ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/16031
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 30/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/03/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/03/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/04/2017
Stato iter:
18/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/05/2017
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2017

DISCUSSIONE IL 18/05/2017

SVOLTO IL 18/05/2017

CONCLUSO IL 18/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11009
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 30 marzo 2017, seduta n. 770

   RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   nel febbraio del 1998 i dipendenti cosiddetti «postali» passarono da pubblici (ente pubblico economico) a privati (Poste Spa);
   a partire dunque dal 28 febbraio 1998 la buonuscita solo della suddetta categoria è stata bloccata e quindi non più rivalutata;
   non si conosce il numero dei dipendenti in forza a questa data;
   conseguentemente, non si conosce neppure l'entità economica necessaria alla soluzione del problema;
   con l'approvazione della risoluzione n. 8-00208 del 6 novembre 2012 (di cui erano firmatari Codurelli, Damiano, Comaroli, Madia, Boccuzzi, Rampi, Berretta, Schirru) il Governo Monti, si impegnava ad adottare entro il 31 gennaio 2013 «iniziative, anche di carattere normativo, che consentano un costante aggiornamento dell'indennità di buonauscita». Impegno per il quale l'allora viceministro Michel Martone si espresse, manifestando soddisfazione per l'intesa raggiunta con i presentatori dell'atto d'indirizzo, ma che poi è rimasto del tutto disatteso –:
   quanti siano i lavoratori attivi e quanti gli inattivi interessati alla rivalutazione della buonauscita e quale sia l'entità delle risorse necessarie per sanare la situazione. (5-11009)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-11009

  Passo ad illustrare l'atto parlamentare dell'Onorevole Rizzetto, inerente al trattamento di quiescenza (cosiddetta indennità di buonuscita) spettante ai dipendenti di Poste Italiane cessati dal servizio entro il 28 febbraio 1998, data di trasformazione dell'Ente Poste Italiane in società per azioni.
  Com’è noto, il 6 novembre 2012, la Commissione XI della Camera dei deputati ha approvato la risoluzione n. 8-00208 (già 7-00635) con la quale ha impegnato il Governo «a valutare la possibilità, entro il 31 gennaio 2013, e compatibilmente con gli effetti finanziari, di adottare eventuali iniziative, anche di natura normativa, che consentano ai lavoratori di Poste Italiane spa di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché per consentire il diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza di rapporto di lavoro».
  Dal citato atto di indirizzo emerge, dunque, chiaramente come l'adozione da parte del Governo delle iniziative auspicate sarebbe dovuta avvenire previa verifica delle necessarie compatibilità finanziarie. Al riguardo, occorre far presente che i vincoli posti dall'attuale quadro finanziario di riferimento non hanno sinora consentito al Governo di introdurre modifiche all'attuale disciplina in materia di buonuscita, sì da poter dare attuazione al predetto impegno.
  Ciò posto, con riferimento al quesito formulato dall'Onorevole interrogante, la Gestione Commissariale Fondo buonuscita per i lavoratori di Poste italiane, ha reso noto che:
   i lavoratori postali cessati dal servizio, a cui è già stata liquidata l'indennità di buonuscita dal 1998 ad oggi, sono 142.847;
   i lavoratori postali tuttora in servizio, per i quali deve ancora maturare il diritto all'indennità di buonuscita, sono 76.754;
   l'ammontare complessivo della rivalutazione monetaria e degli interessi eventualmente riconoscibili a tutti i soggetti interessati, sia cessati che ancora in servizio, è pari a 907.261.000 euro;
   l'ammontare complessivo delle indennità di buonuscita che dovranno essere liquidate nel corso dei prossimi anni (e, in particolare, per il periodo dal 2017 al 2040) è pari a 939.972.000 euro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione