ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11115

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 778 del 11/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: DELL'ORCO MICHELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11115
presentato da
DELL'ORCO Michele
testo di
Martedì 11 aprile 2017, seduta n. 778

   DELL'ORCO e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in data 2 agosto 2013 il primo firmatario del presente atto depositava la risoluzione in commissione n. 7-00081 sull'inopportunità della realizzazione del raccordo autostradale Campogalliano-Sassuolo di collegamento tra la A22 e la S.S. 467 Pedemontana. In quell'atto si enumeravano i motivi per i quali si proponeva di abbandonare il progetto tra cui il rischio intaccare aree di protezione di pozzi ad uso acquedottistico idropotabile. Si evidenziava infatti l'altissimo rischio di inquinamento del progetto che inciderebbe ancora su aree attraversate da tratti di falda affiorante a causa di aree di escavazione degli ultimi 30 anni previsti dai PAE;
   nella discussione con il Governo in Commissione questo elemento non è però stato attentamente valutato e le considerazioni del Governo si sono concentrate soprattutto sugli aspetti trasportistici e finanziari dell'opera con un breve cenno agli interventi di mitigazione ambientale che terrebbero conto del valore ambientale e paesaggistico della zona e accorgimenti tecnici riservati al trattamento e smaltimento delle acque, al contenimento delle emissioni acustiche;
   il 19 luglio 2016 insieme al collega Zolezzi, primo firmatario, il sottoscritto depositava un'interrogazione (4-13850), che attende ancora risposta, in cui si evidenziavano in particolare il rischio alluvione e il rischio per la potabilità delle acque che alimentano Modena considerato che tracciato previsto dell'arteria scorre in gran parte sulla conoide del Secchia nel tratto Sassuolo-Formigine che alimenta gli acquiferi di Marzaglia, in una zona molto vulnerabile, a monte della quale vi sono nuove cave estrattive;
   il 4 agosto 2016 il Governo risponde in Senato all'interrogazione Blundo 4-06068 sull'opera e, ancora una volta, non vengono affrontati gli aspetti del rischio inquinamento della falda e si afferma piuttosto genericamente che il progetto ha ottenuto tutte le autorizzazioni previste per legge compresa la Via e che dunque sono state già attentamente valutate tutte le questioni idrogeologiche, ambientali e paesaggistiche. Il Governo continua dunque a far riferimento ad una VIA, datata 2004, che al tempo in cui fu attivata la procedura di valutazione dell'opera, non prevedeva alcuna valutazione dell'impatto ambientale cumulativo dei diversi impatti prodotti nella medesima area, e cosa ben più grave, fotografa una situazione del territorio ben diversa da quella attuale;
   secondo quanto dichiarato sulla stampa locale dai comitati locali che si battono per bloccare la realizzazione dell'opera ed in particolare dall'ingegner Messora, la VIA ometterebbe in particolare di valutare compiutamente il rischio inquinamento della falda legato al polo estrattivo 5.1, già esistente all'epoca della VIA e che oggi è una delle cave inerti più grandi della Regione per concentrazione impianti (8), volume di scavo (circa 16 milioni di metri cubi) ed estensione (circa 440 ettari), peraltro ancora suscettibile di ampliamento e rinnovo alla prossima scadenza;
   la realizzazione del suddetto Polo, seppur non attraversato dalla Bretella, per la vicinanza e posizione di fronte ai sottostanti campi acquiferi nella cui direzione defluiscono le acque, a causa della perdita di copertura per la grande estensione e profondità strati ghiaia e terreno sottratti, oltre ad aver giù alterato la prima falda, avrebbe reso la zona più vulnerabile a qualsiasi ricaduta inquinante –:
   se corrisponda al vero quanto esposto in premessa ed, in particolare, se né nella documentazione depositata dal proponente Anas, né nel parere e nel provvedimento di VIA venga adeguatamente analizzato il rischio di inquinamento idrico del progetto legato alla vicinanza del polo estrattivo 5.1;
   se l'eventuale omissione nella valutazione di VIA del rischio legato al Polo estrattivo 5.1 non possa costituire oggettivo pregiudizio nella valutazione del rischio idrogeologico e non si ritenga pertanto necessario procedere ad una nuova valutazione d'impatto ambientale. (5-11115)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

risoluzione

studio d'impatto