ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10209

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 722 del 11/01/2017
Abbinamenti
Atto 5/09217 abbinato in data 23/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: BECATTINI LORENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/01/2017
Stato iter:
23/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/02/2017
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/02/2017
Resoconto BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/01/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/02/2017

DISCUSSIONE IL 23/02/2017

SVOLTO IL 23/02/2017

CONCLUSO IL 23/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10209
presentato da
BECATTINI Lorenzo
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2017, seduta n. 722

   BECATTINI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   CementirSacci spa, nata nel 2006 a seguito dell'acquisto della Sacci spa da parte di Cementir Holding (gruppo Caltagirone), è attiva nella produzione e commercializzazione di leganti idraulici e di calcestruzzo, settori in cui risulta essere uno dei principali operatori del mercato italiano;
   la divisione cemento della società sviluppa la propria attività in vari stabilimenti del centro e del nord Italia, tra cui quello di Testi, frazione del comune di Greve in Chianti, situato in provincia di Firenze;
   nel corso dell'ottobre 2016 il gruppo Cementir ha avviato procedure di esubero per 260 persone a livello nazionale, tra cui 86 relative alla società CementirSacci: 32 posizioni riguardano l'impianto grevigiano, che impiega attualmente 104 dipendenti;
   la regione Toscana insieme alle istituzioni locali, dopo un incontro con le rappresentanze sindacali dei lavoratori a seguito di uno sciopero indetto dalle stesse per il 21 ottobre 2016, si è impegnata nel richiedere l'apertura di un tavolo nazionale di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico, assicurando al contempo il proprio impegno nel sostenere il futuro produttivo del sito di Testi;
   il 19 dicembre 2016 si è tenuto l'ultimo degli incontri tra le parti presso il Ministero dello sviluppo economico, a cui tuttavia non è seguito un accordo che permettesse la salvaguardia dei 260 posti di lavoro;
   nei giorni di Natale sono arrivate le prime 15 lettere di licenziamento, relative ai lavoratori dei reparti di cava e autotrasporti, sulle 32 totali previste dalla proprietà per lo stabilimento di Testi –:
   se il Governo non ritenga opportuno attivare, oltre alle iniziative fino ad oggi intraprese, tutti gli altri strumenti a disposizione per salvaguardare i 260 lavoratori della CementirSacci, favorendo una positiva concertazione tra azienda, sindacati ed enti locali (ovvero regione e municipalità coinvolte). (5-10209)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 febbraio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-10209

  Si premette che i due atti parlamentari vengono trattati congiuntamente poiché riguardano problematiche della medesima società la Cementificio Sacci S.p.A. In particolare, la sede di Castel Raimondo (MC) e la sede di Greve in Chianti (FI).
  Come noto, più volte il Ministero dello sviluppo economico ha convocato la società in questione anche al fine di valutare percorsi tesi a evitare il ricorso a licenziamenti e a salvaguardare i livelli occupazionali. Attraverso tali confronti il MiSE è riuscito a risolvere alcuni rilevanti problemi come la situazione della unità di Taranto, per le altre sedi del Gruppo si è concordato, invece, di spostare il confronto nelle rispettive sedi territoriali.
  Tuttavia relativamente alla sede di Castel Raimondo si informa che il Tribunale di Roma, con decreto del 7 giugno 2016 ha omologato il concordato preventivo della società in parola, pertanto, la medesima ha richiesto la prosecuzione del trattamento di integrazione salariale ai sensi dell'articolo 3 della Legge 223/91(concernente l'intervento straordinario di integrazione salariale nell'ambito di procedure concorsuali) e secondo quanto disciplinato dalla circolare n. 1 del 2016 emanata dal Ministero del lavoro.
  Riferisce, al riguardo, il Ministero del Lavoro che con tale circolare si è inteso specificare i casi e le modalità nei quali si possono proseguire i programmi di CIGS già iniziati anche in caso di procedura concorsuale e tenendo conto che la causale di CIGS prevista dall'articolo 3 della legge 223/91 era stata abrogata a decorrere dal 1 gennaio 2016, dalla c.d. Legge Fornero (L. 92/2012).
  In sostanza, si è ritenuto possibile la prosecuzione della CIGS da parte del Cementificio Sacci sito in Castel Raimondo. Tuttavia, conclude il Ministero del lavoro, lo stesso resta in attesa della produzione di un verbale d'esame congiunto da parte dell'azienda.
   Sulla situazione della Cementir Sacci, nello stabilimento di Testi, nel comune di Greve in Chianti (Firenze), invece come noto, la direzione dell'azienda ha comunicato, con lettere consegnate a mano, i primi 15 licenziamenti dei lavoratori impegnati nei reparti di cava e autotrasporti. I licenziamenti fanno seguito alla volontà dell'azienda di procedere ad esternalizzazioni nonché al mancato accordo dell'incontro tenutosi presso il Ministero del Lavoro il 19 dicembre scorso.
  Per la metà del mese di marzo è previsto al Ministero dello sviluppo economico un ulteriore incontro di verifica su tutta la situazione del Gruppo Cementir Sacci per analizzare tutte le opzioni percorribili incluso l'utilizzo degli ammortizzatori sociali al fine di scongiurare i licenziamenti. Sarà cura, pertanto, dello stesso Ministero aggiornare questa nota alla luce della futura riunione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

mercato

contrattazione collettiva