ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10859

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 761 del 16/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROMANINI GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 16/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10859
presentato da
ROMANINI Giuseppe
testo di
Giovedì 16 marzo 2017, seduta n. 761

   ROMANINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   le sementi rappresentano il primo anello della filiera produttiva che porta a prodotti di qualità: la disciplina nazionale che regolamenta la produzione di sementi è garanzia di tutela dei prodotti alimentari tipici e del «Made in Italy», a partire dall'ambiente di campo aperto dove le sementi vengono riprodotte e, a differenza di quanto avviene in numerosi Paesi europei vede uno scrupoloso monitoraggio annuale su mais e soia per verificare la presenza di organismi geneticamente modificati (ogm);
   la produzione sementiera nazionale, già fortemente deficitaria, è però minacciata da un irrigidimento burocratico e da vincoli strutturali quali il costo delle materie prime e della manodopera, che stanno rendendo l'attività di produzione delle sementi sempre meno competitiva rispetto agli altri Paesi comunitari;
   alcune aziende hanno già lasciato l'Italia ed altre temono di dover ridimensionare o cessare l'attività a causa delle molteplici difficoltà incontrate: prova di questa dinamica è la progressiva riduzione delle superfici agricole ufficialmente controllate per la produzione di sementi di mais in Italia, passate dai 8.262 ettari del 2012 ai 5.703 ettari del 2015;
   una delle limitazioni dell'industria nazionale è data dall'impossibilità di trattare le sementi con prodotti fitosanitari registrati in Italia per la «concia» del seme, ma su specie diversa da quella per cui il trattamento era richiesto;
   l'articolo 49 del Regolamento CE 1107/2009 prevede la libera circolazione delle sementi trattate con prodotti fitosanitari all'interno del territorio dell'Unione europea, a condizione che il prodotto sia registrato in almeno uno Stato membro;
   nei principali Paesi europei produttori, le aziende trattano le sementi con prodotti fitosanitari non registrati in Italia per poi introdurle in piena legalità sul mercato nazionale dove vengono regolarmente utilizzate dai nostri agricoltori;
   questa pratica potrebbe indurre alla delocalizzazione anche della coltivazione delle sementi nei Paesi in cui le sementi saranno trattate, senza per questo poter impedire che vengano successivamente esportate in Italia;
   per favorire le produzioni nazionali le autorità di alcuni Paesi europei hanno adottato provvedimenti che consentono alle aziende sementiere locali di trattare sementi con prodotti fitosanitari non registrati nei rispettivi Paesi, purché tali prodotti siano registrati nei Paesi di destinazione del prodotto, a condizione di esportare tutto il quantitativo;
   analoga flessibilità non è attualmente consentita in Italia, determinando così una perdita di competitività dell'industria sementiera nazionale, il drastico calo della produzione nazionale di sementi e delle sue potenzialità per il futuro, la graduale perdita del primo fondamentale passaggio (le sementi nazionali) a tutela delle filiere produttive alimentari di organismi geneticamente modificati free che generano i prodotti «Made in Italy»;
   la richiesta dell'industria sementiera è quella di avere la possibilità di competere con le stesse regole degli altri Paesi dell'Unione europea; questo significherebbe continuazione delle coltivazioni in Italia, opportunità di reddito per gli agricoltori e per l'indotto e tutela delle filiere nazionali «dal seme al piatto» –:
   se il Ministro interrogato non intenda avviare un tavolo di confronto, coinvolgendo le rappresentanze dell'industria e le istituzioni competenti in campo sementiero e sanitario per definire proposte concrete a sostegno delle produzioni sementiere nazionali certificate e di qualità, fornendo i chiarimenti e le semplificazioni operative invocati dal settore e che consentano allo stesso di competere, a parità di condizioni, con le altre aziende europee e se non ritenga necessario farsi parte attiva nei confronti della Commissione europea, nell'ambito dell'avviata iniziativa di revisione del regolamento (CE) n. 1107/2009, al fine di sostenere le istanze del comparto sementiero nazionale e superare le condizioni di disparità con le quali operano le imprese del settore a livello europeo, con l'obiettivo di addivenire ad una normativa di settore comune e condivisa. (5-10859)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organismo geneticamente modificato

superficie dell'azienda agricola

prodotto fitosanitario