ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10900

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 763 del 21/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 21/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/03/2017
RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/03/2017
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/03/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 21/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10900
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Martedì 21 marzo 2017, seduta n. 763

   DURANTI, PIRAS, RICCIATTI, SANNICANDRO e NICCHI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   il 18 marzo 2016 è stato firmato l'accordo fra Unione europea e Turchia sul piano per la gestione dell'arrivo dei migranti sulle coste greche, con il sostegno anche dell'Italia;
   il 16 marzo 2017, in vista dell'anniversario del sopracitato accordo, l'Organizzazione Internazionale Save the Children ha pubblicato il rapporto «Tra autolesionismo e depressione – L'impatto devastante dell'accordo UE-Turchia sui bambini migranti e rifugiati» con cui si denuncia il moltiplicarsi dei casi di autolesionismo, di tentato suicidio e depressione tra i 5000 bambini di fatto detenuti sulle isole greche;
   nello specifico Save the Children – grazie anche alla presenza di supporto nei campi – testimonia come gli atti di autolesionismo e gli «incidenti» che coinvolgono bambini, di anche 9 anni, si stiano moltiplicando in maniera esponenziale; di come molti bambini, anche di 12 anni, abbiano tentato il suicidio facendo peraltro scattare un meccanismo di emulazione fra i coetanei; di come l'uso e l'abuso di alcol e droghe sia in spaventoso aumento fra i minori, come unica via di fuga dall'inferno in cui si trovano rinchiusi;
   sempre per quanto si apprende dal rapporto, i «minori soli» sono spesso oggetto di attacchi nei quali la polizia interviene raramente e vivono in allarme continuo facendo turni di veglia fra di loro in modo da proteggersi a vicenda. Inoltre un imprecisato numero di loro è scomparso, lasciando le isole grazie ai trafficanti o con disperate fughe solitarie;
   Andreas Ring, Rappresentante di Save the Children in Grecia, dichiara che «L'accordo UE-Turchia avrebbe dovuto bloccare il flusso dei migranti considerati irregolari verso la Grecia, ma a quale prezzo? (...) I nostri operatori stanno rilevando un preoccupante deterioramento delle condizioni di salute e benessere mentale e temiamo che bambini e adolescenti possano sviluppare problemi a lungo termine come depressione, ansia da separazione, angoscia e stress post-traumatico, o anche conseguenze a livello fisico come problemi cardiaci o diabete. «Molti di questi bambini» – continua Andreas Ring – «sono fuggiti da guerra o conflitti per finire in campi che chiamano inferno, dove si sentono più animali che uomini. Se le condizioni non miglioreranno, ci potremmo ritrovare con una generazione di bambini insensibili ad una violenza che considerano normale, ma se si agisce subito, come sottolineano gli esperti, siamo ancora in tempo perché possano riprendersi da questi orrori»;
   risulta per gli interroganti inaccettabile che, nonostante le evidenti e gravissime risultanze del rapporto di Save the Children, l'accordo con la Turchia venga indicato dall'Europa come modello di «cooperazione» da perseguire anche con altri Paesi di transito come la Libia e l'Egitto, in cui peraltro le condizioni di partenza di democrazia e rispetto dei diritti umani sono peggiori –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   se non intenda intervenire in sede europea – dato anche il sostegno del nostro Paese all'accordo in oggetto – al fine di trovare una soluzione immediata ed urgente alla situazione drammatica evidenziata dal rapporto di Save the Children, evitando inoltre il ripetersi di accordi di tale natura con altri Paesi come Libia ed Egitto. (5-10900)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accordo CE

Unione europea

controllo delle migrazioni