ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10331

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 727 del 20/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10331
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Venerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   DE LORENZIS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da fonti stampa della rivista online «La ringhiera» del 10 gennaio 2017 si evince che nel 2004 sia stato annunciato il sopralluogo di un nuovo diplomatica dell'ambasciata degli Usa al porto di Taranto al fine di valutare la costruzione di un nuovo molo a scopo commerciale, con un investimento di circa 800 milioni di euro. Dietro l'interesse del Governo degli USA al sopracitato investimento, si muoveva la Westland Securities di Giulio Occhionero;
   oltre alla sopracitata visita della diplomatica degli Usa, conferme sull'operazione giunsero anche da esponenti della maggioranza di (Governo dell'epoca come l'onorevole Massimo Ostillio (Udeur), vicepresidente della Commissione difesa che sostiene e che i vertici militari Usa erano interessati a realizzare due grossi poli logistici in Italia, uno per le truppe di terra a Solbiate, vicino Milano, e uno navale in Puglia, a Taranto;
   in data 10 gennaio 2017 Giulio Occhionero e sua sorella Francesca Maria sono stati arrestati nell'ambito di un'operazione contro «una centrale di cyberspionaggio». L'accusa è di avere raccolto dati sensibili di politici, funzionari statali, personalità e istituzioni tramite azioni di pirateria informatica. Tra i nomi illustri dei dossierati dai fratelli Occhionero anche l'ex premier Matteo Renzi, il governatore della Bce Mario Draghi, diversi politici, alcuni ex ministri, l'ex comandante della Guardia di finanza, Saverio Capolupo, e prelati tra cui monsignor Gianfranco Ravasi. Le attività dei fratelli Occhionero avrebbero permesso di raccogliere informazioni su migliaia di account attraverso l'utilizzo di un malware denominato «EyePyramid»;
   l'inchiesta sopraccitata è condotta dalla procura di Roma. Secondo il gip Tomaselli, i fratelli Occhionero avrebbero «fornito consulenza al governo statunitense in un'operazione commerciale per la costruzione di infrastrutture nel porto di Taranto». L'interesse per Taranto è confermato anche dal ritrovamento sui server delle società, di una cartella intitolata «Tabu» che raggruppa diversi account e password legati all'Autorità portuale ionica;
   da fonti stampa del Fatto Quotidiano del 13 gennaio 2017 dal titolo «Lo spione, il porto di Taranto e la fregatura di Di Pietro» si apprende che l'ex Ministro Antonio Di Pietro promosse un emendamento al testo della finanziaria del 2007 – articolo 1, comma 1002 – al fine di agevolare la realizzazione dell'investimento in questione nel porto di Taranto. Il progetto è stato realizzato dall'ingegnere Antonio Severini il quale riferisce che Occhionero mostrò all'allora Ministro Di Pietro una lettera sottoscritta dal gruppo bancario «Bear Sterns» che autorizzava lo stesso Occhionero a trattare l'investimento per conto dell'istituto bancario –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto espresso in premessa e alle motivazioni che hanno portato al disinteresse degli USA all'investimento a Taranto;
   se risulti il Governo degli USA, ovvero società straniere, siano ancora interessati a realizzare un polo logistico a Taranto;
   se trovi conferma che la concessione prevista dal progetto in questione, fosse di 90 anni, ovvero quale sarebbe stata la durata della concessione e quali sarebbero state le società interessate alla stessa concessione;
   se e quali progetti siano stati proposti per la retroportualità del porto di Taranto a seguito degli investimenti previsti o se il progetto prevedesse esclusivamente o in massima parte attività di transhipment senza sviluppo della retroportualità;
   se si intenda rendere disponibile all'opinione pubblica tutta la documentazione in possesso del Governo relativa al progetto in formato elettronico dato che viene descritto come «una opportunità perduta per Taranto» e, in caso contrario, quali siano i motivi del diniego. (5-10331)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inchiesta giudiziaria

investimento

Banca centrale europea