ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11059

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 774 del 05/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 05/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 05/04/2017
Stato iter:
06/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/04/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2017
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 06/04/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/04/2017

SVOLTO IL 06/04/2017

CONCLUSO IL 06/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11059
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 774

   PELLEGRINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'esposizione continua del nostro Dna all'inquinamento in particolare: ai metalli pesanti, al particolato ultrafine, ai cosiddetti distruttori endocrini, crea le premesse alle mutazioni genetiche che danno poi i tumori e altre patologie oggi in costante aumento;
   gli effetti deleteri dell'inquinamento atmosferico sono tanto maggiori quanto è più precoce l'esposizione (età gestazionale, neonatale, infantile e adolescenziale);
   risulta urgente intervenire e predisporre interventi, nonché azioni e politiche nazionali e internazionali, che prevedano una rapida quanto concreta azione, che affronti efficacemente la riduzione dell'inquinamento atmosferico;
   l'institute for Atmosferic and Climate Science, ETH Zurich, ha condotto, presso l'aeroporto di Zurigo, uno studio sulla composizione chimica dei gas di scarico delle turbine dei velivoli, riscontrando numerosi composti metallici mescolati con le particelle di fuliggine, tra cui: alluminio, bario, manganese e ferro, ovvero sostanze tossiche ed inquinanti che sono state immesse in atmosfera;
   tali sostanze risultano spesso presenti, oltre che nell'aria, anche nella pioggia e sul territorio, provocando gravi danni all'ambiente ed alla salute;
   nel recepimento della normativa dell'Unione europea, risulta necessaria ed urgentissima un'integrazione della normativa nazionale attraverso l'individuazione del traffico aereo tra le diverse fonti di inquinamento atmosferico, al pari del traffico dei veicoli su terra e mare, e una definizione e classificazione degli inquinanti che ne derivano, quali metalli pesanti, particolati atmosferici e altri dei quali si potrà accertare la presenza, con fissazione dei relativi valori limite e guida, in quanto non ancora sufficientemente contemplati nella normativa vigente;
   la stessa Commissione europea, in risposta ad interrogazioni non ha potuto escludere che il rilascio di bario, alluminio o ferro dagli scarichi aerei su larga scala possa produrre effetti sulla salute e sull'ambiente, influenzare le precipitazioni ed il cambiamento climatico –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di assumere iniziative, per quanto di competenza, per garantire, nel recepimento della normativa dell'Unione europea, l'integrazione nella normativa nazionale, dell'individuazione del traffico aereo tra le fonti di inquinamento atmosferico, con una definizione e classificazione degli inquinanti che ne derivano a una fissazione dei relativi valori limite e guida, e, in tale ambito, nelle more dell'integrazione normativa proposta, per costituire un tavolo tecnico interistituzionale, coinvolgendo rappresentanti dell'istituto superiore di sanità, dell'Ispra, del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente e gli altri soggetti interessati. (5-11059)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-11059

  In premessa ENAC fa presente che la realizzazione delle opere sugli aeroporti avviene nel rispetto delle previsioni normative contenute nel Codice dell'Ambiente (decreto legislativo n. 152/2006), pertanto lo stesso Ente, in qualità di soggetto proponente, svolge presso il Ministero dell'ambiente le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). In tali procedure, detto Dicastero, per il tramite della Commissione Tecnica VIA/VAS, valuta gli impatti generati sulle diverse componenti ambientali dalla realizzazione e dall'esercizio delle opere.
  Il trasporto aereo contribuisce sicuramente con le proprie emissioni a introdurre nell'atmosfera fattori inquinanti che possono influenzare negativamente la salute umana, animale e vegetale.
  In ambito ICAO (Organizzazione internazionale per l'aviazione civile delle Nazioni Unite) vengono ampiamente dibattute le questioni relative alla protezione ambientale nel trasporto aereo e, in particolare, il Comitato consultivo del Consiglio ICAO per la protezione ambientale nel trasporto aereo (CAEP) emette raccomandazioni utili all'adozione degli standard sulla materia. Si ricorda la formale adozione, a fine febbraio 2017, dello standard sul CO2 che oggi istituisce il Volume III dell'Annesso XVI alla Convenzione di Chicago; questo standard indica i requisiti minimi certificativi per consentire nel prossimo futuro le operazioni degli aeromobili civili nei termini utili indicati dagli accordi internazionali che limitano le emissioni CO2 ai fini del contenimento del cambiamento climatico.
  Nel programma triennale del CAEP (2016-2019) è altresì prevista la conclusione dell'analisi tecnica relativa al Particolato, polveri sottili derivanti dalla combustione del kerosene dei motori a turbina, che inquinano significativamente l'ambiente circostante nelle fasi di decollo e atterraggio.
  Per quanto concerne i limiti di certificazione attualmente ammessi – relativi alle emissioni gassose presenti negli scarichi di combustione prodotti dai motori turbogetto installati a bordo di aeromobili – questi sono attualmente contenuti nel Volume II dell'Annesso 16 ICAO (Environmental Protection – Aircraft Engine Emissions).
  In generale, i limiti riportati nell'Annesso citato riguardano i quantitativi ammissibili di:
   idrocarburi (HC);
   monossido di carbonio (CO);
   diossido di carbonio (anidride carbonica – CO2);
   ossidi di azoto (NOx);
   ossido nitrico (monossido di Azoto – NO).

  Nel CAEP sono presenti diversi Paesi europei, oltre a CE, EASA ed Eurocontrol come osservatori. Grazie all’expertise posta in carico ai colleghi europei e italiani, siamo in grado di garantire un contributo efficace ai Gruppi di lavoro ambientali posti sotto l'egida del CAEP e, in particolare, il WG3 che si occupa di emissioni gassose e lo ISG (Impacts and Science Group) dove si studia l'influenza dell'inquinamento sia acustico che gassoso sulla salute umana, sul mondo animale e vegetale.
  È atteso che in tempi brevi l'ICAO adotti uno standard sul Particolato e che, di conseguenza, anche il legislatore europeo integri con strumenti normativi adeguati la definizione e classificazione degli inquinanti attribuibili al trasporto aereo al fine di indicarne i valori guida e limite a carico degli aeromobili. Si è favorevoli all'istituzione di un tavolo tecnico interistituzionale dove trattare l'argomento e, per la normativa ICAO, poter condividere con i soggetti istituzionali nazionali preposti lo stato di avanzamento dell'analisi in corso cui ENAC, per parte italiana, già attivamente partecipa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto comunitario

norma europea

inquinamento atmosferico