ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10908

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 764 del 22/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/03/2017
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/03/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 22/03/2017
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 22/03/2017
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 22/03/2017
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/03/2017

SOLLECITO IL 26/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10908
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Mercoledì 22 marzo 2017, seduta n. 764

   DI VITA, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, MANTERO, COLONNESE, NESCI e GRILLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, consente ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o a servizi di pubblica utilità;
   il 3 dicembre 2013 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, recante il titolo «Regolamento e dichiarazione unica sostitutiva concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)», pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 2014;
   dal 2 gennaio 2015 è disponibile sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali il nuovo indicatore ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) che misura la situazione economica del nucleo familiare per l'accesso alle prestazioni sociali agevolate, introdotto dal cosiddetto decreto «Salva Italia» (decreto n. 201 del 2011);
   s’è appreso da recenti fonti di stampa del mancato rinnovo della convenzione tra l'Inps e i CAF/Centro assistenza fiscale), per l'affidamento dei citati servizi;
   tale evenienza, preme ricordarsi, s'era presentata già all'inizio del 2015, allorché i Caf avevano avanzato la proposta d'aumento del 50 per cento su ogni pratica (da 10-11 euro a 15 euro) in ragione della maggiore onerosità del nuovo ISEE, motivo per cui, oltretutto, l'interrogante presentava una specifica interrogazione parlamentare (n. 5-04486), tutt'oggi in attesa di risposta;
   oggi, invece, si apprende da una nota della Cgil, che la Consulta nazionale dei Caf sta valutando la possibilità di sospendere il servizio Isee a partire dal corrente mese di marzo qualora nei prossimi giorni non dovessero arrivare dall'Inps e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali risposte attese circa le condizioni che possano assicurare ai Caf il prosieguo dell'attività;
   da circa due mesi, dunque, i Caf starebbero assicurando il servizio Isee mantenendo aperti gli sportelli, malgrado l'assenza di un rapporto convenzionale con l'Istituto di previdenza sociale;
   questa situazione – prosegue la nota – starebbe determinando un preoccupante stato di incertezza nello svolgimento delle attività, che pone problemi di tenuta economica e finanziaria da parte dei Caf, privi della copertura assicurata dalla convenzione con l'Inps;
   si apprende dalla citata nota che, nei primi 50 giorni del 2017, sono state almeno 800 mila le pratiche per la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) inviate dai Caf all'Inps, per ottenere la certificazione;
   la Consulta nazionale dei Caf anticipa dunque un provvedimento di sospensione del servizio qualora nei prossimi giorni «non dovesse esserci nessuna apertura da parte dell'Inps nel definire tempestivamente le condizioni che possano assicurare ai Caf il prosieguo dell'attività»;
   le statistiche stimano che addirittura il 90 per cento delle richieste ISEE passerebbe attraverso i Caf, che avrebbero il particolare merito di consentire un adempimento fiscale burocraticamente meno oneroso, di esemplificare il linguaggio spesso incomprensibile della burocrazia fiscale;
   a subire le conseguenze di ciò sarebbero in particolare quei cittadini – secondo i commentatori della riforma già svantaggiati dal nuovo sistema di calcolo Isee poiché, in sintesi, penalizzante i ceti meno abbienti – che hanno l'urgenza e la necessità, proprio tramite i Caf, di fare richiesta di assegni per il nucleo familiare e di maternità, bonus sulle bollette e agevolazioni per affitti, asili nido, mense scolastiche, tasse universitarie e servizi socio sanitari domiciliari;
   il rischio, oltretutto, sarebbe quello di costringere questi ultimi a produrre autonomamente l'Isee o con la consulenza, per molte famiglie eccessivamente onerosa, del privato commercialista –:
   per quali specifiche ragioni si stia registrando un ritardo nella stipula della convenzione tra i Caf e Inps;
   quali iniziative intenda intraprendere al fine di ovviare al mancato rinnovo della convenzione tra Caf e Inps, e al fine di scongiurare in futuro la riproposizione del medesimo problema, considerato il rischio di determinare una situazione caotica, nonché difficoltà di accesso ai servizi e oneri ingenti per i cittadini. (5-10908)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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poverta'