Legislatura: 17Seduta di annuncio: 770 del 30/03/2017
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/03/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/03/2017
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2017
LIUZZI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
il servizio trasmesso lunedì 27 marzo dal programma televisivo «Striscia la notizia» ha mandato in onda alcune immagini, inviate da alcuni cittadini, riferite all'incidente avvenuto qualche mese fa presso il COVA di Viggiano che ha provocato uno sversamento di petrolio;
il giornalista del programma ha chiesto spiegazioni direttamente alla compagnia ENI la quale ha risposto inviando 2 mail;
nella prima email Eni inizialmente parla di uno sversamento di fluidi solo all'interno del COVA, mentre successivamente nella seconda mail scrive che la perdita aveva raggiunto i pozzetti della rete fognaria all'esterno del centro olio e che il fluido fuoriuscito «consiste di acqua e olio greggio stabilizzato»;
il timore maggiore è che ci possa essere stata anche una contaminazione delle falde acquifere e si possa trattare di un incidente molto grave;
ad avvalorare realisticamente questa sciagurata ipotesi è la spola continua delle autobotti che dai tombini esterni al COVA hanno trasportato quei liquidi maleodoranti prima all'interno del COVA stesso, per poi destinarli a luoghi di smaltimento sparsi per tutta Italia;
a riguardo il servizio televisivo ha trasmesso delle immagini dove si vedono autobotti esterni al COVA che aspirano liquame;
a quanto pare molti di questi liquidi non sono stati aspirati, in quanto non si riesce in casi di sversamenti simili a garantire la totalità del recupero dei rifiuti liquidi, se non attuando un complesso piano di bonifica che prevedrebbe, tra le altre cose, anche l'utilizzo di appositi assorbenti sulle acque del fiume Agri e nell'invaso del Pertusillo, oltre ad una serie di pompe sommerse in tutti i tombini ed in tutti i pozzetti dell'area industriale di Viggiano;
la Basilicata è una regione ricca di acqua, in superficie e nel sottosuolo. Questa sua ricchezza le permette di movimentare verso altre regioni il 35 per cento di acqua per uso potabile, irriguo ed industriale del bacino idrico dell'Appennino Centro-Meridionale. La diga del Pertusillo, in particolare, alimenta vari acquedotti di Basilicata, Puglia e Calabria;
la situazione è allarmante ed è stata denunciata più volte; anche le recenti inchieste della magistratura consiglierebbero un comportamento molto attento da parte di tutti –:
se intenda assumere iniziative urgenti tramite Ispra e i suoi tecnici per verificare e monitorare la situazione del suolo al fine di accertare o meno l'inquinamento delle falde acquifere ed informare le popolazioni dell'area circa i rischi connessi ai ripetuti incidenti citati in premessa.
(5-11004)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):riciclaggio dei rifiuti
inquinamento da idrocarburi
inquinamento idrico