ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10918

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 764 del 22/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZOGGIA DAVIDE
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 22/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAPPULLA GIUSEPPE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 22/03/2017
MURER DELIA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 22/03/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 22/03/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 22/03/2017
ZACCAGNINI ADRIANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 22/03/2017
LEVA DANILO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 22/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/03/2017
Stato iter:
23/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 23/03/2017
Resoconto ZOGGIA DAVIDE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 23/03/2017
Resoconto ZOGGIA DAVIDE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/03/2017

SVOLTO IL 23/03/2017

CONCLUSO IL 23/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10918
presentato da
ZOGGIA Davide
testo di
Mercoledì 22 marzo 2017, seduta n. 764

   ZOGGIA, ZAPPULLA, MURER, QUARANTA, MELILLA, ZACCAGNINI e LEVA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Confedercontribuenti Veneto, da anni, spiega che ci sono circa 800 casi di usura bancaria, in buona parte in provincia ai Padova, ma il fenomeno è diffuso su tutto il territorio nazionale e riguarda praticamente tutte le banche: se si analizzano i contratti, in oltre l'85 per cento dei casi si scoprono anomalie nei calcoli;
   uno dei più eclatanti è il caso della Popolare di Verona, che aveva inserito nei suoi contratti un'indennità di sconfinamento tra i 10 e i 600 euro al giorno, a seconda dell'entità del «rosso», e questa commissione si andava ad aggiungere agli interessi calcolati su base trimestrale facendo lievitare il debito a livelli impossibili;
   il presidente di Confedercontribuenti Veneto, Belluco, presentando il caso di una piccola commerciante di Padova che aveva un debito di 2 mila euro con la Popolare di Verona e si era impegnata a saldare con 300 euro a trimestre, la definisce «Una vera e propria rapina da banditi del Far West, ma senza armi e a viso scoperto»;
   Belluco prosegue sostenendo: «Ogni trimestre la banca le applicava tra interessi e spese, competenze e commissioni, importi superiori ai suoi versamenti, per la precisione oltre 760 euro a trimestre, più del 150% su base annua, quando per legge avrebbe dovuto applicarle meno di 100 euro tra interessi e spese. Il debito si era raddoppiato in meno di tre trimestri»;
   un altro imprenditore veneto, a fronte di un debito di 20 mila euro, si è visto addebitare dalla Popolare commissioni nell'ordine del 45 per cento grazie alla famosa «indennità di sconfinamento» cui si aggiungono interessi del 10 per cento circa, per un totale del 55 per cento «Sono solo due dei casi più eclatanti – continua Belluco – la banca si è anche detta disponibile a restituire i soldi, ma non è questo il punto: l'usura è un odioso e gravissimo reato di pericolo sociale e non può cancellarsi con la restituzione del maltolto; nel caso della piccola commerciante, nonostante l'evidenza documentale, la procura ha archiviato la denuncia senza nemmeno disporre una perizia. E le banche, a fronte di una legge, quella sull'usura, che non viene applicata, continuano come nulla fosse, contando sul fatto che solo una minima parte dei clienti contesterà i calcoli, mentre quasi nessuna procura perseguirà il reato» –:
   quali iniziative urgenti intenda porre in essere il Governo, per quanto di competenza al fine di impedire in futuro il malcostume delle banche di recuperare crediti non dovuti e al fine di tutelare i risparmiatori. (5-10918)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-10918

  Con l'interrogazione a risposta immediata in commissione l'onorevole Davide Zoggia ed altri chiedono al Governo «quali azioni intenda porre in essere al fine di impedire in futuro il malcostume delle banche di recuperare crediti non dovuti e tutelare i risparmiatori». Nell'occasione l'interrogante riporta le osservazioni della Confedercontribuenti Veneto secondo cui il fenomeno dell'usura bancaria sarebbe diffuso su tutto il territorio nazionale e riguarderebbe praticamente tutte le banche.
  La legge 7 marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno dell'usura, prevede che siano pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale con cadenza trimestrale i tassi effettivi globali medi, comprensivi di commissioni e spese connesse col finanziamento, praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari. I TEG medi rilevati dalla Banca d'Italia includono, oltre al tasso nominale, tutti gli oneri connessi all'erogazione del credito. Gli interessi di mora sono esclusi dal calcolo del TEG, perché non sono dovuti dal momento dell'erogazione del credito ma solo a seguito di un eventuale inadempimento da parte del cliente.
  Il Ministero dell'Economia e delle Finanze si occupa di evidenziare i tassi effettivi globali medi, ai sensi della legge sull'usura, sulla base della rilevazione eseguita trimestralmente dalla Banca d'Italia, che a sua volta impiega, come metodologia tecnica di riferimento ai fini della rilevazione e del calcolo, le Istruzioni emanate in materia, recentemente modificate nell'anno 2016.
  È la Banca d'Italia stessa che svolge gli adempimenti in materia di usura alla stessa assegnati dall'ordinamento, verificando che gli intermediari rispettino il limite delle soglie di usura.
  A tale fine ha il compito di vigilare sull'operato delle banche e degli intermediari finanziari. La vigilanza è di carattere tecnico, volta a garantire la corretta applicazione degli adempimenti imposti agli operatori del credito.
  Nell'ambito dei controlli di vigilanza, la Banca d'Italia verifica la funzionalità delle procedure di calcolo del TEG e di segnalazione trimestrale utilizzate dagli intermediari, sulla base delle regole previste nelle predette Istruzioni e, in caso di disfunzioni procedurali, adotta le conseguenti iniziative di vigilanza, provvedendo anche a segnalare all'Autorità Giudiziaria gli aspetti di possibile rilevanza penale, riscontrati nell'esercizio dell'attività di vigilanza.
  L'Istituto, inoltre, esamina gli esposti in materia di usura, fermo restando che non può pronunciarsi nel merito delle controversie.
  In proposito, è stato osservato che gli esposti, che lamentano applicazione di tassi usurari, sono in diminuzione, come anche sottolineato nella Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d'Italia 2015.
  Con specifico riferimento al trattamento delle «indennità di sconfinamento» richiamate dall'interrogante, la Banca d'Italia ha infine precisato che le Istruzioni per la rilevazione dei TEG medi del 2009 prevedevano che, per i conti correnti, gli oneri connessi con il finanziamento – incluse le penali di sconfinamento – dovessero entrare nel calcolo del TEG su base annua a meno che non fossero connessi a eventi di tipo occasionale. Nelle risposte ai quesiti pervenuti in materia di rilevazione dei tassi effettivi globali medi, ai sensi della legge sull'usura, pubblicate sul sito internet della Banca d'Italia, l'Istituto ha precisato, infatti, che le penali di sconfinamento – in quanto connesse ad eventi occasionali – dovevano entrare nel calcolo nel solo trimestre di addebito a meno che lo sconfinamento fosse continuativo da un trimestre all'altro.
  Le penali di sconfinamento, comunque, sono state poi sostituite dalla Commissione di istruttoria veloce prevista dall'articolo 117-bis del TUB che, in base alle già menzionate nuove Istruzioni per la rilevazione emanate nell'agosto 2016, viene inserita nel calcolo del TEG, sempre su base annua.
  A fronte di sconfinamenti in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido, contratti di conto corrente e di apertura di credito possono prevedere, quali unici oneri a carico del cliente, una commissione di istruttoria veloce determinata in misura fissa, espressa in valore assoluto, commisurata ai costi e un tasso di interesse debitore sull'ammontare dello sconfinamento.
  La prevista onnicomprensività della commissione comporta che non possano essere stabiliti ulteriori oneri in relazione alla messa a disposizione dei fondi né all'utilizzo dei medesimi, ivi inclusi la commissione per l'istruttoria, le spese relative al conteggio degli interessi e ogni altro corrispettivo per attività che sono a esclusivo servizio dell'affidamento.
  La commissione si applica sull'intera somma messa a disposizione del cliente in base al contratto e per il periodo in cui la somma stessa è messa a disposizione e viene addebitata al cliente secondo quanto condiviso nel contratto.
  Giova sottolineare, comunque, che i clienti che si trovassero nelle condizioni di riscontrare situazioni oggettivamente anomale in materia, come ad esempio istituti bancari che non dovessero applicare condizioni coerenti con i tassi effettivi globali medi o con i descritti criteri, dovrebbero continuare a segnalare i casi alle autorità di vigilanza, le quali, a loro volta, potranno avviare ispezioni o indagini volte a riscontrare eventuali irregolarità.
  Tutto ciò al fine di continuare a perseguire e garantire, da parte delle Istituzioni, la rigorosa vigilanza sia per la tutela della clientela sia per l'efficienza del settore bancario, con finalità di trasparenza e confrontabilità delle offerte, in base ad una coerente politica di equità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccolo commercio

debito

banca