ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10575

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 14/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMBRUOSO STEFANO CIVICI E INNOVATORI 14/02/2017
VARGIU PIERPAOLO CIVICI E INNOVATORI 14/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/02/2017
Stato iter:
02/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/03/2017
Resoconto MATARRESE SALVATORE CIVICI E INNOVATORI
 
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/03/2017
Resoconto MATARRESE SALVATORE CIVICI E INNOVATORI
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/02/2017

DISCUSSIONE IL 02/03/2017

SVOLTO IL 02/03/2017

CONCLUSO IL 02/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10575
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo di
Martedì 14 febbraio 2017, seduta n. 741

   MATARRESE, DAMBRUOSO e VARGIU. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   secondo fonti di stampa, sembrerebbe che, a seguito di un'inchiesta della magistratura e di relativi accertamenti provenienti da carabinieri del nucleo investigativo, del nucleo ecologico e di un esperto dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr di Bari, la procura di Lecce abbia informato il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del concreto rischio ambientale derivante dalla probabile presenza nel sottosuolo di 600 barili di policlorobifenili, rifiuti altamente tossici e cancerogeni, che sarebbero stati illecitamente interrati nella discarica Burgesi, sita nel territorio del comune di Ugento e adiacente ai territori dei comuni di Presicce e Acquarica del Capo;
   la presunta presenza dei 600 barili di policlorobifenili, sarebbe stata rivelata nel corso di confessioni di un esponente della criminalità organizzata. Successivamente, il Cnr di Bari sarebbe stato incaricato di analizzare il percolato e le acque di falda per rilevare eventuali contaminazioni da policlorobifenili;
   i dati relativi al percolato avrebbero confermato concentrazioni di policlorobifenili che variano da 3,3 a 902 nanogrammi per litro. Il responsabile delle analisi avrebbe affermato che «(...) i risultati analitici dimostrano inequivocabilmente che nella discarica sono stati a suo tempo stoccati dei fusti contenenti policlorobifenili, che nel tempo hanno riversato parte del loro contenuto nei rifiuti e, conseguentemente, nel percolato»;
   i dati relativi alle acque di falda, invece, pare dimostrino che «Non vi sia alcuna contaminazione da policlorobifenili sulla base del limite di rilevabilità della metodica impiegata che è pari a 0,3 ng/L»;
   secondo fonti di stampa, la procura di Lecce avrebbe sollecitato i comuni di Ugento (competente per territorio) e di Acquarica del Capo (per vicinanza al sito) ad avviare la bonifica dei siti inquinati e oggi dismessi. Le amministrazioni comunali, invece, intenderebbero tutelare le proprie ragioni e l'immagine dei due paesi a forte vocazione turistica con una richiesta di risarcimento danni da inoltrare al vecchio gestore della discarica. I comuni avrebbero chiesto alla regione e alla provincia l'apertura di un tavolo tecnico affinché si possa monitorare l'area e capire se effettivamente esistano i resti di quei fusti –:
   di quali notizie disponga in merito allo stato di contaminazione da policlorobifenili del percolato e delle falde acquifere relative al terreno sottostante la discarica Burgesi, quali siano i concreti rischi per la salute dei cittadini e se non ritenga opportuno adottare, per quanto di competenza, iniziative urgenti, anche per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, che possano essere utili alla rilevazione di eventuali barili di policlorobifenili illecitamente interrati.
(5-10575)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-10575

  Per quanto riguarda la presunta presenza di seicento barili di PCB che sarebbero stati illecitamente interrati nella discarica Burgesi, sulla base degli elementi acquisiti dai competenti enti territoriali, si fa presente che sono state avviate indagini e accertamenti dai Carabinieri dei Nuclei Investigativo ed Operativo Ecologico e sono state svolte analisi dall'istituto di Ricerca sulle Acque del CNR di Bari.
  Secondo quanto riferito dalla Prefettura di Lecce, dalle citate analisi sarebbe emerso che nella discarica sarebbero state trovate concentrazioni di PCB esclusivamente nel percolato e che, tuttavia, l'acqua di falda campionata sia dai pozzi intorno alla discarica che dai pozzi e piezometri ubicati in zone limitrofe non risulterebbe contaminata.
  In ogni caso, sulla base degli elementi dalla Procura della Repubblica di Lecce, le attività criminose enunciate negli articoli di stampa sono state già tutte oggetto di complesse indagini, conclusesi con sentenza definitiva passata in giudicato e con la quale sono stati condannati, tra gli altri, sia l'esecutore materiale dell'illecito smaltimento, sia l'allora direttore tecnico della discarica.
  Si segnala, inoltre, fermo restando le attività di messa in sicurezza e bonifica già poste in essere nel periodo 2001-2004, che la stessa Procura ha raccomandato agli enti competenti l'adozione dei necessari provvedimenti finalizzati alla bonifica e al ripristino dei luoghi interessati dall'illecito smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e che, alla luce di ciò, sono stati avviati tavoli tecnici per individuare e concordare le attività preliminari alla bonifica nonché le modalità e i tempi degli interventi al fine di scongiurare eventuali rischi per la salute pubblica.
  Si rappresenta, altresì, che il Comune di Ugento ha richiesto all'ARPA e all'Asl di svolgere ogni opportuno approfondimento in ordine ad eventuali rischi per l'ambiente e la salute dei cittadini, richiedendo alla regione Puglia, in qualità di Autorità competente in materia di AIA e di bonifica dei siti contaminati, di predisporre un incontro per valutare tutte le iniziative da intraprendere sulla questione, ivi inclusi un rafforzamento delle attività di monitoraggio e controllo della discarica in post-gestione. Al riguardo, si segnala che lo scorso 19 gennaio e 22 febbraio si è tenuta una riunione presso il competente Assessorato regionale, alla quale hanno partecipato tutti gli Enti interessati.
  Si segnala, infine, che, su richiesta dei Sindaci dei comuni di Ugento, Acquarica del Capo e Presicce, è stato avviato dalla Regione Puglia il procedimento per il riesame parziale dell'AIA della discarica in questione.
  Il Ministero, ad ogni modo, continuerà a tenersi informato e a sollecitare tutti gli altri enti territoriali competenti coinvolti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

indennizzo

deposito dei rifiuti

inquinamento del suolo