ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10337

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 727 del 20/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10337
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Venerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   FRUSONE e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 agosto 2016, pubblicato il 5 ottobre 2016 sul n. 233 della Gazzetta Ufficiale recita «Nella regione Lazio sono presenti n. 3 impianti di incenerimento operativi e n. 1 impianto autorizzato ma non in esercizio con una potenzialità complessiva di trattamento pari a 665.730 tonnellate/anno, che rappresenta poco più del 75 per cento del fabbisogno di incenerimento regionale. La regione è oggetto di condanna da parte della Corte di giustizia europea, sancita da ultimo con sentenza del 15 ottobre 2014, anche in ragione della violazione dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 2008/98 per non aver creato una rete integrata ed adeguata di impianti di gestione dei rifiuti, tenendo conto delle migliori tecniche disponibili. Una significativa quota pari a circa il 10% di rifiuti urbani e di quelli derivanti dal loro trattamento sono destinati fuori regione e per lo più smaltiti in discarica. Per tali motivi, la regione è stata individuata per la realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento con una capacità pari a 210.000 tonnellate/anno di rifiuti urbani e assimilati»;
   da ottobre 2016 è entrata in funzione la terza linea dell'impianto d'incenerimento di San Vittore nel Lazio;
   il riesame dell'autorizzazione integrata ambientale è previsto solo nel 2018 e per quella data sarà anche rivalutato il nuovo carico termico;
   l'autorizzazione integrata ambientale andrebbe rinnovata ogni 5 anni e l'iter di approvazione dovrebbe durare 150 giorni;
   la prima volta venne rilasciata nel 2007 con decreto commissariale n. 72 con procedura straordinaria giustificata da ragioni emergenziali. Scaduta nel 2012 è stata rinnovata il 13 gennaio 2016 con un ritardo mostruoso;
   il consigliere della regione Lazio Devid Porrello il 14 gennaio 2016 denuncia «Questo atto giunge a conclusione di una procedura di rinnovo molto combattuta e intermittente durata molti anni, viste, le numerose criticità ambientali (...) grazie alle determinazione regionale G07575 del 18 giugno 2015, è previsto un aumento pari a 3 mila tonnellate di rifiuti che ogni anno arriveranno in più a San Vittore rispetto alle oltre 200 mila tonnellate annue già trattate dalle linee di incenerimento ad oggi in funzione»;
   il Consiglio di Stato con sentenza n. 5411/2001, ha dichiarato l'illegittimità della delibera del consiglio comunale di San Vittore del 12 agosto 1987 – riguardante l'approvazione del progetto presentato da E.A.L.L. srl (ora Arial srl) relativo alla realizzazione dell'impianto di termocombustione, alimentato con combustibile proveniente dal riciclaggio di rifiuti. Due i motivi di illegittimità: 1) l'adozione di una procedura semplificata in assenza della necessaria pianificazione o, in alternativa, dell'accordo di programma; 2) l'omesso espletamento della valutazione d'impatto ambientale;
   secondo quanto riportato da una tabella presente a pagina 117 del rapporto rifiuti urbani edizione 2016 dell'ISPRA, l'interrogante riscontra che l'impianto di San Vittore produce il più alto quantitativo di scorie pericolose tra tutti gli inceneritori d'Italia; ben 39.727 t/a è il totale tra ceneri pesanti, leggere e scorie pericolose, che insieme a quelle non pericolose (4.892 t/a) raggiunge un totale di ceneri di 44.619, a fronte di un totale annuo incenerito di rifiuti solidi urbani di 239.871 t/a –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   se non ritenga opportuno assumere ogni iniziativa di competenza, anche con l'ausilio dell'ISPRA e del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente per chiarire, nell'ottica della tutela della salute pubblica dei cittadini di San Vittore e dei comuni limitrofi, cosa venga bruciato nel suddetto impianto, data l'elevata e preoccupante produzione di scorie pericolose. (5-10337)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incenerimento dei rifiuti

sottoprodotto metallico

politica sanitaria