ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10884

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 763 del 21/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: TURCO TANCREDI
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
Data firma: 21/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 21/03/2017
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 21/03/2017
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 21/03/2017
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA 21/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 21/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10884
presentato da
TURCO Tancredi
testo di
Martedì 21 marzo 2017, seduta n. 763

   TURCO, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS e SEGONI. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo il decreto legislativo n. 374 del 1993 i lavori usuranti sono «quelli per cui è richiesto un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti da misure idonee»; per queste mansioni è previsto un anticipo del limite di età pensionabile di due mesi per ogni anno di occupazione, fino a un massimo di cinque anni e una riduzione del limite di anzianità contributiva di un anno ogni dieci di occupazione in queste attività, fino a un massimo di quattro anni;
   bisogna tener conto, però, in maniera esplicita, degli effetti sulla salute della mansione effettivamente svolta senza dover ricorrere a criteri stringenti come quello della effettiva invalidità;
   un'individuazione fondata su elementi scientifici delle mansioni usuranti potrebbe evitare la proliferazione di proposte soggettive dei vari settori;
   il decreto legislativo n. 66 del 2003 all'articolo 1 definisce le specialità del lavoro a turni, in quanto le modalità di prestazione dell'attività pongono il lavoratore turnista in condizioni di disagio per effetto dell'orario non uniforme, pur se il turno di lavoro è effettivamente programmato con anticipo. Il lavoratore turnista ha diritto, come gli altri, a fruire del proprio tempo libero. La particolare specificità del tipo di orario di lavoro comporta dei disagi soggettivi nell'organizzazione delle attività diverse da quelle di svolgimento del proprio lavoro. La Corte di Cassazione stabilisce che sul datore di lavoro ricade l'onere di rendere i turni di lavoro conoscibili ai lavoratori con un congruo anticipo al fine di consentire al dipendente di organizzarsi il proprio tempo libero. L'area che risente maggiormente dell'organizzazione del proprio lavoro in base ai turni è sicuramente quella sanitaria e socio-sanitaria. Gli infermieri ed operatori sanitari sono in numero esiguo, rispetto al fabbisogno concreto del sistema sanitario e socio-sanitario, ne mancano da 50 a 70 mila, essendo solo 6,6 ogni mille abitanti, contro 8,4 della media europea e 17,4 della Svizzera; ed anche rispetto ai medici: 1,6 contro i 4,5 del Giappone (primo delle statistiche OCSE). Sono tra i meno pagati dell'area OCSE, con uno stipendio base da euro 1.200,00/mese e un potere d'acquisto inferiore rispetto agli omologhi spagnoli o cileni. Possono fare carriera solo limitatamente, e lavorano in strutture che spesso non consentono loro di operare al meglio per il benessere delle persone che assistono. I 415.000 infermieri e operatori socio-sanitari italiani operano su turni impegnativi, saltando riposi e ferie e sono chiamati a rientrare dai riposi se un collega si ammala. In molti reparti, di notte, sono costretti a lavorare soli garantendo assistenza anche a decine di utenti, chiamati a gestire generalmente situazioni complesse, anche se il responsabile del reparto non c’è. Tali situazioni di lavoro generano quindi grande stress nel fornire l'assistenza ai tanti utenti che affollano le varie strutture, sempre al meglio ed al massimo dell'impegno, si tratta quindi di un lavoro socialmente importante e decisamente usurante sotto l'aspetto psico-fisico –:
   se ed attraverso quali iniziative ritenga di poter ricomprendere gli infermieri e gli operatori socio-sanitari nelle categorie professionali dei lavoratori soggetti a lavori usuranti, per lo stress cui sono sottoposti, i turni di lavoro, anche notturni o festivi, che sono chiamati ad affrontare e per la delicatezza ed attenzione della professione che svolgono e delle mansioni loro assegnate;
   se ed attraverso quali iniziative, anche a carattere normativo, intenda salvaguardare le professioni infermieristiche e socio-sanitarie, riconoscendo comunque alle stesse le garanzie e le tutele previste ai fini del trattamento previdenziale ed assistenziale per i lavoratori soggetti a lavori usuranti. (5-10884)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

condizioni e organizzazione del lavoro

tensione mentale

organizzazione del lavoro