ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10369

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 730 del 25/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/01/2017
Stato iter:
02/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 02/03/2017
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/01/2017

DISCUSSIONE IL 02/03/2017

SVOLTO IL 02/03/2017

CONCLUSO IL 02/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10369
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 25 gennaio 2017, seduta n. 730

   CIPRINI, COMINARDI e TRIPIEDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'ISFOL, ente pubblico di ricerca, con effetto dal 1o dicembre 2016 ha assunto la denominazione di Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (INAPP);
   l'articolo 4 del decreto legislativo n. 150 del 2015 ha istituito l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL);
   l'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 aprile 2016 ha previsto che vengano trasferite all'Anpal n. 100 unità «di personale dell'ISFOL appartenente al ruolo di cui all'articolo 4, comma 9, del decreto istitutivo, come risulta dalla allegata Tabella A»;
   lo stesso decreto ha previsto procedure di interpello per il trasferimento delle risorse umane da Isfol ad Anpal;
   l'infatti con decreto n. 1 del 22 dicembre 2016 del direttore generale dell'Inapp, di concerto con il direttore dell'Anpal, sono state avviate le procedure per il trasferimento di 94 unità di personale Inapp all'Anpal in attuazione del suddetto articolo 4;
   soltanto 19 dei 94 trasferiti hanno aderito agli interpelli adottati dall'Isfol per il trasferimento volontario;
   con l'interpello del 4 gennaio 2017 l'Anpal ha avviato le procedure per il trasferimento non volontario di n. 40 unità di personale a tempo determinato operanti presso l'Inapp;
   in realtà, nella definizione della struttura e del modello organizzativo dell'Anpal non sono stati chiariti ruoli e compiti del personale di ricerca che dovrebbe esservi trasferito da ISFOL;
   tra le funzioni dell'Anpal è esclusa qualunque funzione di ricerca, studio e analisi, cosa che, a giudizio degli interroganti, rende ancor più oscuri il ruolo e i compiti che saranno ricoperti dal personale;
   le modalità di istituzione dell'Agenzia presentano i difetti propri della pubblica amministrazione in Italia, cioè di essere autoreferenziale, al servizio di se stessa prima che degli utenti: da segnalazioni giunte agli interroganti, il processo di trasferimento verrebbe condotto senza trasparenza, con carenza di informazione e senza un adeguato coinvolgimento del personale e la costruzione di un percorso di partecipazione e condivisione con l'effetto di generare malcontento e disagio tra il personale ex Isfol;
   la carenza di informazioni di cui si è detto e la assoluta ristrettezza dei tempi per gli interpelli sono fonte di disagio tra i lavoratori trasferiti, molti dei quali caratterizzati da specifiche e pluriennali competenze che però in molti casi non risultano riconducibili agli ambiti di attività di Anpal definiti – dall'articolo 9, comma 1, del decreto legislativo n. 150 del 2015;
   ad avviso degli interroganti il trasferimento andrebbe operato sulla base delle esigenze funzionali dell'ente di destinazione e di quello di provenienza e adottando percorsi condivisi e trasparenti sulle funzioni e sulla sostenibilità futura sia di Anpal sia di Inapp –:
   se il Governo non intenda assumere iniziative per pervenire a una revoca del provvedimento di interpello per i trasferimenti obbligatori, per favorire una più corretta e opportuna collocazione del personale proveniente dall'ex Isfol che sia rispettosa delle funzioni, della professionalità e delle competenze maturate dai medesimi dipendenti;
   quali iniziative intenda intraprendere il Governo per su rare le criticità dei processi di trasferimento anche dei dipendenti cosiddetti precari dall'ex Isfol ad Anpal, favorendo l'apertura di un tavolo di confronto tra le organizzazioni dei lavoratori e la parte datoriale pubblica che eviti – da una parte – la dispersione del patrimonio pubblico di competenze e professionalità in materia di formazione e lavoro maturate dal personale ex Isfol e – dall'altra – gravi ripercussioni sull'efficienza della struttura e sull'efficacia delle funzioni di politica attiva del lavoro svolte o dei servizi resi da Anpal. (5-10369)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-10369

  Con riferimento all'atto parlamentare degli onorevoli Ciprini e altri inerente alle procedure di trasferimento di personale dall'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (INAPP) – ex ISFOL – alla Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), preliminarmente, è opportuno precisare che l'articolo 16 del decreto legislativo n. 150 del 2015 affida all'ANPAL il compito di svolgere una attività di monitoraggio e valutazione sulla gestione delle politiche attive e dei servizi per il lavoro, nonché sui risultati conseguiti dai soggetti pubblici o privati accreditati a svolgere tali funzioni. Il medesimo articolo prevede altresì che ANPAL assicuri, con cadenza almeno annuale, rapporti sullo stato di attuazione delle singole misure. Inoltre, al fine di assicurare una valutazione indipendente delle politiche del lavoro, il medesimo articolo attribuisce all'ANPAL, la responsabilità di organizzare banche dati informatizzate anonime, rendendole disponibili, a scopo di ricerca scientifica, a gruppi di ricerca collegati a università, enti di ricerca o enti che hanno anche finalità di ricerca italiani ed esteri.
  Occorre inoltre considerare che l'articolo 9, comma 1, del predetto decreto legislativo, nell'elencare le funzioni e i compiti dell'ANPAL, include alcune attività che necessitano di una forte competenza tecnico-scientifica, tra i quali, a mero titolo esemplificativo, la definizione delle metodologie di profilazione degli utenti, allo scopo di determinarne il profilo personale di occupabilità e la determinazione delle modalità operative dell'assegno di ricollocazione e di altre forme di coinvolgimento dei privati accreditati ai sensi dell'articolo 12. Proprio al fine di far fronte a tali importanti attribuzioni, l'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica n. 108 del 2016 ha previsto la costituzione presso l'ANPAL di strutture non dirigenziali di ricerca e di consulenza tecnico-scientifica.
  Ancora, l'articolo 19 del decreto legislativo n. 218 del 2016 fa espresso riferimento al personale e alle funzioni di ricerca trasferite ad ANPAL, ai sensi dell'articolo 4, comma 9, del decreto legislativo n. 150 del 2015 con ciò la doppia funzione – amministrativa e di ricerca nel contempo – dell'attività svolta dall'Agenzia.
  Inoltre, lo scorso 13 dicembre, il consiglio di amministrazione dell'ANPAL ha approvato il Regolamento di organizzazione del funzionamento delle strutture che stabilisce nel numero di quattro le strutture non dirigenziali di ricerca e consulenza tecnico-scientifica definendone le relative funzioni.
  Alla luce di quanto sin'ora detto, la paventata dispersione del patrimonio di competenze e professionalità in materia di formazione e lavoro maturate dal personale ex ISFOL è da ritenersi scongiurata in considerazione delle funzioni di ricerca e consulenza tecnico-scientifica che tale personale potrà svolgere in ANPAL.
  Per quanto concerne, invece, la paventata assenza di trasparenza e carenza di informazione, nonché la ristrettezza dei tempi per gli interpelli e il non adeguato coinvolgimento del personale, faccio presente quanto segue.
  Le procedure di trasferimento del personale operante presso INAPP sono state avviate con la pubblicazione del primo avviso del 7 luglio 2016 con scadenza 22 agosto; il 24 agosto è stato pubblicato il secondo avviso con scadenza al 29 settembre; infine, il 21 novembre 2016 è stato emanato un ulteriore avviso di trasferimento volontario con scadenza 28 novembre. Pertanto, il periodo di apertura degli interpelli è stato complessivamente di circa cinque mesi, periodo che può ritenersi adeguato a garantire l'acquisizione di esaustive informazioni. Inoltre, i vertici dell'Agenzia hanno tenuto numerosi incontri proprio al fine di informare e coinvolgere il personale.
  Da ultimo, tengo a precisare che l'interpello dello scorso 4 gennaio – avente ad oggetto l'avvio delle procedure per il trasferimento volontario ad ANPAL di 40 unità di personale a tempo determinato operanti presso INAPP – ha visto la partecipazione volontaria di 51 dipendenti INAPP, tra cui diciotto tra ricercatori e tecnologi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

informazione del consumatore

personale di ricerca

sindacato