ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 776 del 07/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 07/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/04/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11085
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Venerdì 7 aprile 2017, seduta n. 776

   CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in Italia gli impianti per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica sono solo 1.700 e la maggior parte di questi sono stazioni a rifornimento lento;
   secondo il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, alla fine del 2016, avrebbero dovuto essere già attive altre 450 colonnine di ricarica; tuttavia il piano non è stato realizzato e sembra che, nel biennio 2017-2018, saranno allestite 150 stazioni di rifornimento autostradale, 200 stradali e 200 presso poli attrattori di traffico finanziati con circa cinquanta milioni di fondi statali;
   sembra si possa contare anche sull'impegno dei privati: l'Enel investirà 300 milioni di euro per realizzare una propria rete distributiva sulla base di un progetto di sviluppo realizzato con il contributo del Politecnico di Milano e dell'Università Bocconi;
   secondo i dati Unrae, ad oggi il segmento «verde» vale appena lo 0,1 per cento del mercato italiano dell'auto contro il 2,4 per cento della Svezia, il 9,7 per cento dei Paesi Bassi e il record del 23 per cento della Norvegia;
   nel 2016, le immatricolazioni di auto elettriche sono appena 1.403, facendo registrare una diminuzione del 5,5 per cento rispetto all'anno precedente;
   il calo degli acquisti sarebbe dovuto, oltre dallo scarso sviluppo delle infrastrutture di rifornimento, anche dal prezzo d'acquisto della vettura. Secondo il primo rapporto sulla mobilità elettrica del Politecnico di Milano, comprare un'auto a benzina da 90 cavalli costa in media 15.500 euro. Per una elettrica bisogna sborsare più del doppio e il vantaggio sui consumi (circa un terzo inferiori per l'auto «verde») non è sufficiente a motivarne l'acquisto;
   a differenza del resto d'Europa dove sono presenti notevoli incentivi (ventimila euro in Norvegia, diecimila in Olanda, seimila in Francia, quattromila in Germania), in Italia, gli unici vantaggi sono rappresentati dai parcheggi e accessi gratuiti nei centri urbani che al massimo possono valere circa qualche migliaio di euro;
   nonostante sia prevista l'esenzione del pedaggio per le auto «verdi» registrate all'ufficio mobilità del comune, se si parcheggia sulle linee blu può capitare di essere sanzionati con una multa, nel qual caso il malcapitato è costretto alle contestazioni per evitare il pagamento di un'ammenda non dovuta;
   quando si sposta in un'altra città, l'automobilista «verde» deve nuovamente registrare l'auto all'agenzia della mobilità del centro urbano visitato. Solo così potrà infatti parcheggiare ed entrare gratuitamente nelle zone a traffico limitato. In caso contrario, potrebbe essere sanzionato –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   se intendano accelerare la realizzazione di impianti di rifornimento su tutto il territorio nazionale prediligendo l'installazione di impianti di ricarica veloce nei centri urbani;
   se non ritengano di introdurre incentivi all'acquisto delle auto «verdi», come previsto in altri Paesi d'Europa, così da favorire la mobilità sostenibile e l'acquisto e l'uso di questi veicoli a bassissimo impatto ambientale;
   se ritengano di favorire la mobilità extraurbana, istituendo un registro unico nazionale che consenta la libera circolazione dei veicoli «verdi». (5-11085)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

automobile

mercato interno

agglomerato urbano