ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10811

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 758 del 13/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: MICCOLI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10811
presentato da
MICCOLI Marco
testo di
Lunedì 13 marzo 2017, seduta n. 758

   MICCOLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   Poste Italiane, tra agosto e settembre 2015, ha indetto una gara telematica per l'accordo quadro riguardante «l'erogazione di servizi di Customer Services del Gruppo»;
   aggiudicatrici dei lotti 1, 2 e 4 dell'appalto sono state le aziende E-Care, 3G e Progetto Lavoro (unite in RTI) e Abramo Customer, non Gepin Contact s.p.a., in precedenza gestore dei servizi oggetto del bando;
   il venir meno di una commessa tanto importante ha indotto Gepin Contact ad avviare una procedura di licenziamento collettivo per 352 lavoratori, dei quali 220 impiegati presso la sede di Casavatore e 132 presso quella di Roma;
   per la gestione della vicenda, che prospettava un incerto futuro per i lavoratori di questa azienda soggetta al cambio di appalto, è stato aperto un tavolo di concertazione presso il Ministero dello sviluppo economico. Nel corso degli incontri ivi avvenuti, in data 12 maggio 2016, il Viceministro Teresa Bellanova ha dichiarato la disponibilità di Poste Italiane ad applicare la clausola sociale per garantire la continuità occupazionale delle 352 unità interessate;
   il 5 settembre 2016 le società vincitrici della gara di cui sopra – invitate dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, oltre che della Regione Lazio e Campania a farsi carico del problema occupazionale di Gepin Contact s.p.a. – hanno siglato un accordo per assumere: 213 unità per Ecare in Campania; a Roma fino a 98 unità da parte di Abramo Customer e 29 da 3G;
   il 27 gennaio 2017 il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della società calabrese System House, esclusa dalla contestata gara di Poste Italiane – divenuta oggetto di una interpellanza urgente a prima firma dell'interrogante (interpellanza n. 2-01255) riaffidandole i servizi del lotto 1, aggiudicati in precedenza ad Abramo Customer;
   all'interrogante risulta anche che la società 3G, aggiudicataria del lotto 4 e non inficiata dalla sentenza del Tar, non abbia ancora provveduto ad assumere i 29 operatori Gepin su Roma, come da accordi siglati il 5 settembre 2016;
   nel mese di marzo 2017 sono iniziate le assunzioni dei lavoratori ex Uptime – call center di Poste nella medesima situazione di Gepin – per i quali è stata raggiunta una intesa nella quale Poste Italiane si è direttamente impegnata all'internalizzazione del personale (con contratto a tempo indeterminato part time) qualora, trascorsi 6 mesi, non vi fossero state le condizioni per una equipollente sistemazione lavorativa, individuata da una incaricata società di outplacement;
   il percorso dei lavoratori di Gepin Contact nella sede di Roma risulta essere identico a quello dei colleghi Uptime, poiché deriva dalla medesima cessione di ramo d'azienda del 2002, configurandosi un rapporto di interposizione fittizia di manodopera, come dimostrato da vertenze vinte da ex lavoratori Omega –:
   come i Ministri interrogati intendano intervenire a salvaguardia dei lavoratori Gepin Contact, a giudizio dell'interrogante non adeguatamente tutelati dalle aziende aggiudicatrici della gara di Poste Italiane, alla luce del rispetto della «clausola sociale» nel settore dei call center (di cui al comma 10 dell'articolo 1 della legge n. 11 del 2016), ovvero, come richiesto dalle organizzazioni sindacali al fine della salvaguardia dei perimetri, delle attuali sedi di lavoro e della situazione reddituale dei lavoratori coinvolti;
   se al fine di garantire adeguate forme di tutela intendano coinvolgere la stessa Poste Italiane, considerando che la vertenza è scaturita, a quanto consta all'interrogante, dall'inadeguatezza di gara d'appalto – citata in premessa – aggiudicata ad un costo inferiore a quello del lavoro. (5-10811)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

lavoro a tempo parziale

servizio postale