ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11047

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 774 del 05/04/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/15943
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 05/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/04/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/04/2017
MATARRELLI TONI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 05/04/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 05/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/04/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/04/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/04/2017
Stato iter:
04/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2017
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 04/05/2017
Resoconto MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/04/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 11/04/2017

DISCUSSIONE IL 04/05/2017

SVOLTO IL 04/05/2017

CONCLUSO IL 04/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11047
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Mercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 774

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il 2 marzo 2017 è scaduto il termine per l'invio all'Inps delle domande di adesione all'ottava salvaguardia, la misura che permette ai lavoratori esodati rimasti scoperti a causa della cosiddetta «riforma Fornero» di andare in pensione con le regole precedenti il 2011;
   con la legge di stabilità 2017, si è voluta dare una soluzione definitiva al problema degli esodati; ritenendo esaustivo l'impegno assunto nei loro confronti nel corso degli anni, il Governo, promotore del provvedimento, ha stabilito che questa dovesse essere l'ultima salvaguardia prevista, tanto da proporre l'abolizione del fondo relativo, istituito all'articolo 1, comma 235 della legge n. 228 del 24 dicembre 2012, e la destinazione dei residui fondi economici ad altro impiego, come già avvenuto con la legge di stabilità 2016 che ha tolto, dalle risorse già stanziate per questa finalità, ben 230 milioni di euro, destinandoli ad altri interventi previdenziali;
   la documentazione prodotta dall'Inps a maggio 2016 dimostra come la valutazione delle platee aventi diritto sia sempre stata sovrastimata, già nel 2012 a partire dalla seconda salvaguardia, di addirittura 20.000 unità;
   nonostante le risorse in «avanzo», nel corso degli anni, anziché rientrare nel fondo dedicato, siano state deviate per altri interventi, come è noto, l'onere per la sesta e per la settima salvaguardia è stato coperto totalmente con una parte dei risparmi delle precedenti salvaguardie e dalle risorse già presenti nel Fondo di rotazione previsto dall'articolo 243-ter del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, e pertanto anche gli oneri dell'ottava salvaguardia potranno essere facilmente coperti dal citato fondo, nonché da quelli derivanti dal completamento delle procedure relative alla sesta e alla settima salvaguardia;
   dai dati diffusi dall'Inps risulta che il numero dei lavoratori che fruirà dell'ottava salvaguardia è pari a 30.700 soggetti. La Rete dei comitati degli esodati stima, invece, che il numero degli aventi diritto sia superiore e pari ad almeno 34 mila lavoratori;
   un notevole numero di persone, quindi, avendone diritto, resterà escluso e discriminato e dal 3 marzo 2017 in poi, può ricorrere soltanto all'Anticipo pensionistico (APE) sociale o all'APE volontaria (che saranno effettive però dal primo maggio 2017): due provvedimenti nettamente penalizzanti rispetto all'ottava salvaguardia;
   in una lettera aperta, con una richiesta di intervento, inviata al Presidente della Repubblica il 7 gennaio 2017, il Comitato esodati «Licenziati o Cessati Senza Tutele», denuncia la violazione del principio di eguaglianza tra i cittadini di fronte alla legge, provocata dal provvedimento dell'ottava salvaguardia, «mentre per alcune tipologie di ex lavoratori, nei confronti dei quali è previsto il perfezionamento dei requisiti entro 36 mesi dal termine mobilità, estendendone di fatto la tutela fino al 6 gennaio 2021, per altre tipologie, vincolate al regime delle decorrenze per un periodo di soli 24 o 12 mesi (a seconda della casistica), la tutela si limita per alcuni al 6 gennaio 2019, mentre per altri non va oltre il 6 gennaio 2018. In sostanza, una discriminazione nel diritto che, nei casi limite, tra due ex lavoratori appartenenti a differenti tipologie, ancorché caratterizzati da una perfetta identità di requisiti, arriva a superare i 5 anni.» –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e come intenda intervenire per sanare una situazione che appare agli interroganti non conforme al principio di eguaglianza con riferimento ad ex-lavoratori aventi diritto ed esclusi dall'ottava salvaguardia;
   se non ritenga opportuno assumere iniziative normative per superare le criticità evidenziate, con particolare riguardo alla denunciata discriminazione. (5-11047)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-11047

  Con riferimento all'atto parlamentare degli onorevoli Andrea Maestri e altri, inerente alla procedura della cosiddetta «ottava salvaguardia», prevista dalla legge di bilancio per il 2017, passo ad illustrare quanto segue.
  L'articolo 1, commi da 214 a 218, della legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio per il 2017) reca nuove disposizioni in materia di salvaguardia pensionistica (cosiddetta «ottava salvaguardia»). Nello specifico, l'articolo 1, comma 214, lettere da a) a f), indica le condizioni necessarie affinché alle categorie di lavoratori nelle stesse riportate possano continuare ad applicarsi le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, ancorché gli stessi lavoratori maturino i requisiti per l'accesso al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011.
  Inoltre, il comma 218 del medesimo articolo stabilisce il numero massimo dei soggetti che possono usufruire di tale salvaguardia nel rispetto del contingente numerico stabilito per ciascuna categoria di lavoratori dal comma 214 e nel limite delle risorse economiche stanziate per ciascun anno (dal 2017 al 2026).
  Tanto premesso – con specifico riferimento a quanto evidenziato dagli onorevoli interroganti con il presente atto parlamentare – faccio presente che il Governo si è trovato difronte alla necessità, anche in funzione delle risorse economiche disponibili, di modulare in maniera diversa le tutele in favore degli aventi diritto, tenendo conto delle peculiarità di ciascuna categoria di ex lavoratori. Inoltre, anche volendo prendere in considerazione la stima effettuata dalla Rete dei comitati degli esodati, occorre evidenziare che l'intervento messo in campo con l'operazione in parola, risulta essere comunque idoneo a tutelare la quasi totalità degli aventi diritto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

salvaguardia delle risorse

sospensione degli aiuti