ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10373

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 730 del 25/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/01/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/01/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/02/2017
Stato iter:
22/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2017
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 22/03/2017
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/01/2017

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 20/02/2017

DISCUSSIONE IL 22/03/2017

SVOLTO IL 22/03/2017

CONCLUSO IL 22/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10373
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 25 gennaio 2017, seduta n. 730

   VALLASCAS, VILLAROSA, CANCELLERI, PESCO, COZZOLINO e NICOLA BIANCHI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il 7 ottobre 2016, la Commissione europea ha imposto un dazio antidumping su alcuni prodotti dell'industria siderurgica cinese, come i coil a caldo e altri prodotti piani (piatti laminati a caldo e lamiere in generale);
   in sostanza sarebbe stato confermato che i prodotti siderurgici cinesi sono stati importati in Europa a prezzi di dumping eccessivamente ribassati;
   la risoluzione sarebbe stata assunta al termine di un'indagine avviata a febbraio su impulso di Eurofer, l'associazione dei produttori siderurgici europei;
   l'entità dei dazi varia a seconda della tipologia del prodotto e del produttore: per il coil, il dazio oscillerebbe fra il 13,2 per cento e il 22,6 per cento, mentre, per i piatti pesanti, fra il 65,1 per cento e i 73,3 per cento;
   il 12 gennaio 2017, il quotidiano Il Sole 24 Ore, in un articolo titolato «I dazi alla Cina spingono Taiwan», avrebbe riportato le voci in base alle quali si farebbe «strada la preoccupazione per il rischio di triangolazioni con paesi terzi, come Taiwan (+251 per cento l’export di coils negli ultimi mesi), Malaysia e o Indonesia» per aggirare i dazi imposti dalla Commissione;
   nel riportare le preoccupazioni dei rappresentanti dei produttori europei, l'articolista scrive che «Il timore potrebbe essere confermato dalle mail (la cui autenticità però è tutta da verificare) ricevute in queste settimane da alcuni import manager, nelle quali si pubblicizzano “soluzioni professionali nel trading per evitare gli elevati dazi antidumping” sui prodotti cinesi, esplicitando una strategia di export da paesi terzi»;
   il quotidiano Il Sole 24 Ore, nella medesima edizione del 12 gennaio 2016, solleva la questione delle implicazioni che potrebbe avere la politica protezionistica del neoeletto Presidente degli Stati Uniti (che come il Giappone non intendono fare sconti commerciali alla Cina) e possono spostare grandi flussi di merci a basso costo verso l'Europa;
   la situazione esposta richiederebbe una verifica tempestiva degli strumenti di vigilanza sulle disposizioni europee volte a riparare gli squilibri del mercato determinati da pratiche di dumping da parte di Paesi che non operano in economie di mercato;
   è il caso di ricordare la posizione di debolezza delle aziende europee e, in particolare, italiane, costrette a competere con operatori di Paesi terzi spesso non vincolati da un quadro normativo, come quello europeo, rispettoso dei diritti dei lavoratori e della qualità e salubrità dei prodotti commercializzati;
    questa situazione sarebbe aggravata, nel caso dell'Italia, dall'assenza di un piano industriale che consentirebbe di definire gli asset strategici del Paese, i settori di maggiore rilevanza e le risorse e gli strumenti necessari per conseguire obiettivi di sviluppo –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, per evitare che Paesi terzi possano aggirare, come esposto in premessa, le misure antidumping europee con grave danno per gli operatori economici italiani. (5-10373)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-10373

  L'Italia ha sempre perseguito una politica volta a sostenere l'efficacia degli strumenti di difesa commerciale dell'Unione Europea a tutela delle produzioni nazionali ed europee contro la concorrenza sleale dei Paesi Terzi. Pertanto ha supportato ogni proposta di adozione di dazi antidumping e/o anti-sovvenzioni contro le importazioni dei Paesi Terzi, in piena conformità con le regole commerciali internazionali dell'Organizzazione mondiale del commercio.
  Nel corso degli ultimi anni, a causa di una costante e crescente sovrapproduzione, in particolare nel settore siderurgico, la Cina è diventato il principale Paese esportatore verso l'Unione europea, penetrando i mercati europei attraverso sempre più aggressive pratiche di dumping e grazie alle sovvenzioni governative.
  I prodotti menzionati nell'interrogazione dell'Onorevole Vallascas, «coil» e «piatti pesanti» sono oggetto di due distinte indagini sulle importazioni dalla Cina da parte della Commissione Europea.
  Per entrambe le procedure la Commissione il 7 ottobre 2016 ha imposto le misure antidumping provvisorie, mentre al Trade Defence Instruments Committee del 9 febbraio 2017 gli stati Membri si sono espressi per la conferma delle misure provvisorie imposte in misure antidumping definitive.
  In entrambi i casi l'Italia si è espressa convintamente in favore dell'imposizione delle misure definitive, misure imposte il 28 febbraio scorso per quanto riguardai piatti pesanti, mentre relativamente al coil al momento la Commissione non ha ancora pubblicato il Regolamento di imposizione delle misure definitive, essendo, comunque, obbligata alla loro emanazione entro il 7 aprile 2017.
  In merito alla non infrequente pratica di aggiramento dei dazi in vigore attraverso triangolazioni con Paesi Terzi compiacenti, la Commissione ha validi strumenti per contrastare tali pratiche sleali. Infatti può avviare indagini anti aggiramento su impulso dell'industria Ue oppure di propria iniziativa al verificarsi di flussi anomali di importazioni da Paesi Terzi, che non siano frutto di produzione genuina del Paese esportatore.
  Al riguardo, la Commissione Europea ha presentato lo scorso 29 novembre una proposta di modifica dei regolamenti di base antidumping e anti-sovvenzioni che definisce un nuovo metodo di calcolo nei confronti di paesi terzi o settori industriali nei quali si verificano «significative distorsioni del mercato».
  La proposta dalla Commissione intende superare la distinzione fra Paesi ad economia di mercato e altri Paesi attraverso l'introduzione di un «sistema neutrale» che renda possibile aggredire qualsiasi rilevante distorsione del mercato, da qualunque Paese provenga.
  La metodologia avanzata dalla Commissione prevede l'eliminazione della lista dei Paesi ad economia non di mercato (compresa la Cina) e l'introduzione del concetto di «significative distorsioni di mercato», lasciando poi alla stessa Commissione il compito di valutare con un proprio rapporto macroeconomico quando esse si verificano. Tale proposta prevede anche il mantenimento delle misure già adottate nei confronti della Cina e un rafforzamento della metodologia medesima per condurre parallelamente indagini anti-sovvenzioni, oggi ancora scarsamente utilizzate nei confronti delle economie non di mercato.
  È tuttavia necessario lavorare per migliorare tale proposta, al fine di evitare che le imprese di Paesi terzi possano conseguire vantaggi – sia in termini di minori costi per il mancato rispetto degli standard sociali ed ambientali, sia in termini di interventi statali lesivi dei principi della libera concorrenza – a danno delle imprese italiane ed europee.
  In particolare, il Governo Italiano conferma il proprio impegno a sostenere l'adozione di misure antidumping, anti-sovvenzione e anti aggiramento a tutela dell'industria nazionale ed europea dell'acciaio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione comunitaria

industria siderurgica

diritto comunitario