ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10547

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 739 del 09/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: DA VILLA MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2017
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2017
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2017
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2017
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10547
presentato da
DA VILLA Marco
testo di
Giovedì 9 febbraio 2017, seduta n. 739

   DA VILLA, COZZOLINO, BUSINAROLO, BRUGNEROTTO, SPESSOTTO e D'INCÀ. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi giorni svariate fonti di stampa hanno anticipato alcuni contenuti del rapporto commissionato dal provveditorato interregionale alle opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia a Gian Mario Paolucci, già docente di metallurgia all'università di Padova, intitolato «Possibili criticità metallurgiche per le cerniere del Mose»;
   esso descrive il Mose come formato da tre parti principali: i cassoni di ancoraggio in cemento, calati già da anni alle quattro bocche di porto della laguna, le cerniere e le barriere mobili, pronte a sollevarsi per sbarrare la strada all'acqua alta;
   a salvaguardare dalla corrosione sottomarina sono due sistemi: la verniciatura e la protezione catodica. La verniciatura è soggetta a degrado: nel rapporto si esprime in proposito «l'assoluta convinzione che la protezione offerta dalla vernice non sia totale né duratura, causa le abrasioni prodotte da sabbia e detriti». La protezione catodica si realizza attraverso un contatto elettrico con anodi di zinco che si corrodono al posto del ferro e periodicamente vanno sostituiti. Le cerniere sono dotate di un connettore maschio e di uno femmina, rispettivamente da 10 e 26 tonnellate. Il primo è applicato alla barriera e il secondo al cassone. Paratoia e connettore maschio possono essere riparati e riverniciati, con aggravi finanziari. Il vero problema sarebbero i connettori femmina che sono stati inseriti nei cassoni, sott'acqua da tre anni: a eccezione di quelli di Treporti, essi non sarebbero protetti catodicamente, perché gli anodi di zinco sono alloggiati nelle paratoie, non ancora installate. In questa situazione, secondo Paolucci, «c’è la seria probabilità che la corrosione provochi danni strutturali e dunque il cedimento della paratoia»;
   tale circostanza sarebbe smentita da dichiarazioni di esponenti della Fip di Selvazzano, affidataria (senza gara) ed esecutrice dei lavori, che avrebbe posizionato sulle femmine protezioni provvisorie decennali, come confermerebbe un progetto del CNV del febbraio 2012, intitolato «Protezione catodica provvisoria degli elementi femmina». Di ciò Paolucci sarebbe rimasto sempre all'oscuro nella realizzazione del suo studio;
   il recupero delle cerniere «femmina», installate nel cassone di calcestruzzo, per sostituirle o ripararle, è ritenuto impossibile, tant’è che per tali elementi il progetto prevede la manutenzione dopo cento anni;
   il rapporto segnala altresì che «la natura metallica non inossidabile del materiale prescelto con cui è stata realizzata la maggior parte dei componenti immersi rende quest'ultimo particolarmente vulnerabile alla corrosione elettrochimica provocata dall'ambiente marino»; l'acciaio adoperato nei test di laboratorio per la valutazione del progetto sarebbe stato diverso e migliore di quello poi effettivamente utilizzato per l'opera;
   lo stesso provveditore Linetti ha ammesso che «il sistema elettrolitico non è stato ancora verificato. Valuteremo con i commissari se è necessario un piano di Manutenzione straordinaria per porre rimedio», non escludendo la necessità di un piano di sostituzioni se il monitoraggio (non realizzato finora nemmeno a Treporti) rivelasse che la protezione non risulta integra ed efficace –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di rendere pubblicamente disponibile tutta la documentazione riguardante il progetto e i lavori, atteso che ad avviso degli interroganti il loro livello di opacità è ormai tale da rendere la materia ingovernabile, se persino un esperto incaricato dal provveditorato può terminare la perizia rimanendo all'oscuro di un aspetto così cruciale per il suo rapporto, come l'eventuale presenza di una protezione provvisoria delle cerniere «femmine»;
   se e quali iniziative abbia assunto o intenda assumere per velocizzare l'avvio del monitoraggio indicato dal provveditore Linetti;
   con quali criteri si intenda affidare lo svolgimento della verifica e dell'eventuale piano di manutenzione straordinaria che si rendesse necessario e se, appurate le responsabilità di ipotetici danni e malfunzionamenti, intenda non solo assumere le iniziative di competenza per rivalersi dei conseguenti costi, ma anche adottare ogni iniziativa utile a evitare in futuro di servirsi dei medesimi soggetti. (5-10547)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corrosione