ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10436

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 734 del 01/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 01/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10436
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la «direttiva Habitat» (n. 92/43/CEE), che ha lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo, include il lupo tra le specie animali di interesse comunitario che necessitano di misure di protezione;
   il decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, oltre a prevedere azioni mirate alla ricerca e al monitoraggio, ne vieta la cattura, l'uccisione, lo scambio e la commercializzazione;
   sembra che la specie selvatica sia tornata a popolare le nostre montagne, finendo per colpire greggi e mandrie. Per rispondere alle proteste degli allevatori, la Conferenza Stato-regioni, il 24 gennaio 2017, ha autorizzato il «Piano per la conservazione del lupo» che prevede fra l'altro un abbattimento controllato fino al 5 per cento degli esemplari presenti sul territorio nazionale come misura estrema in un contesto in cui già centinaia di lupi vengono brutalmente uccisi dal bracconaggio con il fucile, bocconi avvelenati o lacci di filo metallico;
   in particolare, il documento prevede 22 misure per favorire la convivenza fra lupi ed attività agricole. Si va dai recinti elettrificati a procedure più rapide per i rimborsi agli allevatori, nonché alla lotta agli incroci tra cani e lupi. Si concede alle regioni la possibilità di abbattere alcuni esemplari, assecondando le istanze di una parte del mondo agricolo e venatorio e mettendo in pericolo la conservazione della specie ed il contrasto al bracconaggio;
   i danni da predazione, da parte di lupi ed ibridi, sarebbero da riferire alla naturale presenza sul territorio della specie lupo, anche in ragione del fatto che quest'ultima è tornata a crescere spontaneamente per effetto delle misure di tutela e di buona gestione ambientale adottate in tutti gli Stati membri dell'Unione europea, come evidenziato dalla Commissione europea nel documento « Carnivore key actions for large populations in Europe» del gennaio 2015; inoltre, la Commissione europea stima in circa 800 esemplari la popolazione di lupi presente nel territorio italiano ed include la specie nella categoria VU (vulnerabile); secondo quanto rilevato nell'ambito del progetto « LIFE Medwolf» (LIFE11 NAT/IT/069), si indica, sulla base del registro ufficiale delle predazioni, in appena lo 0,3 per cento la percentuale del patrimonio zootecnico ovino colpito dalle predazioni nel 2014;
   secondo il presidente delle guide ambientali italiane, «diversi recenti studi internazionali, condotti in aree dove il lupo è cacciato, confermano che uccidere degli esemplari può comportare per i sopravvissuti, oltre alla destrutturazione del branco a cui appartengono, anche la perdita della capacità di predare in gruppo la fauna selvatica, specie il cinghiale, con conseguente rischio di aumento degli attacchi alla fauna domestica»;
   per il Wwf, il Piano lupo «indica una soluzione che, non solo è estremamente pericolosa per una specie che viene già colpita duramente ogni anno da bracconaggio e uccisioni accidentali, ma è del tutto inefficace e improduttiva per allevatori e pastori» –:
   se i Ministri interrogati intendano chiarire le valutazioni che sono state effettuate con riguardo all'abbattimento controllato dei lupi che, per l'interrogante, costituisce una minaccia per la salute dell'ambiente naturale, in particolare per il conseguimento degli obiettivi della direttiva «Habitat» e del primo obiettivo della strategia dell'Unione europea per la biodiversità;
   quali iniziative di competenza si intendano intraprendere al fine di garantire la tutela dei lupi prevista dalla «direttiva Habitat» e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, e di impedire azioni di bracconaggio ai loro danni;
   se si intendano assumere iniziative per prevedere una moratoria per il divieto di ogni tipo di attività venatoria;
   se i Ministri interrogati non ritengano opportuno adottare urgentemente iniziative, per quanto di competenza, che incrementino e migliorino l'attività di comunicazione sul lupo per informare l'opinione pubblica e in particolare le comunità rurali al fine di ridurre la circolazione dei tanti luoghi comuni e falsità sulla specie. (5-10436)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cattura accessoria

protezione della fauna

ovino