ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10771

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 755 del 08/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 08/03/2017
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 08/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 08/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10771
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Mercoledì 8 marzo 2017, seduta n. 755

   GALLINELLA, GAGNARLI e L'ABBATE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   nel dicembre 2017 è stato introdotto, ancorché in via sperimentale, l'obbligo di indicare nell'etichetta del atte e dei prodotti da esso derivati, commercializzati in Italia, la duplice menzione del Paese di mungitura e quello di condizionamento o trasformazione, ovvero dei «Paesi Ue» o «non Ue» nel caso in cui le predette operazioni avvengano in più Stati membri o Paesi terzi;
   analoga sperimentazione è in corso di finalizzazione relativamente alla filiera delle materie prime grano-pasta, a dimostrazione del fatto che la tracciabilità del prodotto è senz'altro veicolo prezioso per la valorizzazione e promozione del « made in Italy» oltre che strumento indispensabile per la determinazione di scelte consapevoli da parte del consumatore;
   come è noto il settore risicolo nazionale, a seguito della liberalizzazione delle importazioni stabilite dai recenti accordi commerciali tra Unione europea e Paesi meno avanzati, attraversa una pesantissima crisi che interessa sia il comparto del riso lavorato che quello del risone;
   la crisi del settore è certificata dalla stessa Commissione europea che ha preventivato, per la campagna in corso, rimanenze finali (e cioè riso non collocato sul mercato) pari a 585 mila tonnellate, circa un terzo dell'intera produzione comunitaria. Anche in questo caso, un altro record negativo, considerato che le misure di intervento sono sostanzialmente inefficaci. Questo stato di cose ha portato gli agricoltori a diminuire del 40 per cento la superficie a riso Indica — quello maggiormente concorrenziato dal prodotto di importazione dai Paesi meno sviluppati — e ad aumentare nel contempo del 14 per cento la superficie a riso japonica, creando in tal modo i presupposti per lo squilibrio di mercato di tutte le due tipologie di prodotto con il conseguente crollo delle quotazioni dei risoni delle ultime settimane –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di adottare le iniziative volte a introdurre, ancorché in via sperimentale, anche per la filiera risicola l'obbligo di indicazione in etichetta del Paese di produzione al fine salvaguardare e valorizzare un comparto nazionale che esprime una qualità molto superiore rispetto ad altri Paesi produttori e con il suo indotto offre preziose opportunità occupazionali. (5-10771)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

paese meno sviluppato

produzione agricola

importazione comunitaria