ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/11057

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 774 del 05/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/04/2017
Stato iter:
12/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/04/2017
Resoconto TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/04/2017
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2017

SVOLTO IL 12/04/2017

CONCLUSO IL 12/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11057
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 774

   BENAMATI e TARANTO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   i recenti ordini esecutivi del presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, in materia di difesa delle imprese manifatturiere domestiche e di verifica dei maggiori squilibri commerciali hanno suscitato vivo allarme anche nel nostro Paese;
   a tali atti potrebbe infatti fare seguito la prospettata adozione di pesanti dazi a carico di importanti flussi di importazioni provenienti dall'Unione europea e ciò anche in ragione della mancata importazione da parte europea, sulla base di accordi risalenti al 2009, di quantitativi di carne bovina americana di qualità non trattata con ormoni;
   in particolare, potrebbero essere colpiti dall'introduzione dei dazi da parte dell'amministrazione statunitense taluni prodotti del nostro settore alimentare e del nostro settore motociclistico che, nel 2016, hanno alimentato esportazioni verso il mercato statunitense per circa 700 milioni di euro;
   il 31 marzo 2017, la dichiarazione finale del Business Summit 2017 del B7, il vertice delle organizzazioni imprenditoriali dei Paesi del G7, tenutosi in vista dell'incontro di Taormina del prossimo mese di maggio, ha lanciato l'allarme sull'emergere di «tendenze protezioniste senza precedenti», sottolineando la necessità della messa a punto, in occasione della Conferenza ministeriale del Wto che si terrà a Buenos Aires nel dicembre 2017, di «una proposta condivisa volta a riformare e rivitalizzare il sistema commerciale multilaterale» –:
   quali siano le valutazioni del Ministro circa i richiamati orientamenti dell'amministrazione statunitense e circa il loro impatto sull’export italiano verso il mercato statunitense, nonché, più in generale, quali iniziative si intendano assumere per favorire una positiva evoluzione del confronto in materia di politica commerciale tra Usa e Unione europea. (5-11057)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 aprile 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11057

  Come noto, la nuova Amministrazione americana ha assunto un atteggiamento estremamente critico nei confronti di alcune questioni attinenti alla politica commerciale. Questo si è manifestato sia a livello di rapporti bilaterali UE – USA, con il c. d. congelamento del TTIP, che di rapporti multilaterali, ove, sia a livello di WTO che di G20 e G7, il contributo statunitense è rimasto molto defilato.
  Per quanto riguarda le possibili ritorsioni sull'export italiano, conseguenti all'eventuale abbandono da parte statunitense del Memorandum of Understanding (MoU) del 2009, relativo all'importazione di carne di alta qualità non trattata con ormoni, bisogna specificare che, ad oggi, non ci sono state ancora iniziative ufficiali.
  È opportuno ricordare come il MoU del 2009 sia stato sottoscritto come soluzione di compromesso ad una serie di dispute davanti al Dispute settlement body del WTO sul divieto di carne trattata con gli ormoni in cui l'EU era risultata soccombente (1999) nei confronti degli Stati Uniti e del Canada. A seguito di ciò, infatti, gli USA erano stati autorizzati ad applicare dazi per un valore di 116 milioni di dollari l'anno su di una serie di prodotti decisi, di volta in volta, secondo il c.d. «schema del carosello». Attraverso il MoU è stato stabilito un contingente tariffario autonomo per le importazioni di carni bovine di alta qualità, non trattate con gli ormoni (Reg. UE 464/2012).
   Va infatti rimarcato che è assolutamente vietato, in base ai principi WTO l'apertura di contingenti tariffari specifici per singolo Paese: una tale ipotesi può essere contemplata in maniera legittima solo nell'ambito di un Accordo di libero scambio (quello che sarebbe potuto avvenire nel contesto del negoziato TTIP).
  Ad oggi il MoU del 2009 è ancora pienamente in vigore e non è stato ancora denunciato da parte statunitense. Solo a seguito di specifica denuncia e solo dopo un periodo di cooling-off di sei mesi gli Stati Uniti potranno tornare ad applicare eventuali dazi punitivi. In realtà, dagli incontri della Commissione Europea con l'Amministrazione americana è emersa la volontà di evitare misure di rivalsa e di trovare invece un'intesa pragmatica che consenta agli USA di utilizzare a pieno il contingente previsto dal MoU, peraltro fortemente voluto da una buona parte dei produttori statunitensi di carne bovina. Da parte dello United States Trade Representative si continua a lavorare internamente ad un ulteriore incontro con la Commissione il quale potrebbe tenersi a margine della visita negli USA del Commissario all'Agricoltura Hogan a fine aprile p. v.
  Chiaramente, la Commissione Europea è ben consapevole del nuovo atteggiamento dell'Amministrazione americana e del fatto che, se le minacce dovessero concretizzarsi, produrrebbero enormi danni per il nostro export, ma è altresì convinta che il dialogo bilaterale, una volta insediatosi Robert Lighthizer, the U.S. Trade Representative nominee, potrà consentire di trovare una soluzione condivisa e pragmatica. La guerra dei dazi e delle successive ritorsioni da parte europea avrebbero effetti disastrosi per le economie di entrambe le sponde dell'Atlantico.
  Per quanto attiene, più in generale, all'orientamento statunitense verso il sistema commerciale multilaterale e la necessità urgente di una sua rivitalizzazione, si potrà riuscire, anche qui, a riprendere un positivo e rinnovato dialogo dopo l'effettivo insediamento dello USTR. Ad ogni modo, l'approccio fin qui tenuto dalla presidenza Trump sulla dimensione multilaterale degli scambi non deve indurre a grosse aspettative in merito gli esiti della Conferenza ministeriale del WTO a Buenos Aires il prossimo dicembre.
  Da parte del Governo italiano resta quindi massima l'attenzione sull'intera questione dei rapporti commerciali con gli USA, considerando anche il loro ruolo nella nostra bilancia commerciale 2016: 37 miliardi di euro di export e un saldo commerciale di 23 miliardi, e gli sviluppi sono monitorati quotidianamente attraverso la nostra Ambasciata a Washington e attraverso i rapporti del Ministero dello Sviluppo Economico e della nostra Rappresentanza permanente a Bruxelles con i competenti Servizi della Commissione Europea.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione comunitaria

restrizione agli scambi

politica commerciale