ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Abbinamenti
Atto 5/11003 abbinato in data 01/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PIRAS MICHELE
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 30/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 30/03/2017
Stato iter:
01/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/06/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 01/06/2017
Resoconto PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/06/2017

DISCUSSIONE IL 01/06/2017

SVOLTO IL 01/06/2017

CONCLUSO IL 01/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11011
presentato da
PIRAS Michele
testo di
Giovedì 30 marzo 2017, seduta n. 770

   PIRAS. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   come si apprende da fonti di stampa, in tutto il territorio nazionale – da ultimo con una manifestazione a Sassari svoltasi il 27 marzo 2017 – si moltiplicano le rimostranze degli studenti delle scuole medie di secondo grado sulle modalità di attuazione attraverso le quali viene applicata la cosiddetta alternanza scuola/lavoro, resa obbligatoria con la legge n. 107 del 2015 e già operativa – nella misura di 200 ore/anno nei licei e di 400 per gli istituti tecnici e professionali – seppur in previsione della sua entrata a regime a partire dall'anno scolastico 2017/2018;
   le molteplici denunce delle organizzazioni studentesche – fra cui anche quella dell'UDS – vertono su di una molteplicità di situazioni, a giudizio dell'interrogante assolutamente grottesche, se non ai limiti dello sfruttamento gratuito di manodopera: casi di utilizzo per 12 ore consecutive intervallate da brevi pause, casi di utilizzo per mansioni dequalificate ed estranee al percorsi di studio (pulizia di bagni, fotocopie, pulitura di mitili) seguito dai ragazzi;
   appare di tutta evidenza, quindi, come lo spirito della norma del 2015 sia contraddetto da queste denunce. In particolar modo sembra lesa la necessaria relazione di coerenza fra il percorso formativo e l'esperienza lavorativa, che dovrebbe preparare gli studenti ad un futuro impiego;
   ad avviso dell'interrogante, inoltre, si ravviserebbe una palese contraddizione con il dettato dell'articolo 36 della Costituzione, nella parte riguardante il diritto di ogni lavoratore ad essere retribuito –:
   se il Ministro interrogato e specificamente il Governo siano informati di quanto accade nell'attrazione della disciplina in questione;
   quali iniziative intenda intraprendere affinché sia nell'immediato scongiurato l'uso scorretto della norma in oggetto contenuta nella legge n. 107 del 2015.
(5-11011)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 giugno 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-11011

  In risposta alle interrogazioni in oggetto, relative alla cosiddetta alternanza scuola-lavoro, resa obbligatoria per tutti gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori con la legge n. 107 del 2015, si rappresenta quanto segue.
  Occorre premettere che la legge n. 107 del 2015 dispone l'attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, di 400 ore negli istituti tecnici e professionali e di 200 ore nei licei, con l'obiettivo di favorire l'orientamento delle studentesse e degli studenti ed incrementarne l'occupabilità.
  La citata previsione normativa risponde alle indicazioni della Commissione europea per la diffusione di forme di apprendimento basate sul lavoro, facenti parte della strategia «Europa 2020» per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e confermate nella «New skills agenda for Europe» del 2016.
  La legge n. 107 ha previsto l'entrata in vigore dell'obbligo dell'alternanza scuola-lavoro a partire dalle terze classi dall'anno scolastico 2015/2016, nel quale sono stati circa 652.000 gli studenti avviati ai percorsi di alternanza, 5.911 le sedi scolastiche interessate che hanno attivato un totale di 29.437 percorsi nelle sole classi terze, per un numero di 151.200 strutture ospitanti coinvolte.
  Durante l'anno scolastico in corso gli studenti coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro sono cresciuti a più di un milione, con un numero di percorsi attivati raddoppiato rispetto all'anno precedente.
  Nel prossimo anno scolastico, 2017/2018, quando l'alternanza entrerà a pieno regime coinvolgendo le classi terze, quarte e quinte, saranno circa 1,5 milioni gli studenti coinvolti in esperienze di transizione tra scuola e lavoro.
  Per fronteggiare l'impatto della nuova legge e facilitare il compito delle scuole nel realizzare percorsi di alternanza rispondenti a standard di qualità, il MIUR ha adottato una serie di azioni di supporto, tra le quali si segnalano:
   la pubblicazione di una Guida operativa nell'ottobre 2015, riepilogativa delle prassi fino ad allora adottate e di coordinamento tra la vecchia e la nuova normativa di riferimento, a supporto dell'attività delle scuole;
   l'attivazione di un sito web dedicato all'alternanza scuola-lavoro, nel quale, tra l'altro, sono evidenziate le buone prassi adottate dalle scuole in vari settori del mondo produttivo;
   la firma di una serie di Protocolli d'intesa (ad oggi sono 56 a livello nazionale e circa 50 a livello regionale) con associazioni di categoria, imprese di rilevanza nazionale, enti di tipo associativo pubblici e privati e istituzioni, che hanno favorito la collaborazione tra le scuole e il mondo del lavoro, permettendo il dialogo delle stesse con il territorio.

  Il Ministero ha partecipato e tuttora partecipa ad una serie innumerevole di iniziative di promozione e formazione nelle quali è chiamato ad illustrare a dirigenti scolastici, docenti e personale A.T.A., le caratteristiche dell'alternanza ed il processo da mettere in atto per la realizzazione di percorsi qualitativamente idonei al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
  È stato, inoltre, attivato il Registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro, tenuto dalle Camere di commercio, dal quale i dirigenti scolastici possono individuare i soggetti che manifestino la disponibilità ad accogliere studenti in alternanza, permettendone il controllo dell'adeguatezza organizzativa, strutturale e dimensionale.
  È inoltre imminente la pubblicazione della Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola-lavoro, che detterà una serie di principi di riferimento da osservare per salvaguardare la sicurezza delle studentesse e degli studenti e la qualità dei percorsi.
  Per favorire la governance del sistema, dall'anno scolastico 2015/2016 è stato predisposto un sistema di monitoraggio quantitativo dei percorsi di alternanza e nel corrente anno è stato avviato un monitoraggio qualitativo dei suddetti percorsi, con l'obiettivo di intercettare le migliori prassi ma anche le criticità che si sono manifestate fino ad oggi, rendendo scalabili e replicabili le prime e operando una serie di misure di aggiustamento per le seconde, al fine di guidare costantemente le scuole verso pratiche virtuose a garanzia delle studentesse e degli studenti che hanno l'opportunità, attraverso i percorsi di alternanza frequentati, di arricchire il proprio bagaglio di competenze.
  Per quanto concerne le specifiche situazioni rappresentate nell'atto a prima firma dell'On. Duranti, l'Ufficio scolastico regionale per la Puglia ha comunicato a questo Ministero di aver conferito – non appena appreso dagli organi di stampa del monitoraggio effettuato dal sindacato studentesco UDS dal quale emergevano talune criticità – un incarico ispettivo finalizzato a condurre opportuni accertamenti in merito ed accertare eventuali responsabilità. All'esito di tali verifiche è risultato che:
   il dirigente scolastico dell'Istituto «Pacinotti» di Taranto ha precisato, con propria nota del 27 aprile 2017, che non si è trattato di attività di stage, ma di una visita guidata, in occasione di una giornata scolastica, dalle ore 9.00 alle 13.00, durante la quale gli studenti, in gruppi di 50, hanno potuto incontrare il commissario straordinario ed alcuni dirigenti dell'ILVA;
   l'attività svolta dagli studenti dell'Istituto «Lisippo – Calò» di Taranto sulle barche della Lega navale di Taranto rientra negli accordi presi dalla scuola con il citato ente, ed ha rappresentato soltanto una «parentesi» nell'ambito dell'orario complessivo dello stage;
   da un'indagine condotta fra i tre istituti alberghieri di Bari (nell'interrogazione non è, infatti, precisato il nome della scuola) è risultato che l'episodio di studenti costretti a spillare birra per dodici ore a capodanno sarebbe accaduto nell'anno scolastico 2014/2015, quindi antecedentemente all'entrata in vigore della legge n. 107, per iniziativa di una ditta privata per un evento da tenersi in quei giorni presso la Fiera del Levante. Tale attività è stata effettuata dai soci di una cooperativa costituita tra studenti ed ex studenti della scuola, non riconducibile all'alternanza scuola-lavoro non essendo stata stipulata alcuna convenzione al riguardo;
   anche il caso del volantinaggio della studentessa Nadia si è verificato nel medesimo anno scolastico e con la stessa cooperativa di cui sopra. Sia la dirigente scolastica dell'IPPSAR «Perotti» che la D.S.G.A. dell'Istituto «Majorana» di Bari hanno riferito che nel corrente anno scolastico i rispettivi istituti non sono stati coinvolti in simili iniziative.

  L'U.S.R. ha riferito, inoltre, di aver ascoltato in data 10 maggio 2017 i rappresentanti dell'UDS di Bari, promotori del citato dossier sull'alternanza, i quali hanno manifestato le loro riserve in materia, pur rilevando che alcuni episodi sono stati riportati in modo enfatico dagli organi di stampa che, peraltro, non disponevano ancora del dossier completo ma solo delle prime risultanze.
  L'azione del MIUR è, in ogni caso, indirizzata a vigilare affinché le attività di alternanza scuola-lavoro siano condotte con le modalità e per le finalità previste dal nostro ordinamento.
  Con riguardo alle ulteriori misure che si intendono adottare per limitare e minimizzare il rischio che episodi non adeguati si possano ripresentare per effetto della mancata comprensione degli elementi di qualità che imprescindibilmente devono possedere i percorsi di alternanza, ovvero per la carenza di controllo nella fase di esecuzione degli stessi da parte delle scuole, oltre alle azioni di monitoraggio già indicate si realizzerà una continua attività di supporto e di accompagnamento alle scuole nonché di assistenza e consulenza in tutte le fasi di realizzazione dei percorsi, nell'ottica del continuo miglioramento dei processi e della qualità dell'erogazione del servizio istruzione cui risponde l'intero sistema nazionale di valutazione delle istituzioni scolastiche.
  Il Ministero, in data 28 marzo 2017, ha, altresì, fornito agli Uffici scolastici regionali e alle Istituzioni di istruzione secondaria di secondo grado una serie di chiarimenti interpretativi che rispondono ai più frequenti quesiti che, con la piena operatività dell'alternanza, sono stati formulati dalle scuole, dalle famiglie e dai soggetti ospitanti, dissipando i dubbi più ricorrenti degli operatori coinvolti.
  Concludendo, con le misure suddette si conta di favorire la diffusione di buone prassi e di processi virtuosi che, una volta assimilati da tutto il personale scolastico, possono garantire esperienze di alternanza di qualità, ad esclusivo vantaggio delle studentesse e degli studenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

relazione