ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10464

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 734 del 01/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 01/02/2017
Stato iter:
02/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/02/2017
Resoconto NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 02/02/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 02/02/2017
Resoconto NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/02/2017

SVOLTO IL 02/02/2017

CONCLUSO IL 02/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10464
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   SPESSOTTO, NUTI, DELL'ORCO, LIUZZI, CARINELLI, NICOLA BIANCHI, DE LORENZIS, PAOLO NICOLÒ ROMANO, DI BENEDETTO, DI VITA, LUPO e MANNINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la società Tecnis s.p.a. è titolare di un appalto bandito da Italferr s.p.a. per conto di Rfi s.p.a. per la costruzione dell'anello ferroviario di Palermo;
   tale appalto sta procedendo con notevoli ritardi, provocando grandissimi disagi tra la popolazione residente di Palermo, in particolare nei pressi dei cantieri, così come certificato dalle relazioni semestrali sull'appalto indirizzate all'Autorità nazionale anticorruzione e denunciato tramite interrogazione a risposta scritta n. 4-14977;
   la società Tecnis è, dal febbraio 2016 ad oggi, in amministrazione giudiziaria dopo l'arresto dei soci per una serie di condotte legate ad avvenimenti mafiosi; tuttavia, la procura ha chiesto nel gennaio 2017 il dissequestro dell'azienda e la restituzione ai soci perché non sussisterebbero più i presupposti che avevano portato al sequestro;
   i rallentamenti in città sono particolarmente gravi: secondo i dati disponibili al 31 gennaio 2016, dopo un anno e sei mesi dalla data di consegna dei lavori, avvenuta nel luglio 2014, i cantieri sono andati avanti per soli 6 mesi, cumulando 12 mesi di ritardo;
   dal gennaio 2016 ad oggi, anche tramite sopralluoghi nelle aree del cantiere, nonché grazie a pubbliche denunce da parte di cittadini ed associazioni, come la «Amari cantieri», si è potuto constatare che i lavori sono andati avanti con estremo ritardo o addirittura sono stati letteralmente bloccati;
   la convenzione 20/2009 stipulata tra Italferr e Tecnis relativa all'appalto di cui sopra, prevede, all'articolo 30, la possibilità da parte dell'appaltante di procedere alla risoluzione di diritto dell'appalto in caso di gravi inadempienze;
   inoltre, le condizioni generali di contratto per gli appalti di lavori delle società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, richiamate nella convenzione medesima, prevedono all'articolo 60 e seguenti, la possibilità di rescissione di diritto per sospensione o rallentamento dei lavori da parte dell'appaltatore, nonché per mancata esecuzione totale o parziale dei lavori appaltati entro il termine o i termini intermedi previsti in contratto e/o nel cronoprogramma, condizioni entrambe non rispettate da Tecnis;
   appare paradossale che la stessa Tecnis abbia avanzato una richiesta di risarcimento dei danni da anomalo andamento delle lavorazioni, ridotta produttività, improduttivo prolungamento del vincolo contrattuale, per un importo di quasi 44 milioni di euro, facendo lievitare il costo dell'appalto –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di garantire la realizzazione dell'anello ferroviario di Palermo nel rispetto dei tempi previsti.
(5-10464)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-10464

  In relazione al question time in esame occorre premettere che i lavori per la chiusura dell'anello ferroviario di Palermo non risultano compresi nel Contratto di Programma tra lo Stato e Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
  A quanto risulta, infatti, nel 2002 è stato firmato un protocollo d'intesa tra Comune ed RFI per una 1a fase dell'investimento complessivo che prevede la chiusura dell'anello ferroviario. L'opera ha finanziamenti relativi ai sistemi di trasporto urbani e metropolitani (L. 211/92 e POR), e si è così configurato il ruolo diretto del Comune come «Committente» e quello di RFI come «Soggetto Tecnico Attuatore».
  Il Contratto di programma – parte investimenti riporta, invece, un intervento in corso nell'area metropolitana di Palermo (tratta Palermo C.le/Brancaccio-Notarbartolo-La Malfa-Carini), nelle adiacenze dell'anello, dal costo di 1.152 milioni completamente finanziati, con contabilizzazioni pari a circa 840 milioni ed ultimazione prevista a fine 2018.
  Quanto alla chiusura dell'anello ferroviario sotterraneo RFI riferisce che il progetto prevede l'attivazione di una linea circolare quasi tutta in sotterranea, tranne per un breve tratto in trincea, che consentirà lo spostamento dei passeggeri in un'area urbana in cui vi è una forte presenza di servizi pubblici e commerciali.
  Sviluppo totale della linea: 6 chilometri e mezzo; poco più della metà, dalla stazione di Palermo Notarbartolo alla fermata Giachery, è già esistente, di proprietà di RFI con esercizio di Trenitalia fin dal maggio 1990.
  Dall'analisi particolareggiata della situazione dell'appalto, svolta da RFI per il tramite di Italferr e comunicata al committente Comune di Palermo, risulta che, allo stato, della sottoproduzione complessiva che si registra nell'andamento dei lavori rispetto all'attuale programma contrattualizzato, solo una parte inferiore al 20 per cento può ricondursi a ritardi dell'Appaltatore, mentre la restante parte, preponderante, risulta dovuta alla mancata consegna delle aree Comunali, demaniali e dell'Autorità Portuale (AP).
  Le aree demaniali marittime sono state finora solo parzialmente consegnate all'Appaltatore. Solo di recente si è superata la problematica legata al pagamento dei canoni demaniali a favore dell'Autorità Portuale salvo ripetizione delle stesse qualora non dovute così come sostenuto.
  Analogamente si sta procedendo alla acquisizione di due fabbricati demaniali in uso ad AP e Capitaneria di Porto.
  Il Comune sta procedendo alla consegna delle aree di propria proprietà nella progressione e tempistiche concordate tra Comune, RFI ed Appaltatore nel corso di un tavolo tecnico conclusosi in data 21 luglio 2016 ed oggetto di un verbale sottoscritto in Prefettura il 2 settembre 2016.
  Allo stato attuale i lavori procedono nel rispetto delle condizioni stabilite nel suddetto verbale e si registra un cospicuo incremento della produzione di cantiere.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

indennizzo

contratto