ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10571

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/02/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/02/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 27/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10571
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Martedì 14 febbraio 2017, seduta n. 741

   VALLASCAS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 6 giugno 2016, con la sentenza n. 129, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 16, comma 6, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante «Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario», convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012;
   la dichiarazione di illegittimità riguarderebbe, in particolare modo, la parte in cui la disposizione di legge non prevedeva, nel procedimento di determinazione delle riduzioni del Fondo sperimentale di riequilibrio da applicare a ciascun comune nell'anno 2013, alcuna forma di coinvolgimento degli enti interessati, né l'indicazione di un termine per l'adozione del decreto di natura non regolamentare del Ministero dell'interno;
   il provvedimento del Governo Monti apportò tagli alle casse delle amministrazioni locali pari a 2 miliardi circa di euro, su base nazionale, con l'effetto di ridurre significativamente l'efficacia e l'operatività delle citate amministrazioni a discapito della qualità e del mantenimento stesso di numerosi servizi pubblici;
   nelle scorse settimane, alcuni organi di stampa a diffusione regionale hanno dato notizia dell'azione che alcuni sindaci della Sardegna, starebbero avviando per recuperare le somme che non avrebbero ricevuto nel 2013, per effetto del citato decreto-legge n. 95 del 2012;
   in particolare, sembrerebbe che i tagli agli enti territoriali della Sardegna ammontassero complessivamente a 90 milioni di euro (89.836.759,17 euro) suddivisi tra gli ambiti provinciali di Nuoro (14.175.662,92 euro), Sassari (17.384.597,57 euro), Cagliari (26.404.747,29 euro), Oristano (8.634.573,99 euro), Carbonia-Iglesias (6.610.798,34 euro), Villacidro-Sanluri (4.166.005,51 euro), Ogliastra (3.007.263,89 euro) e Olbia-Tempio (9.453.109,66 euro);
   si tratterebbe di risorse consistenti soprattutto per una regione che sta affrontando una fase particolarmente difficile a causa della crisi economica che ha fortemente indebolito il tessuto produttivo e sociale e dove le amministrazioni locali sono chiamate ad assolvere ad un'accresciuta mole di competenze e adempimenti a fronte di una riduzione, appunto, di risorse;
   l'edizione dell'Unione sarda del 7 febbraio 2017 ha citato il caso del comune di Macomer, tra le amministrazioni che hanno annunciato azioni per il recupero delle risorse mancanti, che per effetto della spending review aveva subito una riduzione dei trasferimenti da un milione e 827 mila euro nel 2012 ad appena 373 mila euro nel 2013 –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   quali siano gli orientamenti del Governo a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 129 del 6 giugno 2016 con particolare riguardo all'ipotesi di assumere iniziative per attuare interventi compensativi delle somme non erogate a causa dei tagli apportati con il decreto-legge citato in premessa. (5-10571)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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