ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10834

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 760 del 15/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 15/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/03/2017
Stato iter:
23/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 23/03/2017
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2017
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 23/03/2017
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/03/2017

SVOLTO IL 23/03/2017

CONCLUSO IL 23/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10834
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 15 marzo 2017, seduta n. 760

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il servizio nazionale di riscossione dei tributi erariali, attualmente svolto a seguito processo di scioglimento di Equitalia Spa disposto dal decreto-legge n. 193 del 2016 dall'Agenzia delle entrate-Riscossione, opera su tutto il territorio nazionale con l'esclusione della regione Sicilia;
   quest'ultima, nell'ambito della sua piena potestà legislativa in materia di riscossione tributi, ha storicamente disciplinato il servizio affidando in un primo momento il servizio alle esattorie comunali, poi al sistema bancario, e, in ultimo, alla società pubblica controllata dalla regione siciliana, Riscossione Sicilia;
   a seguito della suddetta riforma nazionale, anche in seno all'assemblea regionale siciliana ed al governo regionale si sta sviluppando un dibattito sul futuro di Riscossione Sicilia, un ente per il quale lavorano 695 dipendenti (circa la metà di quelli impiegati appena 10-12 anni fa), e che registra dal 2010, anno in cui è venuta a cessare la cosiddetta «clausola di salvaguardia», che in Sicilia valeva circa 45 milioni di euro, bilanci in perdita;
   le sue percentuali di riscossione sono basse, ma in linea con quelle registrate in buona parte dell'Italia meridionale, complice la perdurante crisi economica che ha comportato forte depressione e scarsissima liquidità finanziaria per famiglie ed imprese;
   Riscossione Sicilia Spa, operando in una sola regione, non può equilibrare le sue perdite né beneficiare delle economie di scala di cui può beneficiare la sua consorella Agenzia delle entrate-Riscossione che, operando su tutto il territorio nazionale, registra migliori incassi del nord e centro Italia che bilanciano quelli del sud;
   il dato relativo al numero dei dipendenti è in linea con la media nazionale di 1 dipendente ogni 7.000 contribuenti gestiti;
   i sindacati di categoria (bancari), confortati dalla totalità dei dipendenti, richiedono unitariamente di far confluire funzioni e personale di Riscossione Sicilia nel neo ente Agenzia delle entrate-Riscossione;
   se il Ministro interrogato non intenda farsi promotore di un incontro con il governo regionale siciliano al fine di avviare un percorso virtuoso che contempli la confluenza di tutte le funzioni e del personale di Riscossione Sicilia nel nuovo ente nazionale Agenzia delle entrate-Riscossione. (5-10834)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-10834

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante rileva che il Servizio nazionale di riscossione di tributi erariali è svolto attualmente in tutto il territorio nazionale ad eccezione della Regione siciliana dal Gruppo Equitalia S.p.a che sarà sostituito a partire dal 1o luglio 2017 dall'Ente strumentale dell'Agenzia delle entrate denominato Agenzia delle entrate-Riscossione, ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 22 ottobre 2016 n. 193.
  La Regione Siciliana, in virtù della sua piena potestà legislativa in materia di riscossione tributi, ha affidato il servizio, da ultimo, alla società pubblica Riscossione Sicilia s.p.a controllata dalla regione stessa.
  Detta società ha 695 dipendenti e, tuttavia, presenta performance di riscossione piuttosto basse sia pure in linea con quelle registrate nell'Italia meridionale.
  Tenuto conto che Riscossione Sicilia, operando in una sola regione, non può bilanciare le sue perdite fruendo delle economie di scala di cui beneficerà il nuovo ente Agenzia delle entrate-Riscossione che registra migliori incassi nel centro nord, l'Onorevole sollecita il Governo ad avviare un incontro con la Regione Siciliana volto a definire un percorso virtuoso che contempli la confluenza di tutte le funzioni ed il personale di Riscossione Sicilia nel nuovo Ente nazionale istituito a far data dal 1 luglio 2017.
  Al riguardo, sentiti i competenti uffici dell'Amministrazione finanziaria e Equitalia S.p.a, si rappresenta quanto segue.
  Giova richiamare il quadro normativo di riferimento.
  Come anzidetto, nel territorio della Regione Siciliana l'attività di riscossione delle entrate è riservata, in virtù di apposita previsione statutaria, alla Regione stessa con riferimento alle entrate di propria spettanza.
  In materia, la legge regionale n. 19 del 22 dicembre 2005 ha stabilito, in conformità a quanto previsto a livello nazionale dall'articolo 3 del decreto-legge n. 203/2005, convertito con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2 dicembre 2005, che le funzioni relative alla riscossione in Sicilia siano esercitate dalla Regione mediante la società Riscossione Sicilia S.p.a., società pubblica controllata dalla Regione stessa, la quale, sia dal punto di vista societario (detiene la quasi totalità delle azioni), sia dal punto di vista organizzativo e strategico, governa e controlla la società.
  All'attualità, la compagine azionaria di Riscossione Sicilia prevede una partecipazione indiretta dell'Agenzia delle Entrate per il tramite della controllata Equitalia S.p.a., che detiene una quota azionaria dello 0,040 per cento.
  La menzionata società, inoltre, ai sensi di quanto previsto dal comma 29-bis del citato articolo 3, svolge in Sicilia l'attività di riscossione anche con riferimento alle altre entrate non di spettanza regionale (si pensi, ad esempio, alle entrate contributive INPS).
  In tale contesto, pur se la vigente normativa di settore prevede una sostanziale uniformità per quanto riguarda gli strumenti, gli obblighi e i diritti degli Agenti della riscossione, è opportuno precisare che i soggetti preposti alla riscossione a livello nazionale e regionale sono distinti, così come restano distinte le prerogative e le responsabilità delle strutture di governo e controllo.
  Nondimeno, deve sottolinearsi che l'Agenzia delle entrate, per quanto di competenza, per garantire l'armonizzazione delle procedure e l'uniformità di comportamento su tutto il territorio nazionale, anche al fine di non creare discriminazioni nei confronti dei contribuenti, ha sempre cooperato con la Regione Siciliana e, per essa, con Riscossione Sicilia S.p.a., in un quadro di collaborazione istituzionale, nonché in virtù di appositi accordi.
  Tra questi, si possono segnalare, ad esempio, la Convenzione che disciplina l'accesso alle informazioni presenti nell'Archivio dei rapporti finanziari di cui al decreto del Presidente della Repubblica, n. 605/1973, stipulata al fine di incrementare l'efficacia dell'attività di riscossione coattiva svolta dall'Agente della riscossione siciliano, nonché il Protocollo d'Intesa formalizzato con il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, per ottimizzare il sistema di rendicontazione delle entrate e l'attività di riscontro contabile di competenza delle Ragionerie territoriali dello Stato operanti nella Regione.
  Inoltre, appare opportuno rilevare che, per i propri ruoli, l'Agenzia delle entrate, per il tramite della Direzione Regionale della Sicilia, svolge costantemente: attività di segnalazione e di impulso della riscossione ai sensi dell'articolo 19, comma 4 del decreto legislativo n. 112/1999; attività di monitoraggio delle procedure esecutive avviate dall'Agente della riscossione, con particolare riferimento a quelle avviate nei confronti dei contribuenti ad elevata solvibilità o ai quali siano ascrivibili violazioni significative in termini di rilevanza penale e/o di pericolosità della condotta evasiva posta in essere; attività di condivisione delle direttive in materia di riscossione, nonché attività di impulso e monitoraggio tramite Tavoli tecnici periodici sull'andamento delle riscossioni, nel corso dei quali vengono segnalate eventuali criticità e anomalie, ovvero suggerite strategie di riscossione e strumenti da utilizzare per il potenziamento dell'azione di recupero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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