ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10311

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 726 del 18/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/01/2017
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/01/2017
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 18/01/2017
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 18/01/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10311
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Mercoledì 18 gennaio 2017, seduta n. 726

   LUIGI GALLO, MARZANA, BRESCIA, DI BENEDETTO, DELLA VALLE e CHIMIENTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   in data 12 dicembre 2016, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca pro tempore Stefania Giannini ha firmato il suo ultimo decreto ministeriale, n. 987, recante normativa su «Autovalutazione, valutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio universitari»;
   in applicazione dell'articolo 8 del succitato decreto, «al fine di facilitare l'istituzione di corsi di studio direttamente riconducibili alle esigenze del mercato del lavoro, nell'ambito dei corsi di cui al comma 1, ciascun Ateneo può proporre al massimo un corso di Laurea per anno accademico, caratterizzato da un percorso formativo teorico, di laboratorio e applicato in stretta collaborazione con il mondo del lavoro»;
   in ottemperanza dei criteri sulla base dei quali vanno sviluppati tali corsi di laurea, il progetto formativo deve essere sviluppato tramite «convenzioni con imprese qualificate, ovvero loro associazioni, o ordini professionali che assicurino la realizzazione di almeno 50 CFU e non più di 60 CFU in attività di tirocinio curriculare, anche con riferimento ad attività di base e caratterizzanti»;
   oltracciò, per avere l'accreditamento, queste nuove lauree dovranno dimostrare che almeno l'80 per cento dei laureati ha trovato un lavoro ad un anno dal titolo di studio e il rispetto di tale soglia è «condizione necessaria al fine dell'accreditamento periodico del Corso stesso dall'anno accademico 2021/2022, nonché al fine dell'accreditamento iniziale di altri Corsi con le medesime caratteristiche nella stessa classe»;
   come denunciato da molta stampa del settore (vedasi, per esempio: http://www.informazionescuola.it/lauree-professionalizzanti-lultimo-regalo-delgoverno-renzi-alle-imprese/ o http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/lauree-professionalizzanti-il-colpo-di-coda-della-ministra-giannini.flc), le cosiddette «lauree professionalizzanti» rappresentano invero una ghiotta occasione per le «imprese qualificate» e per gli studi professionali di poter avvalersi per un intero anno di intere classi di studenti da impiegare, verosimilmente a titolo gratuito, in cambio della certificazione delle competenze acquisite;
   il decreto, inoltre, non dirime la questione riguardante l'identificazione del soggetto giuridico che avrà il compito di valutare che almeno l'80 per cento dei laureati abbia trovato un lavoro ad un anno dal titolo di studio e, soprattutto, sulla base di quali dati;
   le associazioni studentesche e la coordinatrice nazionale dell'Unione degli universitari, Elisa Marchetti, hanno definito il provvedimento di una «gravità inaudita» e, secondo quanto dichiarato da quest'ultima a corriereuniv.it, questo decreto rappresenta «l'ultimo colpo di coda di un Ministro che si è sempre rivelato sordo e incapace di ascoltare le istanze che arrivavano da tutta la comunità accademica ed è la dimostrazione di come il precedente Governo non abbia saputo cogliere la sconfitta elettorale e anzi abbia continuato con un atteggiamento arrogante»;
   ictu oculi, emerge da tali dichiarazioni il malcontento generale delle associazioni studentesche e del Consiglio nazionale studenti universitari che ha inoltrato richiesta esplicita al Ministro interrogato di ritirare il succitato decreto ministeriale, n. 987, e chiesto di aprire un proficuo tavolo di trattative su questi temi, come già richiesto in passato –:
   se il Ministro interrogato, date le forti perplessità sollevate dalle associazioni studentesche e delineate in premessa dagli interroganti, intenda rivedere a breve quanto disposto dal decreto ministeriale n. 987, nelle parti in cui interviene in una materia estremamente delicata come quella delle lauree professionalizzanti;
   se il Ministro intenda invertire la rotta sulla questione, assumendo iniziative per qualificare i titoli professionali alla stregua dei diplomi delle scuole tecniche e professionali del sistema d'istruzione italiano, attraverso l'opportuno aggiornamento dei curricula degli indirizzi dei trienni tecnici-professionali. (5-10311)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

universita'

qualificazione professionale

insegnamento superiore