Legislatura: 17Seduta di annuncio: 737 del 07/02/2017
Primo firmatario: SCUVERA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAMANI VANESSA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 IMPEGNO LEONARDO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 MONTRONI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 SCHIRO' GEA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 CARROZZA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017 BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2017
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 08/02/2017 Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 08/02/2017 Resoconto GOZI SANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 08/02/2017 Resoconto SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 08/02/2017
SVOLTO IL 08/02/2017
CONCLUSO IL 08/02/2017
SCUVERA, BERLINGHIERI, QUARTAPELLE PROCOPIO, BENAMATI, CARROZZA, ALBINI, ARLOTTI, BARGERO, BASSO, BECATTINI, BERGONZI, BRAGA, CAMANI, CANI, DONATI, FRAGOMELI, GINEFRA, IACONO, IMPEGNO, MARTELLA, MONTRONI, SCHIRÒ, SENALDI, TENTORI, VENTRICELLI e VICO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. — Per sapere – premesso che:
l'Italia ha aderito all’European Patent System (brevetto unitario europeo e tribunale unico brevetti), dando piena esecuzione alla ratifica dell'accordo sul tribunale unificato dei brevetti, con allegati (Bruxelles, 19 febbraio 2013);
tale accordo prevede come sedi centrali del tribunale unico brevetti Londra, Monaco di Baviera e Parigi e, dopo i risultati sulla «Brexit», si pone il tema della ridiscussione della sede a Londra;
entro marzo 2017, infatti, su richiesta del Regno Unito, verrà attivato l'articolo 50 del Trattato di Lisbona, per l'avvio del negoziato sul recesso della Gran Bretagna dall'Unione europea, cui seguirà la trattativa per ridefinire i rapporti inerenti anche al libero scambio, esito confermato dalle dichiarazioni del Primo ministro Theresa May, intenzionata a improntare i negoziati a una vera e propria « full exit»;
rileva, dunque, il tema della ridefinizione delle sedi delle Agenzie europee localizzate nel Regno Unito e la candidatura, ad esempio, dell'Italia per ospitare l'EMA – European Medicines Agency, cui era connessa la sede centrale del tribunale unico brevetti a Londra, specializzata sul contenzioso in materia farmaceutica;
quindi, l'Italia sarebbe lo Stato membro candidato naturale ad ospitare la sede centrale del tribunale unico brevetti, originariamente prevista a Londra, in una logica di distretto e dell'alto potenziale di innovazione che caratterizza il nostro Paese;
il Governo italiano pro tempore aveva già manifestato ai partner europei l'intenzione di ospitare una sede locale TUB a Milano, anticipando l'intenzione di adottare ogni iniziativa utile ai fini dell'assegnazione all'Italia della sede centrale prevista a Londra – come da impegni assunti alla Camera, con l'accoglimento degli ordini del giorno numero 9/03867-A/001 e 9/03867-A/003, il 14 settembre 2016, confermati nella relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2017;
il tema del trasferimento della sede centrale del TUB è tra le azioni programmatiche europee di interesse nazionale, così come segnalato in sede di audizione, in Commissione XIV, dal rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea, ambasciatore Maurizio Massari (18 gennaio 2017) –:
quali iniziative intenda assumere il Governo al riguardo e se non ritenga di dover agire con tempestività per determinare la nuova sede centrale del tribunale unico brevetti in favore della candidatura italiana in subentro di quella originaria a Londra, data l'importanza di tale scelta per gli interessi strategici italiani e il segnale rilevante che avrebbe in un'ottica di maggiore coesione territoriale tra Nord e Sud Europa. (5-10499)
Il Governo italiano è pienamente impegnato a favore di una tempestiva entrata in funzione del pacchetto unitario dei brevetti, che considera strumento essenziale per sostenere l'innovazione, la competitività e la crescita economica in Europa.
Il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), nuovo tribunale sovranazionale specializzato nelle controversie in materia di brevetti, istituito sulla base dell'Accordo sul tribunale unificato dei brevetti sottoscritto da 25 Stati membri dell'Unione europea il 19 febbraio 2013, avrà un'ampia ed esclusiva competenza di tutela ad effetto unitario nei casi di violazione e di convalida dei brevetti europei. Con il Tribunale si intende ottenere una protezione semplificata delle invenzioni su tutto il territorio europeo grazie ad una procedura unica, la riduzione sostanziale dei costi da sostenere per ottenere un brevetto (soprattutto i costi connessi alla traduzione e al deposito) e una maggiore sicurezza giuridica grazie ad un sistema unico e centralizzato per la composizione dei contenziosi presso una Corte del brevetto.
L'Italia in virtù della posizione detenuta per numero di brevetti in Europa (ossia al quarto posto, dopo Regno Unito, Germania e Francia) sta svolgendo un ruolo da protagonista nell'attuazione del Pacchetto Brevettuale.
Il Governo italiano ha manifestato anzitutto ai partner europei l'intenzione di ospitare una sede locale del TUB a Milano, presso la quale l'italiano sarà usato come lingua del procedimento giudiziario.
Inoltre – nel quadro del negoziato sulla «Brexit» – si profila anche la negoziazione di una eventuale nuova sede centrale per la divisione del Tribunale di primo grado.
L'eventuale spostamento della sede centrale da Londra dovrà essere oggetto di un negoziato tra i 25 Stati parte dell'Accordo TUB, che dovrà condurre alla modifica del testo dell'Accordo istitutivo, aperto all'adesione di tutti gli Stati membri, ivi compresi quelli che non hanno partecipato alla cooperazione rafforzata nel settore dell'istituzione di una tutela brevettuale unitaria.
Ove il negoziato venisse aperto, il nostro Paese avrebbe sicuramente le carte in regola per presentare una propria autorevole candidatura. Abbiamo compiuto una serie di importanti passi che testimoniano l'importanza che attribuiamo al sistema brevettuale e che accrescono le nostre credenziali:
è stata definitivamente approvata la legge di ratifica del Tribunale Unificato dei Brevetti e lo strumento di ratifica sta per essere depositato a Bruxelles;
il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di ratifica del Protocollo dei Privilegi e delle immunità del Tribunale dovrà ora fare il suo iter in Parlamento;
il Governo è attualmente impegnato nella preparazione dell'Accordo di sede tra il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) e la Repubblica italiana, che disciplinerà la divisione locale del Tribunale di Milano. A tal fine è stata individuata una sede prestigiosa di oltre 850 mq in Via Barnaba 50. La sede assegnata alla divisione locale, per dimensioni e caratteristiche strutturali, risulterebbe adeguata anche nell'ipotesi di assegnazione di una sezione specializzata della divisione centrale del TUB;
l'Italia parteciperà, inoltre, alla fase di applicazione provvisoria dell'Accordo, una volta che gli Stati membri avranno definito la soluzione che intendono adottare alla luce delle decisioni del Regno Unito circa la futura partecipazione al pacchetto del brevetto unitario;
in questi giorni il Governo sta infine predisponendo i pieni poteri per la sottoscrizione del Protocollo di applicazione provvisoria del TUB che consentirà all'Italia di prendere parte all'avvio del Tribunale, nelle more della conclusione dei processi nazionali di ratifica, complicati dalla Brexit.
Tale applicazione sarà limitata ad alcune parti dell'Accordo TUB (in particolare alle disposizioni istituzionali, organizzative e finanziarie del Tribunale), cioè quelle strettamente necessarie a garantire la transizione alla fase operativa che si attiverà nel momento dell'entrata in vigore dell'Accordo.
La rigorosa agenda che ho illustrato credo mostri ampiamente la centralità della questione negli impegni del Governo. Il tavolo di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento Politiche Europee), cui prendono parte i Ministeri degli Esteri, della Giustizia, dello Sviluppo Economico e dell'Economia ne sono una ulteriore dimostrazione, così come le riunioni del Comitato tecnico di valutazione e del Comitato interministeriale per gli Affari europei (CIAE) che a questo argomento sono state consacrate.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):brevetto
ratifica di accordo
brevetto europeo