ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10420

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 732 del 30/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 30/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLEA BRUNO CIVICI E INNOVATORI 09/03/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 30/01/2017
Stato iter:
09/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 09/03/2017
Resoconto MOLEA BRUNO CIVICI E INNOVATORI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/01/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/03/2017

DISCUSSIONE IL 09/03/2017

SVOLTO IL 09/03/2017

CONCLUSO IL 09/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10420
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Lunedì 30 gennaio 2017
modificato
Giovedì 9 marzo 2017, seduta n. 756

   PILI, MOLEA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   l'università di Oristano ha un'offerta formativa perfettamente in linea con le esigenze del sistema produttivo della Sardegna, tradizionalmente legato al turismo e alla tutela dei beni culturali, alle imprese agroalimentari e vitivinicole, e sempre più caratterizzato da un'innovativa tendenza alla ricerca nel settore delle biotecnologie;
   tante sono le opportunità e i supporti economici offerti ma anche i servizi a disposizione degli studenti: manager e tutor, per tutto il percorso di studi, laboratori scientifici in strutture moderne e attrezzate, tirocini nelle principali aziende del territorio ed esperienze formative all'estero;
   la sede universitaria di Oristano è amministrata dal Consorzio Uno, ente di promozione degli studi universitari composto dai principali enti pubblici del territorio e da associazioni di categoria e imprese private, e finanziato dalla regione autonoma della Sardegna;
   la provincia di Oristano, il 17 gennaio 2017, sul presupposto che il Consorzio occupi senza titolo il Chiostro del Carmine, ha intimato di lasciarlo libero da persone e cose entro 15 giorni;
   tale decisione, se attuata, comporterebbe l'interruzione dei corsi universitari e lo svolgimento di qualsivoglia attività da parte del Consorzio;
   la provincia pretende, per consentire al Consorzio di restare nei predetti locali, un canone di locazione annuo inizialmente determinato in 288.000 euro, successivamente ridotto a 178.000;
   la provincia sancisce la chiusura della sede universitaria di Oristano, esattamente a 20 anni dal suo avvio;
   la provincia di Oristano – socio fondatore del Consorzio Uno – cambia radicalmente la propria volontà e, contrabbandando per obbligo alla valorizzazione del proprio patrimonio a valori di mercato, quello che in realtà obbligo non è, a giudizio dell'interrogante abdica al proprio ruolo di promotore degli interessi generali della comunità amministrata e persegue esclusivamente il proprio interesse economico;
   un comitato universitario e popolare ha già manifestato duramente la volontà di opporsi a quella che appare una sorta di intimazione, sia promuovendo la mobilitazione di tutti coloro che hanno a cuore l'esistenza della sede universitaria di Oristano, la continuazione delle sue attività e la prevalenza della buona politica che sa interpretare e scegliere gli interessi da perseguire e i diritti da tutelare sulla miopie burocrazia contabile, sia attivando tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione di chi viene così ingiustamente e immotivatamente aggredito –:
   se non si ritenga di dover assumere immediatamente ogni iniziativa di competenza per scongiurare la perdita di tale importante presidio universitario, anche promuovendo un tavolo di confronto con la partecipazione della regione e degli enti locali, e incrementando le risorse a disposizione degli enti territoriali e del sistema universitario sardo;
   se non si intenda valutare l'opportunità di assumere ogni iniziativa di competenza per rafforzare i presidi universitari in Sardegna, a partire dall'ateneo di Oristano, nel quadro degli interventi di valorizzazione del comparto dell'istruzioni sollecitati dall'interrogante anche in ambito parlamentare. (5-10420)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-10420

  Corre l'obbligo precisare, preliminarmente, che in merito all'interrogazione in discussione relativa alla sede universitaria di Oristano, facente capo sia all'Università degli studi di Cagliari che a quella di Sassari, amministrata dal Consorzio UNO e finanziata pressoché integralmente dalla Regione Autonoma della Sardegna, il MIUR non ha una competenza diretta. Si riferiscono pertanto, le notizie acquisite in merito dal citato Consorzio UNO; consorzio misto senza fini di lucro.
  Innanzitutto, la dicitura «Università a Oristano» non è appropriata. Ad Oristano, infatti, c’è una sede distaccata sia dell'Università degli studi di Cagliari che dell'Università di Sassari. Al solo scopo di identificare tali sedi viene, quindi, utilizzata l'espressione «Università a Oristano», insieme all'acronimo UNO.
  Nella sede universitaria di Oristano sono, difatti, attivi, attualmente, 3 corsi di laurea (uno in economia e gestione dei servizi turistici e uno in biotecnologie industriali dell'Università di Cagliari ed uno in tecnologie viticole, enologiche, alimentari dell'Università di Sassari) e la Scuola di specializzazione in beni archeologici dell'Università di Sassari.
  La sede principale è ospitata nell'ex Monastero del Carmine, di proprietà della Provincia di Oristano. Infatti, all'atto della costituzione del Consorzio, la Provincia ha deciso di ospitare in propri locali e a titolo gratuito fino all'anno 2015 le sedi universitarie. In occasione della emanazione del Piano di razionalizzazione delle proprie partecipazioni, nella primavera 2015, la Provincia ha poi stabilito, unilateralmente, di modificare il titolo di disponibilità dei locali, fissando un canone annuo di 288.000 euro, successivamente rideterminato in 178.000, e ha invitato il Consorzio a sottoscrivere un contratto di locazione.
  Nel corso del 2015 e per tutto il 2016 tra la Provincia e il Consorzio UNO è intercorso un copioso scambio di documentazione inerente, fondamentalmente, la correttezza o meno della richiesta avanzata della Provincia. Nell'ambito di questa interlocuzione, il Consorzio UNO ha evidenziato che la previsione statutaria della disponibilità di locali della Provincia di Oristano quale sede dovesse continuare a prevalere e che la valorizzazione economica dell'immobile dovesse necessariamente essere messa a confronto con il valore rappresentato dall'interesse generale alla presenza della sede universitaria nel territorio, considerata risorsa fondamentale per lo sviluppo e il sostegno alla comunità in esso residente.
  Tuttavia, nel corso del mese di gennaio 2017 la Provincia ha formalizzato l'invito allo sgombero e alla restituzione dei locali dell'ex Monastero entro la data del 1 febbraio. Ma, in un secondo momento, la stessa Provincia, ha soprasseduto, al fine di consentire la regolare prosecuzione delle attività universitarie e in attesa che si costituisca, come auspicato dall'On.le interrogante, un tavolo di concertazione con la partecipazione dell'amministrazione regionale.
  Si evidenzia l'impegno di questo Ministero nel sostenere gli atenei della regione Sardegna e che l'amministrazione presterà massima attenzione anche al caso segnalato dall'Onorevole interrogante.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica culturale

protezione del patrimonio

ente pubblico