza

ente pubblico