ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10573

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10573
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Martedì 14 febbraio 2017, seduta n. 741

   VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il 17 gennaio 2017, i vertici di Sky Italia hanno annunciato un piano organizzativo di trasformazione che prevede il ridimensionamento della presenza di Sky Italia a Roma e un trasferimento a Milano di 378 unità lavorative da Roma e da Cagliari e 194 esuberi a livello nazionale;
   l'annuncio sarebbe giunto inaspettato in considerazione delle ottime performance dell'azienda nell'ultimo anno (2,78 miliardi di euro di fatturato e 4.760.000 abbonati con un 15 per cento dei ricavi totali del mercato) e viste le recenti garanzie fornite dai vertici aziendali circa il mantenimento della sede romana;
   il 16 settembre 2016, infatti, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali, l'amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Zappia, smentendo le voci sulla chiusura della sede di Roma, avrebbe chiarito che l'azienda stava rinnovando il contratto di affitto dello stabile di via Salaria e, contestualmente, stava predisponendo un immobile, sempre nel territorio romano, per la redazione giornalistica;
   la discordanza tra le dichiarazioni e i provvedimenti assunti, la stessa situazione economico-finanziaria che non giustificherebbe per l'interrogante gli esuberi e il ridimensionamento della sede romana, hanno destato legittime preoccupazioni su una riorganizzazione più ampia rispetto a quella presente nel piano;
   in particolare, si sarebbero rafforzate le ipotesi, peraltro già diffuse da tempo tra personale e rappresentanze sindacali, in merito al ridimensionamento e alla progressiva dismissione, del Contact center Sky Italia di Sestu, in provincia di Cagliari;
   il centro, tra i più importanti d'Europa, è nato a partire dal 2003, raggiungendo in pochi anni la cifra di oltre 1.200 occupati, l'80 per cento dei quali assunto grazie a consistenti investimenti e incentivi pubblici sotto forma di sgravi fiscali e contratti agevolati;
   secondo i rappresentanti sindacali, negli ultimi anni, l'azienda avrebbe ridotto gli investimenti nel centro, con una mancato adeguamento dei servizi di assistenza via chat e web e un ricorso crescente all'esternalizzazione delle attività;
   questa tendenza sarebbe confermata sia dal piano industriale di Sky Italia, che non contemplerebbe il Contact center di Sestu, sia dalla mancata sostituzione dei circa 200 dipendenti che negli ultimi sei anni avrebbero lasciato l'azienda che, oggi, conta 978 addetti;
   è il caso di osservare che le stesse organizzazioni sindacali, in più circostanze, avrebbero rilevato, con preoccupazione, la sproporzione del lavoro affidato in outsourcing, in particolare all'estero;
   tra i segnali che confermerebbero l'intenzione dell'azienda di dismettere e chiudere il Contact center, vi sarebbe la notizia pubblicata il 9 febbraio 2017 sull'Unione Sarda, che, nel resoconto dello sciopero nazionale dei lavoratori Sky del giorno precedente, riferiva, quali segnali negativi, «l'assurda decisione di far smaltire le ferie, avendo i dipendenti una media di 4 giorni di ferie arretrate. Ancora: l'abbandono, seppure incentivato, di diversi coordinatori, il trasferimento di diversi membri isolani del management nelle sedi esterne, l'innalzamento degli obiettivi da raggiungere per ottenere premi di risultato»;
   è il caso di sottolineare che un eventuale chiusura del centro Sky di Sestu, per il numero, le qualità e le competenze degli attuali occupati, avrebbe ripercussioni negative di grande rilevanza per un territorio, come quello sardo, già fortemente compromesso dalla crisi economica –:
   se, nel corso dei lavori del tavolo di crisi istituito al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Sky, siano emersi ulteriori particolari sul piano organizzativo di trasformazione annunciato dall'azienda ovvero siano emerse informazioni sul futuro del Contact center Sky di Sestu;
   se il Ministro interrogato per quanto di competenza e nell'ambito del citato tavolo di crisi, non intenda assumere iniziative per scongiurare la dismissione del centro di Sestu, in considerazione anche delle elevate risorse pubbliche impiegate per la sua nascita e per il suo sviluppo. (5-10573)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

soppressione di posti di lavoro

esternalizzazione