ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10970

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 768 del 28/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/03/2017

SOLLECITO IL 07/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10970
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Martedì 28 marzo 2017, seduta n. 768

   BUSINAROLO e BRUGNEROTTO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   dal 2013 in Veneto si discute su un grave problema di inquinamento ambientale e delle falde acquifere, legato alla presenza nelle stesse di Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) e loro derivati, riconducibile, con molta probabilità, all'attività svolta dalla ditta «Miteni» di Trissino (Vicenza), che produceva composti perfluorurati a catena lunga (Pfoa e Pfos) fino al 2011, cambiando poi la produzione in composti perfluorurati a catena corta (Pfba Pfbs e altro) e che, secondo notizie di stampa, riverserebbe nelle falde acquifere, contaminandole (come risulta anche dai dati diffusi nella relazione della giunta regionale del Veneto del 17 novembre 2016, in tema di Pfas prodotte dalla Miteni Spa);
   si apprende da fonti di stampa (da « Il mattino di Padova» del 9 febbraio 2017 e « Corriere del Veneto» del 22 febbraio 2017) che il direttore generale del comparto sanità, Domenico Mantoan, avrebbe dichiarato: «... sapevo che i miei valori (con riferimento ai Pfas, n.d.r.) sarebbero risultati anomali ma non mi aspettavo questa concentrazione (...). I Pfas vengono eliminati naturalmente dall'organismo nel giro di 4-5 anni ora stiamo vagliando la possibilità di accelerarne l'espulsione attraverso la plasmaferesi, ripulitura del plasma dai corpuscoli estranei. Mi offrirò come cavia per l'esperimento», sottoponendosi poi ad alcune procedure di «plasmaferesi»;
   non risulta agli interroganti alcuno studio scientifico che definisca la «plasmaferesi» come terapia utile/efficace/necessaria per contrastare i livelli ematici di queste sostanze nella popolazione esposta, né di un'eventuale approvazione da parte di un Comitato Etico creato ad hoc;
   sulla questione del cosiddetto «tubone Arica», legata all'inquinamento del fiume Fratta-Gorzone dovuto ai Pfas e ad altre sostanze contenute nei reflui dei depuratori del Vicentino trasportati fino a Cologna Veneta (Verona), sono intervenuti, con una lettera di protesta indirizzata agli organi competenti, cinque sindaci delle zone interessate;
   in seguito ad un decreto della regione Veneto, sono stati alzati i limiti allo scarico industriale relativi ai Pfas, rendendoli superiori a quelli previsti per l'acqua potabile, come richiesto dall'Istituto superiore di sanità (ISS) e tale innalzamento è stato giustificato dall'adeguamento della regione ad una sentenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche;
   risulta agli interroganti che l'Iss abbia adottato parametri massimi per i livelli di Pfas e Pfoa e derivati più elevati rispetto alla Germania e agli Stati Uniti –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti succitati e se l'Iss abbia realmente adottato parametri massimi per i livelli di Pfas e Pfoa e derivati più elevati rispetto alla Germania e agli Stati Uniti e, in caso affermativo, per quale motivo e sulla base di quali evidenze scientifiche;
   se il Governo sia a conoscenza di uno studio scientifico sulla base del quale è stato possibile l'uso della «plasmaferesi» in Veneto; di quali elementi disponga, per quanto di competenza, le eventuali modalità di approvazione e i costi per il suo utilizzo;
   quali siano le motivazioni per cui, se l'emergenza sanitaria ed ambientale nell'area era nota già dal 2013, solo nel 2016 siano state adottate alcune misure a salvaguardia degli esposti e siano stati organizzati monitoraggi ematici sulla popolazione in Veneto da parte dell'Istituto superiore di sanità;
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato in merito alla vicenda, anche alla luce della relazione datata 17 novembre 2016 (Prot. 450099) della regione Veneto di cui in premessa, nelle cui conclusioni, testualmente, si chiede «ai soggetti istituzionalmente competenti la tempestiva adozione di tutti i provvedimenti urgenti a tutela della salute della popolazione volti alla rimozione della fonte della contaminazione, ivi comprese le opportune variazioni degli strumenti pianificatori di competenza». (5-10970)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro naturale

inquinamento dei corsi d'acqua

sanita' pubblica