ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11012

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 30/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURER DELIA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
FOSSATI FILIPPO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
D'ATTORRE ALFREDO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 30/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11012
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Giovedì 30 marzo 2017, seduta n. 770

   RICCIATTI, MURER, FOSSATI, NICCHI, SCOTTO, DURANTI, SANNICANDRO, PIRAS, MARTELLI, D'ATTORRE, QUARANTA, PIRAS e MELILLA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il cosiddetto «Regolamento Balduzzi» del 2012 recante «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e, quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 e dell'articolo 15, comma 13, lettera c), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135», ha dato avvio ad una intensa riorganizzazione del servizio sanitario nelle varie regioni d'Italia;
   tale riorganizzazione non sempre è apparsa idonea a rispondere alla domanda di salute dei cittadini italiani, sopratutto per quelli che vivono in aree rurali o, comunque, distanti dai grandi poli ospedalieri;
   in particolare, risulta spesso carente il primo contatto dei cittadini con i punti di accesso al sistema salute, che oggi avvengono attraverso due canali: i medici di medicina generale convenzionati e le strutture di pronto soccorso;
   quanto ai medici di medicina generale, oltre ad una compressione del loro ruolo – spesso ridotto a semplice « gatekeeper» per visite di carattere specialistico –, considerato l'attuale livello di assunzioni dei nuovi medici, non sarà possibile sostituire il numero di quelli che andranno in pensione nei prossimi anni;
   gli stessi medici di base, nel corso del 72esimo congresso della Federazione Italiana dei medici di famiglia, svoltosi nel mese di ottobre 2016, hanno rilevato molte delle criticità del sistema attuale;
   nel corso dell'incontro citato sono stati presentati alcuni dati raccolti ed elaborati dall'Enpam (Ente nazionale di previdenza per i medici e gli odontoiatri), secondo i quali entro il 2023 circa 21.700 medici di famiglia andranno in pensione, con il conseguente rischio di una riduzione del numero di medici di base di 16.000 unità, rispetto al numero considerato necessario;
   sul fronte delle attività di pronto soccorso si rileva, invece, un sovraccarico di lavoro per queste strutture, alle quali i cittadini si rivolgono per qualsiasi tipo di esigenza medica, spesso anche di lievissima entità. Situazione che vanifica in parte la funzione stessa del pronto soccorso, con tempi d'attesa che possono durare anche ore;
   non sempre la dislocazione di tali strutture sul territorio nazionale, sopratutto nelle aree rurali e periferiche, appare idonea – alle condizioni attuali – a rispondere alla domanda di salute dei cittadini italiani;
   la situazione descritta richiederebbe, pertanto, un intervento sul piano della organizzazione del sistema di «presa in carica» dei cittadini che si rivolgono al sistema sanitario;
   al fine di individuare soluzioni idonee, anche sul piano legislativo, per far fronte alla situazione descritta, è necessario conoscere con esattezza l'attuale organizzazione del servizio –:
   se il Ministro interrogato sia in grado di riferire, per quanto di competenza, quanti siano attualmente i medici impiegati per fornire il servizio di medicina di base e a quanto ammonti il costo per il Servizio sanitario nazionale di tale servizio;
   se sia in grado di fornire dati relativi al numero di medici dipendenti pubblici del sistema sanitario (divisi nelle varie regioni) e specificare quanti siano impiegati a tempo pieno e quanti esercitino contestualmente la libera professione;
   se sia in grado di chiarire quanti dei medici dipendenti pubblici che svolgono contestualmente la libera professione svolgano quest'ultima in regime intramoenia e quanti in regime extramoenia. (5-11012)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

medico

regione rurale

societa' di servizi